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Tensione nel box Kawasaki: Sykes e Rea si puntano il dito a vicenda per il crash di gara 2

Tensione nel box Kawasaki con i due piloti Johnny Rea e Tom Sykes che si puntano il dito a vicenda per l'incidente occorso oggi in Gara 2 a Brno che ha messo fuori dai giochi il campione in carica

Jonathan Rea, Kawasaki Racing, Tom Sykes, Kawasaki Racing

Jonathan Rea, Kawasaki Racing, Tom Sykes, Kawasaki Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Tom Sykes, Kawasaki Racing
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Tom Sykes, Kawasaki Racing
Jonathan Rea, Kawasaki Racing
Tom Sykes, Kawasaki Racing, Alex Lowes, Pata Yamaha
Tom Sykes, Kawasaki Racing
Tom Sykes, Kawasaki Racing
Tom Sykes, Kawasaki Racing, conquista la pole position

Giornata da dimenticare in casa Kawasaki con entrambi i piloti a terra in Gara 2 a Brno. Quella che poteva essere una cavalcata vittoriosa si è invece trasformata in un disastro per i piloti delle verdone di Akashi. Rea aveva l'occasione di bissare il successo di ieri e Sykes, che gli partiva davanti, aveva l'occasione di vincere sullo scomodo compagno di squadra.

Invece è finita che si sono presi dentro l'uno con l'altro. La cronaca del disastro è semplice: giro 3, Sykes e Rea sono rispettivamente in sesta e settima posizione. In curva 12, una veloce 90° a destra in salita, Rea attacca Sykes stringendo l'entrata e infilandosi all'interno. Per una questione di incrocio di traiettorie, essendo Rea entrato stretto è obbligato ad uscire largo e Sykes viceversa. In questo modo all'uscita della curva il numero 66 si trova il compagno all'esterno e, con una vecchia cara sportellata, lo spara nel sabbione.

Rea ha provato a ripartire invano, l'unica cosa che gli è rimasta da fare è stata aspettare il successivo passaggio di Sykes per applaudirlo un po' come nel famoso episodio che vide scontrarsi Casey Stoner e Valentino Rossi a Jerez nel 2011. Sykes, che cadrà pochi giri dopo per una sciocca scivolata, è stato però giudicato incolpevole dalla direzione gara che ha deciso di non prendere alcun provvedimento nei confronti dei due piloti.

La direzione gara, giudice supremo, ha deciso ma i piloti non sono d'accordo. Ai nostri microfoni i due campioni si sono puntati il dito uno contro l'altro, accusandosi a vicenda.

Sykes, sicuro di non aver fatto nulla di particolare, afferma che, anche riguardando l'incidente a video, si vede che la sua moto non subisce nessun cambio di traiettoria, che non ha allargato appositamente e che è evidente che l'angolo di piega non cambia: "Per me è un incidente di gara" afferma Sykes; "lui può pensare quel che vuole, le telecamere confermano che non ho cambiato il mio angolo di piega, ero completamente concentrato sull'uscita della curva. Entrambi correvamo per la vittoria quindi lui può pensare che l'ho spinto fuori di proposito ma no, non è così, lui ha fato un errore entrando così stretto e provando di correggere rientrando in traiettoria ha trovato me".

Tuttavia è proprio il diretto interessato a non essere d'accordo. Per Jonathan Rea la manovra di Sykes è stata deliberata. Queste le sue parole al termine della gara: "Un mio errore?!? wow. Come può essere colpa mia? Ero all'esterno della curva, come potevo causare un contatto? Dal suo onboard si vede benissimo che è arrivato da dietro e mi ha colpito spedendomi fuori quando invece avrebbe potuto sfruttare lo spazio che aveva all'interno, stringere un po' la curva come aveva appena fatto Laverty davanti a lui. Invece è andato molto più largo di Laverty, l'intenzione era chiara, non capisco perché non mi ha voluto lasciare lo spazio visto che ero già passato. Non accetto che mi si dia la colpa, non voglio parlarne oltremodo, giriamo la pagina e pensiamo a Laguna Seca".

Un errore di Jonathan quindi per Sykes e un errore (volontario) di Sykes per Rea. In realtà la situazione è abbastanza chiara vista da fuori: Rea, preso dalla foga della rimonta e cosciente del fatto che non era partito nel migliore dei modi con il risultato che là davanti stavano scappando, ha cercato di forzare un sorpasso sul proprio compagno entrando in curva 12 con una traiettoria molto molto stretta che lo ha portato- inevitabilmente - molto molto largo in uscita con il risultato che abbiamo visto.

Forse però - ma forse - Sykes, rendendosi conto che Rea o finiva nel prato o rientrava, poteva pelare il gas e agevolarlo invece che rimanere e fare da sponda. Ma forse. In fondo era il secondo giro di una gara del mondiale della Superbike, non proprio il posto in cui si fanno sconti. Pare proprio essere un concorso di colpa anche se Sykes avrebbe potuto agevolare il rientro di Rea ma allora Rea avrebbe potuto evitare di entrare in quel modo da Kamikaze. Insomma, si sono messi nei guai a vicenda.

Parlando infine della gara Rea si dice "Sicuro che avrebbe avuto il passo per vincere, forse l'unico errore che ha fatto oggi è stato di non essere partito molto bene e di essere rimasto un po' troppo in mezzo al traffico". Insomma, l'atmosfera per la prossima gara in California è già calda, gli avversari sono tanti e pericolosi, solo due settimane per il prossimo spettacolo della Superbike! 

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