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Intervista

F1 | Con l'aerodinamica attiva arriva il DRS "inverso"?

Con le novità regolamentari previste per il 2026 si potrebbe utilizzare l'aerodinamica attiva per rallentare il leader della gara ed evitare che prenda il largo regalando così uno spettacolo migliore in pista. Parola di Ross Brawn.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18, Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Foto di: Carl Bingham / Motorsport Images

I responsabili della Formula 1 stanno valutando l'introduzione dell'aerodinamica attiva a partire dall'inizio della prossima era regolamentare dal 2026.

Inizialmente si è parlato di un modo per migliorare l'efficienza dei consumi, con le auto in grado di avere una configurazione a bassa resistenza aerodinamica per i rettilinei e poi passare a un assetto ad alta deportanza per le curve.

Ma la F1 sta valutando di andare ben oltre e di utilizzare l'aerodinamica attiva per contribuire a migliorare lo spettacolo.

Molto probabilmente si tratta di un mezzo per sostituire efficacemente il DRS e contribuire ad aumentare le prestazioni delle vetture che inseguono, riducendo l'incidenza dell’ala sui rettilinei o aumentandola nelle curve.

Tuttavia si sta valutando anche l'idea di implementarlo come mezzo per rallentare il leader della gara.

Ross Brawn, amministratore delegato uscente della F1, ha rivelato che si sta pensando di utilizzarlo potenzialmente per ridurre la deportanza dei leader della gara, in modo da garantire che non riescano a prendere il largo facilmente.

In un'intervista esclusiva rilasciata alla rivista Autosport, Brawn ha dichiarato che i responsabili della F1 hanno iniziato a pensare a come utilizzare al meglio l'aerodinamica attiva.

"Uno degli aspetti più importanti della vettura 2026 è la presenza dell’aerodinamica attiva", ha dichiarato Brawn. "Credo che si tratti di un passo avanti in termini di efficienza ed è molto interessante”.

Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Carlos Sainz, Ferrari F1-75

Photo by: Alessio Morgese

"Bisogna ancora capire come si può applicare e se si può fare in modo sicuro e prevedibile, ma l'aerodinamica attiva è già presente con il DRS. La domanda da porsi, tuttavia, è se si può fare qualcosa di più significativo”

"Se si dispone dell’aerodinamica attiva è ovvio che si può influenzare l'auto che guida la gara. Si potrebbe fare in modo che, una volta che ci si avvicina a un certo punto, l'auto davanti perda un po' di deportanza mentre chi insegue guadagni deportanza. Ci sono degli accorgimenti che si possono usare e può diventare un'opportunità”.

“Con questo non sto dicendo che adotteremo questa soluzione, ma che può diventare un'opportunità. La vettura del 2026 è frutto delle lezioni apprese da ciò che abbiamo ora e credo che incorporeremo una qualche forma di aerodinamica attiva".

Questa idea dell'aerodinamica attiva, che potrebbe essere definita "DRS al contrario" in quanto riduce le prestazioni aerodinamiche di una vettura, dovrebbe essere valutata attentamente prima di essere implementata.

Brawn, tuttavia, ha dichiarato come un team di esperti della FIA, tra cui il responsabile dell'aerodinamica Jason Sommerville, sia ben preparato a scavare in profondità e a comprendere appieno le implicazioni.

"Alla fine abbiamo concluso che era meglio affidare la questione alla FIA, perché avrebbero avuto accesso totale ai dati. Non ci sarebbero stati problemi di riservatezza. Non che ce ne fossero, ma ora siamo nella fase di implementazione e Jason con i suoi collaboratori hanno bisogno di vedere i dati reali delle auto. E all'interno della FIA possono farlo”. 

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