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Audi corteggia McLaren: non c'è solo la fornitura del motore

La Casa degli anelli per debuttare in Formula 1 sta valutando l'idea di non limitarsi al solo ruolo di fornitore di motori: a Ingolstadt sarebbero disposti a entrare nel capitale della squadra di Woking per diventare Costruttori anche del telaio. Nel prossimo Consiglio Mondiale FIA dovranno essere votate le regole delle power unit 20226, per cui Audi e Porsche poi potrebbero uscire allo scoperto dichiarando le loro intenzioni.

Audi RS 3 LMS TCR

Audi RS 3 LMS TCR

Audi Sport

Nel Consiglio mondiale FIA del prossimo 15 dicembre dovrebbe essere definito ed approvato il regolamento sul quale prenderanno forma le power unit che equipaggeranno le monoposto di Formula 1 a partire dal 2026.

Il valore aggiunto del nuovo progetto è indubbiamente il potenziale ingresso di due nuovi Costruttori, Porsche e Audi, che dovrebbero affiancare Red Bull Powertrain, la cui attività scatterà prendendo il testimone dall’uscente Honda.

C’è però di più che bolle in pentola, e non sono aspetti marginali, poiché l’ingresso di due marchi prestigiosi (entrambi del gruppo Volkswagen) potrebbe andare oltre il ruolo di fornitore di power unit.

La conferma arriva da molte voci secondo le quali Audi starebbe valutando un programma completo, che comprende l’acquisizione di una squadra.

Daniel Ricciardo, McLaren MCL35M, al pit stop

Daniel Ricciardo, McLaren MCL35M, al pit stop

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

L’indiscrezione della testata tedesca Amus, riporta una proposta d’acquisto che l’Audi avrebbe già presentato alla McLaren, e parallelamente nel paddock si parla di una proposta di collaborazione che Porsche ha intenzione di presentare a Red Bull.

Le possibilità sui tavoli delle Case sono molte. Al momento, è importante sottolinearlo, non sono ancora arrivate conferme ufficiali dell’ingresso di nuovi motoristi in Formula 1, a parte il nuovo programma powertrain della Red Bull, ma la presenza continuativa di Audi e Porsche al tavolo delle discussioni sui nuovi regolamenti power unit fa dedurre che l’intenzione sia quella di impegnarsi.

Fa discutere come due Case dello stesso gruppo (Volkswagen) possano entrare nello stesso campionato, ma è uno scenario visto in passato nel Wec. Le esigenze di marketing sono differenti, quindi c’è la possibilità di un doppio impegno.

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E a proposito di marketing, la scelta di un ingresso in Formula 1 con una squadra di proprietà va valutato non solo come un’opportunità di avere il pieno controllo tecnico della struttura, ma anche (se non soprattutto) nell’ottica del ritorno d’immagine.

Un conto è vedere vincere una squadra motorizzata Audi (o Porsche), tutt’altro un team completo ed ufficiale che rappresenta una Casa automobilistica. “La Porsche ha vinto tre mondiali (1984-85-86) come fornitore del motore della McLaren – ha ricordato un addetto ai lavori di lunga esperienza – ma chi se lo ricorda? Se andiamo a leggere la maggior parte degli albi d’oro, c’è scritto McLaren e basta”.

Di tutt’altra portata è il ritorno d’immagine di cui ha beneficiato Mercedes negli ultimi otto anni, un’esposizione totale che in alcune stagioni ha raggiunto oltre un quarto del tempo televisivo trasmesso complessivamente da Formula 1, un valore enorme se convertito in ‘costi pubblicitari’ equivalenti.

Sono tutte considerazioni che finiranno sul tavolo del Consiglio di Amministrazione del gruppo tedesco, chiamato ad inizio dicembre a dare il voto definitivo per l’avvio del programma. Non ultima, nell'elenco delle argomentazioni, ci sarà anche la lista delle squadre che potenzialmente possono essere interessate ad utilizzare una nuova power unit.

Non è però uno scenario dei più semplici, quello in cui si imbatte chi oggi vuole provare ad acquistare una squadra di Formula 1. La lista (teorica) include tre squadre, McLaren, Sauber e Williams, che al momento sono gli unici team meno vincolati ai rispettivi fornitori di power unit.

AlphaTauri è sempre stata considerata come una struttura in vendita, ma più volte Helmut Marko ha sottolineato che l’offerta deve essere considerata in linea con le aspettative, facendo intendere di non essere in vena di prezzi si favore.

Haas dal prossimo anno sarà maggiormente legata a Ferrari, mentre Aston Martin sembra al momento soddisfatta della sua partnership con Mercedes. Da questa analisi emerge chiaramente come la McLaren faccia gola, ma a Woking non sembrano particolarmente interessati a vendere, sia che si tratti dell’intero McLaren Group che della sola squadra corse.

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C41

Kimi Raikkonen, Alfa Romeo Racing C41

Photo by: Charles Coates / Motorsport Images

La situazione generale della Formula 1 negli ultimi dodici mesi è cambiata molto. Nell’agosto dello scorso anno il fondo Dorilton Capital acquistò la Williams F1 per 152 milioni di euro, un valore che secondo alcuni esperti del settore è già aumentato del 40%. Recentemente la trattativa tra Il gruppo rappresentato da Michael Andretti (1001 Group) e la Sauber, mirata all’acquisizione della squadra svizzera, si è arenata nonostante l’offerta economica sia stata congrua, ed anche alcune offerte d’acquisto giunte a Gene Haas, da parte di fondi d’investimento, non si sono concretizzate.

Un segnale che conferma la tendenza da parte di chi detiene una squadra a non vendere, un approccio basato sulla certezza che il valore dei team continuerà a salire, al punto da rifiutare offerte che un anno e mezzo fa sarebbero state accolte come una manna dal cielo.

Ed è un aspetto con il quale Audi e Porsche dovranno fare i conti se vorranno considerare un ingresso in Formula 1 a tutto campo, il timing per far partire un programma power unit è perfetto, quello per chi vuole acquisire una squadra, molto meno.

Concept livrea Porsche F1

Concept livrea Porsche F1

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