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MotoGP | Dall'Igna: "La Ducati non fa più paura ai piloti"

Da moto temuta, la Ducati ora è una moto ricercata secondo il direttore generale del reparto corse, che è contento di vederla brillare con diversi piloti.

Jack Miller, Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Secondo Gigi Dall'Igna, direttore generale di Ducati Corse, la percezione della moto di Borgo Panigale è cambiata radicalmente nelle ultime stagioni.

Per molto tempo, la Desmosedici GP è stata la moto più temuta in MotoGP, perché considerata particolarmente difficile da gestire. Tuttavia, la Ducati ha ribaltato la situazione negli ultimi tempi, grazie ad una combinazione di vari fattori.

Il marchio di Borgo Panigale ora è il più rappresentato sulla griglia della MotoGP, con otto moto nel 2022, inoltre ha dei legami molto stretti con i suoi team satellite. Nel 2021 ha portato tre piloti sul podio - tra cui Jorge Martin del Pramac Racing - e cinque sono saliti sul podio.

Da quando hanno ritrovato la vittoria nel 2016, dopo ben sei anni a secco, i tecnici della Casa bolognese hanno lavorato per correggere i difetti della Desmosedici GP, soprattutto per migliorare il turning. Ora la moto sta diventando sempre più maneggevole ed adattabile a diversi stili di guida, quindi non è più pensata per un solo pilota.

"Non è stata una trasformazione avvenuta in un anno", ha detto Gigi Dall'Igna in un'intervista concessa a GPOne.com. "E' da tante stagioni che Ducati vince con più piloti: Iannone, Dovizioso, Lorenzo, Petrucci, Bagnaia, Martin e Miller".

Gigi Gigi Dall'Igna, Ducati Team General Manager

Gigi Gigi Dall'Igna, Ducati Team General Manager

Photo by: Gold and Goose / Motorsport Images

In un incontro con i media avvenuto durante il test post-stagionale di Jerez, aveva già sottolineato questo aspetto.

"In passato, molti altri hanno ottenuto buoni risultati, come Bautista, che ha fatto ottime gare sulla nostra moto. Quindi la lampadina non si è accesa solo in questa stagione per noi. A mio parere è stato un percorso di crescita che ci ha portato qui, con una moto che, a poco a poco, è progredita in termini di adattabilità alla pista e ai piloti".

"L'obiettivo è sempre stato quello di progettare una moto che non fosse buona solo per un pilota, me che sia in grado di adattarsi a diversi stili di guida".

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Proprio per questo la Desmosedici GP sembra essere diventata una moto ideale anche per chi deve esordire nella classe regina, togliendo questo scettro alle quattro cilindri in linea.

"E' da un po' di tempo che ci stiamo avvicinando ad avere una moto più facile e gestibile. Non è un obiettivo semplice da raggiungere, lo abbiamo fatto per gradi ma ci siamo riusciti. La Ducati non spaventa più i piloti. Anzi, è una moto ricercata, perché i piloti pensano di poter fare bene", ha concluso parlando sempre con GPOne.com.

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