Dovizioso piega Marquez: il Red Bull Ring è ancora fortino Ducati
Il pilota della Ducati centra la seconda vittoria stagionale con un sorpasso capolavoro su Marc all'ultima curva, proprio quello che non riuscì al rivale della Honda nel 2017. Sul podio anche Quartararo, mentre Rossi è quarto.
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Il Red Bull Ring è sempre stato un terreno di caccia speciale per la Ducati, ma quest'anno il vantaggio del poderoso motore della Desmosedici GP sembrava essere stato annullato dalla crescita di quello della Honda.
Andrea Dovizioso però non ne voleva proprio sapere di cedere a Marc Marquez anche l'ultimo fortino ed è riuscito a battere lo spagnolo proprio dove due anni fa ci fu il primo dei loro duelli all'ultima curva. Questa volta però dobbiamo dire che ha vinto più Dovizioso che la Ducati, riuscendo nella manovra che invece nel 2017 aveva fallito lo storico rivale.
Il leader iridato sembrava accreditato di un passo in grado di farlo scappare, ma il forlivese lo ha braccato come un segugio ed è rimasto incollato agli scarichi della RC213V, favorito forse anche da una scelta differente per quanto riguarda la gomma posteriore (soft contro la media di Marc). Aveva troppo bisogno di tornare a vincere, anche per fare una dedica speciale a Luca Semprini, l'addetto stampa scomparso prematuramente la scorsa settimana.
La gara per i due si era messa inizialmente in salita, perché Marc è andato lungo alla curva 3 al primo giro, trascinando con sé "Desmodovi". Dopo qualche passaggio in testa per Fabio Quartararo, sono stati proprio loro due, i protagonisti più attesi, a prendere le redini della gara.
Inizialmente è andato avanti il ducatista, ma all'ottavo giro Marquez si è infilato all'interno della curva 8. A quel punto il campione del mondo in carica ha provato a strappare, ma Dovi gli ha risposto colpo su colpo, rimanendo sempre incollato al suo scarico.
A 9 giri dal termine poi è andato al contrattacco, sverniciando Marc sul rettilineo di partenza e rimettendosi davanti alla curva 1. Marquez, in ogni caso, non si è dato affatto per vinto e dopo aver studiato l'avversario lo ha attaccato in un punto impensabile a -3 dalla fine: il pilota di Cervera si è infilato all'interno della curva 7, con Dovi che ha provato a replicare, ma senza successo.
Nei due passaggi successivi poi l'italiano ci ha provato alla curva 1, ma andando lungo in entrambi i casi e permettendo a Marquez l'incrocio. A quel punto la gara sembrava finita per tutti, ma non per Andrea: "Desmodovi" è uscito fortissimo dalla curva 9 e si è buttato dentro all'interno dell'ultima staccata con una velocità tale che l'incrocio sembrava l'unica possibilità. Ma a sorpresa Dovi è riuscito a far girare la sua Rossa e si è involato verso la seconda vittoria stagionale dopo quella del Qatar.
Un successo che non pesa troppo in ottica iridata, visto che i punti da recuperare su Marquez rimangono 58, ma che sicuramente è un'importante iniezione di fiducia per lui e per la Ducati in un momento in cui nel paddock circolano anche delle voci relative ad un possibile e clamoroso addio di Gigi Dall'Igna, smentite dal diretto interessato subito dopo la gara ("Non sono sul mercato" ha detto ai microfoni di Sky).
Detto dell'entusiasmante duello per la vittoria, bisogna riconoscere che alle spalle del tandem di testa le Yamaha sono riuscite a limitare i danni: dopo aver comandato per qualche giro, Quartararo è stato letteralmente sverniciato, confermando la differenza di motore con Honda e Ducati. Il pilota del Team Petronas però è riuscito a chiudere terzo a 6"1, conquistando il suo terzo podio stagionale.
Alle sue spalle, circa 1"5 più indietro, ci sono invece le due M1 ufficiali, con Valentino Rossi che alla fine è riuscito a tenere a bada il ritorno di Maverick Vinales. E tenendoselo dietro il "Dottore" è andato a riprendersi anche la palma di miglior pilota Yamaha nel Mondiale, soffiandogli il quinto posto per un punto.
