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F1 | Horner: "L'undecut era l'unico modo per battere la Ferrari"

Christian Horner spiega la scelta di portare presto al pit stop Verstappen nella prima parte di gara: la RB18 non riusciva a superare la Ferrari di Leclerc in pista, nemmeno sui rettilinei.

Charles Leclerc, Ferrari F1-75, Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Per Max Verstappen e la Red Bull la vittoria ottenuta lo scorso fine settimana al Paul Ricard, sede del Gran Premio di Francia di Formula 1, è stata una delle più semplici degli ultimi mesi.

L'olandese, partito alle spalle di Charles Leclerc, è rimasto in seconda posizione a lungo, sino a quando il team ha deciso di richiamarlo ai box per tentare l'undercut. Mentre Max era intento a fare i primi chilometri con le gomme nuove, Leclerc stava invece spingendo per sfruttare al massimo le mescole medie che montava sin dalla partenza per poi fare la sosta e montare un set di Hard.

Al giro 17, però, Leclerc ha perso il controllo della sua Ferrari ed è finito fuori pista, sbattendo con l'anteriore contro le barriere. A quel punto, complice anche un difficoltoso innesto della retromarcia, il monegasco è stato costretto al ritiro e ha lasciato campo libero a Verstappen.

Al termine della gara Christian Horner, team principal della Red Bull Racing, ha spiegato quali fossero le intenzioni della sua squadra prima che Leclerc commettesse l'errore e finisse a muro. L'aspetto più interessante di ciò che ha detto Horner è legato all'impossibilità da parte di Verstappen di superare la Ferrari di Leclerc.

La RB18 ha ancora un vantaggio sui rettilinei nei confronti delle Rosse per via di un sistema DRS che è stato studiato molto bene e dal basso drag generato dalla monoposto stessa. Ma le novità introdotte dalla Ferrari da qualche gara a questa parte - unite al disegno della pista - hanno sensibilmente ridotto la forza delle vetture ideate da Adrian Newey.

"Credo che per Max, ovviamente dopo lo sfortunato ritiro di Charles, sia stata una gara relativamente semplice. L'importante era che Charles stesse bene, perché sembrava che l'impatto fosse stato pesante".

 

"È stato interessante. Max è stato in grado di rimanere molto vicino a Charles per un lungo periodo di tempo senza che le gomme diventassero stratosfericamente calde. Come avevamo visto nel resto del weekend, era molto veloce nel secondo settore, simile al primo e un po' più lento nel terzo, che qui era soprattutto la curva 11".

"Ma la gara stava andando bene, lui era in grado di fare il suo dovere. Ma la gara si stava svolgendo bene, lui stava andando con lui nel DRS. Purtroppo non siamo riusciti ad avvicinarci abbastanza alla sesta curva del rettilineo per poter sfruttare il DRS".

"Per questo motivo abbiamo messo in banca la posizione in pista e credo che saremmo stati in grado di difenderla abbastanza comodamente con la velocità che avevamo nel secondo settore. Quindi, ancora una volta, si può notare che la situazione è molto, molto combattuta tra i due team, che hanno un approccio molto diverso al raggiungimento del tempo sul giro".

Data l'impossibilità di superare Leclerc in pista, in Red Bull hanno pensato all'undercut come scelta per provare a mettere le ruote davanti alle Ferrari numero 16. Verstappen è rientrato dopo 15 giri per montare gomme nuove e provare così a sopravanzare il monegasco.

"Abbiamo scelto l'undercut, perché ci sembrava al limite per la sosta unica, e il degrado degli pneumatici è stato migliore di quanto ci aspettassimo in gara, a dire il vero. In gara eravamo orientati verso le due soste".

"Con l'evolversi della gara, abbiamo iniziato a orientarci verso la sosta unica e abbiamo deciso che al giro, credo fosse il 15°, abbiamo visto un po' di spazio in pista in cui potevamo far entrare Max, abbiamo premuto il grilletto e a metà del giro aveva la posizione in pista, quindi da quel momento si è trattato solo di far entrare bene le gomme".

"Poi, il giro successivo, Charles ha avuto un incidente, quindi la safety car e, ovviamente, tutti gli altri hanno fatto un pit stop gratuito. Siamo stati fortunati perché lui ne aveva a sufficienza per stare davanti a entrambe le Mercedes. E da lì è riuscito a controllare la gara abbastanza bene".

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