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F1 | Ferrari strepitosa in Bahrain: Leclerc in pole, Sainz terzo

La Scuderia festeggia la 231esima pole della storia nel GP del Bahrain che apre la nuova era della F1: Leclerc è riuscito a precedere Verstappen di 123 millesimi, risultando più veloce di Sainz solo per 6 millesimi. Perez con la Red Bull precede Hamilton con la Mercedes. Lewis avrà al suo fianco Bottas con una strepitosa Alfa Romeo. Delude Russell solo nono: l'inglese è dietro anche a Magnussen (Haas) e Alonso (Alpine)

Charles Leclerc, Ferrari F1-75

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

La decima pole position in carriera di Charles Leclerc è la prima della nuova era della F1 con le monoposto a effetto suolo. La Ferrari ha dimostrato di avere una F1-75 che, almeno all'avvio della stagione, si è rivelata la monoposto più competitiva, perché anche Carlos Sainz è arrivato a soli 6 millesimi da Max Verstappen, il super favorito della vigilia con la Red Bull RB18. Il campione del mondo sembrava predestinato alla posizione al palo e non ha nascosto la sua sorpresa nel vedere di essere finito nel panino del Cavallino.

Leclerc ha centrato con le gomme soft un ottimo 1'30"558, andando sotto alle simulazioni che prevedevano un tempo più lento di un paio di decimi: il monegasco ha saputo mettere insieme un giro perfetto nell'ultimo run e ha potuto rifilare 123 millesimi all'olandese.

La Ferrari è tornata! Certo i punti si assegnano solo alla domenica, ma la squadra di Maranello doveva cancellare due anni di bocconi amari. E la ripartenza con il nuovo regolamento non è stata tradita, sorprendo molti, battendo tutti.

Gli uomini del Cavallino hanno lavorato nel weekend di gara per preparare la pole, perché la gara l'hanno curata già nei test della scorsa settimana: la Scuderia può guardare al futuro con ottimismo se al via filerà tutto lisco con l'olandese. Molto bene anche Carlos Sainz che ha ridotto il suo divario da Leclerc a poco più di un decimo, mentre pagava cirac mezzo secondo nelle libere: il "secchione" ha studiato bene e ha ricevuto il suo responso positivo spinto da una F1-75 che non ha mostrato grandi difetti.

Era dal 2007 che la Ferrari non conquistava una pole position (l'anno in cui poi Kimi Raikkonen vinse il mondiale), strappandola alla Red Bull che alterna i suoi piloti a quelli del Cavallino. La partita sembra fre questi, perché Lewis Hamilton ha portato la Mercedes al quinto posto. Il sette volte campione del mondo ha fatto il massimo, ma i quasi sette decimi di ritardo la dicono lunga sui problemi della W13 che non permette nemmeno di "inventare" un giro.

George Russell ha commesso un errore nel primo settore ed è scivolato al nono posto, raccogliendo meno di quello che la squadra si aspettava. Eccellente la prestazione di Valtteri Bottas: domani partirà al fianco dell'ex compagno di squadra, Hamilton con un'Alfa Romeo che riesce a sfruttare a meraviglia la power unit Ferrari 066/7. A Hinwil hanno fatto un grande lavoro e l'esperienza del finlandese sarà preziosa in gara.

Bellissimo anche il rientro diKevin Magnussen in F1: il danese ha portato la Haas in settima piazza, dopo essere stato sempre molto competitivo per tutto il  weekend. La VF-22 di Simone Resta fa discutere per essere giù stata definita come una Ferrari bianca che sta indisponendo il team principal Gunther Steiner.

Fernando Alonso ha graffiato nel giro secco portando l'Alpine all'ottavo posto: è più merito del pilota spagnolo che della vettura di Enstone visto che ha fatto un solo run come Magnussen e Bottas. Anche Pierre Gasly è riuscito a infilare la AlphaTauri in Q3: il francese ha dato fondo a tutta la sua esperienza per mettere la AT03 nei dieci, perché la macchina non sembra a posto.

Resta fuori dalla top 10 Esteban Ocon con la seconda Alpine: il francese è riuscito a fare un salto avanti rispetto alle libere del mattino, segno che la squadra di Enstone ha capito dove mettere le mani sulla A522. Esteban ha rifilato oltre due decimi a Mick Schumacher che è solo 12esimo con la Haas: il tedesco ha preso una bella lezione dal compagno di squadra Kevin Magnussen, al rientro in F1 dopo una sosta, perché ha perso la VF-22 alla curva 11 con un traversone dovuto al sovrasterzo.

Lando Norris ha provato a metterci del suo, ma la McLaren non è in forma come a Barcellona: la MCL36 mostra diversi problemi, specie in frenata, per cui l'inglese deve stringere i denti. I nove decimi rifilati a Ricciardo testimoniano che ha fatto in pieno il suo lavoro: meriterebbe un mezzo più competitivo.

Alexander Albon è 14esimo con la Williams: l'anglo-thailandese ha subito preso in mano la squadra di Grove consapevole che la pista di Sakhir non si adatta alle caratteristiche della FW44, apparsa più in difficoltà del previsto specie nell'impianto di raffreddamento.

Yuki Tsunoda è stato il primo escluso dalla Q1: il giapponese ha pagato a caro prezzo il non aver potuto girare nelle libere del mattinio a causa del problema idraulico che gli aveva bloccato lo sterzo che gli ha impedito di chiudere un giro. Yuki si è trovato in difficoltà con una AT03 meno a suo agio in Barhain rispetto alle previsioni.

Alle spalle del pilota del team di Faenza c'è Nico Hulkenberg con l'Aston Martin lasciata libera da Sebastian Vettel colpito dal COVID subito dopo i test: il tedesco senza alcuna conoscenza della macchina, ha cercato di limitare i danni con un 17esimo posto che è incoraggiante per un pilota che ha guidato la AMR22 solo al simulatore, perché ha subito fatto meglio di Lance Stroll, il pilota titolare che ha chiuso solo 19esimo.

La "verdona" ha mostrato grossi limiti, come avevano già segnalato nella presentazione della vettura, limiti che puntualmente si sono concretizzati, tanto che a Silverstone hanno lanciato lo studio di una versione B.

Male, molto male Daniel Ricciardo: l'australiano il virus lo aveva preso durante i test di Sakhir e in questi due giorni non ha trovato la quadra della MCL36 che è una monoposto interessante curata da James Key, ma con ancora troppi problemi tecnici. Daniel ha pagato la mancanza di conoscenza della vettura ostica da guidare.

Ci si aspettava di più da Nicholas Latifi, ultimo degli ultimi con la Williams FW44: il canadese si è adattato al materiale a disposizione ed è naufragato.

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