Subito dietro oggi, ma davanti a loro nel Mondiale, c'è Alex Rins, oggi unico pilota in pista per la Suzuki, che ha sfoderato una buona prestazione su una pista poco favorevole alla GSX-RR. Meritano poi degli applausi sonori altri due rookie, ovvero Pecco Bagnaia e Miguel Oliveira, che si sono portati entrambi a casa il proprio miglior risultato nella classe regina con il settimo e l'ottavo posto.
Solo nono invece Danilo Petrucci, che non è riuscito a rimontare dopo la qualifica disastrosa di ieri. Il pilota di Terni si è beccato ben 17" dal compagno di squadra su una pista sulla carta favorevole, ma resta comunque terzo nel Mondiale, anche se staccatissimo. Alle sue spalle chiude la top 10 Franco Morbidelli, anche lui protagonista di un weekend in ombra con la seconda Yamaha Petronas.
E' stata una giornata particolarmente negativa anche per l'Aprilia, con Aleix Espargaro che ha chiuso 14esimo a 34 secondi ed Andrea Iannone che invece si è ritrovato doppiato a causa di un problema con la pompa della benzina. Peccato pure per Jack Miller, caduto alla curva 9 nel corso dell'ottavo giro quando si trovava in quarta posizione. Più sfortunato invece Cal Crutchlow, che si è ritrovato Pol Espargaro fermo in mezzo alla curva 3 con la sua KTM spenta e non ha potuto fare nulla per evitarlo, finendo ruote all'aria.
Purtroppo è finito nel peggiore dei modi, infine, il weekend di Hafizh Syarin: il malese della KTM Tech 3 è incappato in una caduta nella quale ha rimediato una commozione cerebrale e quindi è stato portato in ospedale per accertamenti.
Cla | # | Pilota | Moto | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | ||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 28 | 39'34.771 | 183.2 | ||||
2 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 28 | 39'34.984 | 0.213 | 0.213 | 183.2 | ||
3 | 20 | Fabio Quartararo | Yamaha | 28 | 39'40.888 | 6.117 | 5.904 | 182.8 | ||
4 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 28 | 39'42.490 | 7.719 | 1.602 | 182.6 | ||
5 | 12 | Maverick Viñales | Yamaha | 28 | 39'43.445 | 8.674 | 0.955 | 182.6 | ||
6 | 42 | Alex Rins | Suzuki | 28 | 39'43.466 | 8.695 | 0.021 | 182.6 | ||
7 | 63 | Francesco Bagnaia | Ducati | 28 | 39'50.792 | 16.021 | 7.326 | 182.0 | ||
8 | 88 | Miguel Oliveira | KTM | 28 | 39'50.977 | 16.206 | 0.185 | 182.0 | ||
9 | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 28 | 39'52.121 | 17.350 | 1.144 | 181.9 | ||
10 | 21 | Franco Morbidelli | Yamaha | 28 | 39'55.281 | 20.510 | 3.160 | 181.7 | ||
11 | 30 | Takaaki Nakagami | Honda | 28 | 39'57.044 | 22.273 | 1.763 | 181.5 | ||
12 | 5 | Johann Zarco | KTM | 28 | 40'00.274 | 25.503 | 3.230 | 181.3 | ||
13 | 6 | Stefan Bradl | Honda | 28 | 40'06.733 | 31.962 | 6.459 | 180.8 | ||
14 | 41 | Aleix Espargaro | Aprilia | 28 | 40'09.512 | 34.741 | 2.779 | 180.6 | ||
15 | 17 | Karel Abraham | Ducati | 28 | 40'22.880 | 48.109 | 13.368 | 179.6 | ||
16 | 29 | Andrea Iannone | Aprilia | 27 | 39'46.598 | 1 Lap | 1 Lap | 175.8 | ||
dnf | 53 | Tito Rabat | Ducati | 20 | 28'34.686 | 8 Laps | 7 Laps | 181.3 | ||
dnf | 43 | Jack Miller | Ducati | 7 | 9'58.670 | 21 Laps | 13 Laps | 181.7 | ||
dnf | 55 | Hafizh Syahrin | KTM | 2 | 2'59.364 | 26 Laps | 5 Laps | 173.3 | ||
dnf | 44 | Pol Espargaro | KTM | 1 | 1'30.967 | 27 Laps | 1 Lap | 170.8 | ||
dnf | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 1 | 1'31.293 | 27 Laps | 0.326 | 170.2 | ||
Guarda i risultati completi |
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