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Espargaro: "Non ero un vero pilota di MotoGP prima della KTM"

Pol Espargaro ammette di non essere stato un "vero pilota di MotoGP, fino a quando non è entrato a far parte della KTM, aggiungendo che non sarebbe potuto approdare alla Honda senza i suoi anni con la Casa austriaca.

Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing

Pol Espargaro, Red Bull KTM Factory Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Il campione del mondo 2013 della Moto2 è stato ingaggiato dalla KTM quando il marchio di Mattighofen ha deciso di fare il suo esordio nella classe regina nel 2017. Da allora ha ottenuto sei podi e due pole position, oltre a guidare lo sviluppo della RC16.

L'anno prossimo Espargaro si trasferirà nella squadra ufficiale Honda per unirsi a Marc Marquez, con Miguel Oliveira che prenderà il suo posto nel team factory della KTM, accanto a Brad Binder.

Parlando con Motorsport.com in vista della sua ultima apparizione in KTM, questo fine settimana nel Gran Premio del Portogallo, Espargaro ha detto che ora è "ad un altro livello" come pilota grazie alla KTM, e sente che la Casa austriaca gli abbia insegnato come essere un top rider della MotoGP.

"Al 100%, KTM è parte di questo" ha detto Espargaro quando gli è stato domandato se il suo passaggio alla Honda sarebbe stato possibile senza i suoi anni in KTM.

"Sicuramente per come guido in pista, ma anche psicologicamente, sono ad un livello a cui non ero mai stato prima. Sono maturato".

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"Ora posso anche perdere, ma non mi sento un perdente. Non so come spiegarlo, perché sento che con la KTM sono passato ad essere un ragazzino che correva in MotoGP ad essere un uomo".

"Ho scoperto molti strumenti da usare sulla moto che se, per esempio, fossi saltato dalla mia prima moto in MotoGP alla HRC, sarebbe stato impossibile per me adattarmi, perché molti di questi strumenti gli ho scoperti alla KTM. Loro hanno costruito me, ed io ho costruito con loro questa moto e ne conosco ogni singolo pezzo, ma anche come va guidata e come va settata l'elettronica".

"Mi hanno insegnato ad essere un pilota, in realtà. Non ero un pilota prima, ero un uomo che guidava una moto, ma non ero un vero pilota di MotoGP".

"Mi hanno insegnato ad esserlo e senza questa conoscenza, per me sarebbe impossibile affrontare i piloti più forti del mondo. Ora mi sento un uomo e mi sento molto diverso".

Espargaro si trova attualmente al settimo posto in campionato ad una gara dal termine, ma è distante di appena tre punti dalla top 5.

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