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F1 | FIA: il ds Nielsen studia una semplificazione dei punteggi

Ben Sulayem ha dato mandato al nuovo ds FIA di studiare una semplificazione nell'attribuzione dei punteggi dopo quanto è accaduto l'anno scorso nel GP del GIappone. Max Verstappen, infatti, non sapeva di essere diventato campione del mondo per la seconda volta per la differenza di punti assegnati a una gara interrotta rispetto a quella che è ripartita dopo una bandiera rossa. Il presidente punge le squadre sostenendo che le norme approvate erano state decise dai team che non si ricordavano la regola.

Steve Nielsen, direttore sportivo, Formula 1

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Tra diversi anni chi andrà a cercare il momento in cui Max Verstappen ha tagliato il traguardo festeggiando il suo secondo titolo mondiale resterà deluso. Come d’altronde sono rimasti delusi sia gli spettatori di Suzuka che il pubblico televisivo nell’apprendere della conquista del secondo alloro iridato di Max da… Johnny Herbert, che ha informato Verstappen della conquista del titolo durante le interviste post-gara.

Il tutto a causa di un regolamento poco chiaro, o chiaro solo per un infinitesimo gruppo di persone che nel momento in cui è stata comunicata una penalità di cinque secondi a Leclerc (subito dopo la bandiera a scacchi) non sono state in grado di informare media, televisioni e gli stessi addetti ai lavori, della conquista aritmetica del titolo da parte di Verstappen.

La conferma che qualcosa sul fronte dei punteggi fosse da cambiare è arrivata dal presidente della Federazione Internazionale, Mohammed Ben Sulayem. La FIA ha previsto di intervenire sui criteri di assegnazione dei punti nelle gare in cui non viene completato il numero di giri programmato, come accaduto lo scorso anno in Giappone.

Il regolamento in vigore nel 2022 era al suo primo anno di applicazione, con un nuovo sistema entrato in vigore in seguito alle molte polemiche sorte dopo il Gran Premio del Belgio della stagione precedente.

Le regole introdotte prevedono che in un Gran Premio che ha coperto almeno due giri lanciati ma meno del 25% della distanza programmata, il vincitore conquisti 6 punti. Se la finestra passa dal 25% al 50% i punti diventano 13, per salire a 19 se i giri percorsi sono tra il 50% ed il 75%.

Quanto accaduto nello scorso Gran Premio di Suzuka (conclusosi con 28 giri completati, ovvero il 52% della distanza complessiva) ha fatto credere che Verstappen avesse conquistato 19 punti, con Perez (secondo) 14 e Leclerc (terzo) 12. Questo è quello che avevano ipotizzato praticamente tutti, compreso il box della Red Bull, non soffermandosi sulla forma in cui era scritta la regola, ovvero che il sistema punti descritto si applica nella gare “sospese e non riprese” per causa di forza maggiore. Non era il caso del Gran Premio del Giappone, terminato per limite di tempo dopo le tre ore massime previste.

La FIA ha deciso di intervenire per rendere il regolamento più comprensibile, delegando al nuovo direttore sportivo della Federazione Internazionale, Steve Nielsen, il compito di trovare un format più semplice anche per il grande pubblico.

Ben Sulayem ha spiegato a Motorsport.com che l’obiettivo è quello di venire incontro ad una più facile comprensione, senza risparmiare delle frecciate ben indirizzate.
“La regola sta cambiando – ha confermato il presidente della FIA – se ne sta occupando Steve. In realtà abbiamo subito chiesto un rapporto su quanto accaduto in Giappone, e lo abbiamo pubblicato sul sito web della FIA. In merito al sistema di punteggio in vigore lo scorso anno, beh, chi lo ha scelto? Le squadre. Chi lo ha approvato? Sempre le squadre. E se qualcosa non funziona chi si prende le colpe? Noi. Il tutto è un po' frustrante, no?”.

L’idea che dovrebbe essere proposta dalla FIA alla prossima Formula 1 Commission prevede una correlazione tra i numeri di giri percorsi ed il punteggio assegnato, indipendentemente dalle circostanze che possono aver causato una riduzione della distanza. Una semplificazione che renderebbe di facile comprensione i punti che andrà a guadagnare un pilota sotto la bandiera a scacchi.

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