Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

GP del Messico: capolavoro Verstappen, battuto Hamilton

L'olandese vince per la terza volta il GP del Messico e allunga a 19 punti il vantaggio nella classifica mondiale su Hamilton che deve difendere il secondo posto dall'attacco finale di Perez, terzo davanti al calorosissimo pubblico di casa. Ottimo quarto è Gasly con l'AlphaTauri davanti alle due Ferrari di Leclerc e Sainz. La Scuderia coglie il terzo posto nel Costruttori guadagnando 8,5 punti sulla McLaren.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Il capolavoro in qualifica di Valtteri Bottas è stato rovinato da una pessima partenza nel GP del Messico: il finlandese è scattato bene allo spegnimento dei semafori, ma anziché occupare il massimo della carreggiata, si è spostato sulla destra per mffrire la scia a Lewis Hamilton che intanto si era affiancato al compagno di squadra.

Un errore da principiante, perché Valtteri ha aperto un... portone all'esterno a Max Verstappen che ha allungato la frenata ed è entrato alla prima curva al comando davanti a Lewis. L'olandese doveva giocarsi tutto nel lungo rettilineo che portava alla prima curva e il "cecchino" ha colpito, piombando in un colpo solo le due frecce nere.

Lo start è stato il momento chiave della 18esima gara del mondiale: Max Verstappen allunga a 19 punti il vantaggio sull'epta campione che, al di là di quello che è successo con Bottas al via, non è mai stato in grado di sfidare l'olandese. Anzi, dopo il pit stop al giro 40, Sergio Perez si è messo in caccia della Mercedes con un passo indiavolato e all'ultimo giro ha provato ad attaccare Hamilton che si è difeso magistralmente portando a casa un secondo posto preziosissimo.

La Red Bull dopo aver toppato clamorosamente le qualifiche, ritrova il passo imprendibile in gara e riserva una lezione alla Mercedes. Lewis è stato bravo nel rendere innocuo l'attacco di Perez, ma nulla ha potuto contro l'olandese che ha avuto in mano la gara dal primo giro. Verstappen vince per la terza volta a Città del Messico e coglie la sua 19esima vittoria, dando una svolta al mondiale più bello degli ultimi anni. Max è stato perfetto nel gestire la RB16B (c'erano timori sull'affidabilità dell'ala posteriore) e le gomme. L'unico brivido lo ha vissuto quando si è visto sdoppiare nel finale da Bottas, mentre il finlandese era lanciato alla ricerca del giro più veloce con un treno di gomme soft nuove montate con un terzo pit.

Un piccolo bloccaggio dell'olandese ha complicato il sorpasso di Bottas che, così, non è riuscito a centrare il giro veloce che era di Max. La Mercedes, allora, ha richiamato al box Valtteri e gli ha montato un altro treno di rosse, ritardando l'uscita dal box per evitare che potesse finire di nuovo nel traffico. Bottas con un'ultima tornata perfetta ha rubato il giro più veloce della gara al leader del mondiale con un 1'17"774. E' stata l'unica cosa positiva di Bottas in una domenica da dimenticare: ha finito 15esimo per cui il punto aggiuntivo non se l'è visto asssegnare.

La Mercedes in altura ha visto dilapidarsi anche il tesoretto di vantaggio nel mondiale Costruttori: la Stella ha solo un punto di margine sulla Red Bull che sta capitalizzando una scia di risultati decisamente migliore rispetto alle W12. La squadra di Milton Keynes avrebbe meritato la doppietta, ma l'esperienza di Hamilton ha avuto buon gioco sull'idolo locale che, comunque, si è tolto il gusto di salire sul podio davanti a 135 mila connazionali che si sono sgolati per supportarlo nell'arco dei 71 giri della distanza del GP.

I primi tre hanno fatto un altro sport, lasciando l'eccellente Pierre Gasly con l'AlphaTauri a oltre un minuto: il francese è stato perfetto conducendo al quarto posto una corsa solitaria senza alcuna sbavatura. Andrebbe rivalutato, avvicinandolo ai top driver che vanno per la maggiore.

La Ferrari chiude quinta e sesta ma è staccatissima: Charles Leclerc è stato l'ultimo dei piloti a pieni giri, mentre Carlos Sainz è stato il primo dei doppiati. Se si devono giudicare le prestazioni la Scuderia ha deluso, visto che il Messico doveva essere una pista amica della SF21, ma i due piloti del Cavallino sono riusciti a prendere il terzo posto nel mondiale Costruttori conquistando 8,5 punti di vantaggio, avendo ragione della McLaren che si è dovuta accontentare del punticino rimediato da Lando Norris con l'asfittito decimo posto.

La Rossa non ha entusiasmato, ma facendo il compitino ha centrato il risultato più importante.

Ad un certo punto è stato dato anche l'ordine a Leclerc di lasciar passare il più veloce Sainz, nella speranza che lo spagnolo potesse mettersi sulle tracce di Gasly: quando si è capito che non ce l'avrebbe fatta, Carlos è stato invitato a riaccodarsi al compagno di squadra. Giusto così.

Leclerc ha sofferto l'usura delle gomme con molto graining sull'anteriore e ha patito più del solito, segno che la Ferrari non ha vissuto una delle sue giornate migliori e c'è ancora molto da lavorare per tornare in alto.

Dietro alle rosse sbucano due vecchietti: Sebastian Vettel raccoglie un prezioso settimo posto con l'Aston Martin, davanti a Kimi Raikkonen che riporta l'Alfa Romeo a punti con l'ottavo posto.

La squadra di Hinwil ha rovinato la gara di Antonio Giovinazzi con un pit anticipato che lo ha messo nel traffico dopo una partenza che lo ha visto arrampicarsi fino al sesto posto. Antonio ancora una volta è stato usato come una "cavia" per Kimi: è un brutto modo per scaricare un pilota che non si vuole più. Pessimo atteggiamento dell'Alfa Romeo nei confronti di un pilota italiano.

Un arcigno Fernando Alonso coglie due punticini per l'Alpine davanti a Lando Norris con la Mclaren. La squadra di Woking è parsa in difficoltà dopo che Daniel Ricciardo ha rovinato una buona partenza tamponando Bottas in staccata. L'australiano ha esagerato ed è finito nelle retrovie.

Al via contatto anche fra Mick Schumacher con la Haas e l'AlphaTauri di Yuki Tsunoda costretti subito al ritiro dopo un groviglio fra le monoposto.

Cla Pilota Telaio Giri Tempo Gap Distacco km/h Punti
1 Netherlands Max Verstappen Red Bull 71 -       25
2 United Kingdom Lewis Hamilton Mercedes 71 16.555 16.555 16.555   18
3 Mexico Sergio Perez Red Bull 71 17.752 17.752 1.197   15
4 France Pierre Gasly AlphaTauri 71 1'03.845 1'03.845 46.093   12
5 Monaco Charles Leclerc Ferrari 71 1'21.037 1'21.037 17.192   10
6 Spain Carlos Sainz Jr. Ferrari 70 1 lap       8
7 Germany Sebastian Vettel Aston Martin 70 1 lap       6
8 Finland Kimi Raikkonen Alfa Romeo 70 1 lap       4
9 Spain Fernando Alonso Alpine 70 1 lap       2
10 United Kingdom Lando Norris McLaren 70 1 lap       1
11 Italy Antonio Giovinazzi Alfa Romeo 70 1 lap        
12 Australia Daniel Ricciardo McLaren 70 1 lap        
13 France Esteban Ocon Alpine 70 1 lap        
14 Canada Lance Stroll Aston Martin 69 2 laps        
15 Finland Valtteri Bottas Mercedes 69 2 laps        
16 United Kingdom George Russell Williams 69 2 laps        
17 Canada Nicholas Latifi Williams 69 2 laps        
18 Russian Federation Nikita Mazepin Haas 68 3 laps        
  Germany Mick Schumacher Haas 0          
  Japan Yuki Tsunoda AlphaTauri 0          

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente LIVE Formula 1 | Gran Premio del Messico: la Gara
Prossimo Articolo Verstappen: "Sapevo che dovevo frenare il più tardi possibile"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia