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Dall'Igna: "Il bicchiere è mezzo pieno, ma dobbiamo fare di più per vincere"

Il direttore generale di Ducati Corse è soddisfatto dei risultati raccolti in questa prima parte di stagione, ma è consapevole che se si vuole portare a casa il Mondiale, bisogna ricominciare a vincere. Magari proprio dal Mugello...

Gigi Dall'Igna, General Manager,  Ducati Team

Gold and Goose / Motorsport Images

Mancano ancora poche ore, poi il weekend del Mugello entrerà nel vivo per la MotoGP. Quello del GP d'Italia sarà un fine settimana carico di aspettative per la Ducati, che arriva al sesto appuntamento stagionale con Andrea Dovizioso al secondo posto nella classifica iridata, staccato di 8 lunghezze da Marc Marquez, ma anche in vetta alla classifica team.

Negli ultimi due anni sono state sempre le Rosse ad uscire vincenti sul saliscendi toscano (con Andrea Dovizioso nel 2017 e con Jorge Lorenzo nel 2018), è normale quindi che i tifosi sognino il tris, anche perché bisogna riscattare una fase della stagione nella quale Marquez e la Honda hanno fatto abbastanza da padroni.

Gigi Dall'Igna, direttore generale di Ducati Corse, ha fatto il punto della situazione alla vigilia della partenza per il Mugello, in occasione dell'inaugurazione della mostra "Anatomia della velocità" all'interno del museo della Casa di Borgo Panigale.

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La Ducati non aveva mai cominciato così bene nell'era post-Stoner, ma nelle ultime gare c'è stato uno strapotere di Marquez. Il bicchiere è mezzo pieno o mezzo vuoto?
"Il bicchiere deve essere per forza di cose mezzo pieno, anche perché io sono un'ottimista di natura. Anzi, neanche mezzo pieno, diciamo tre quarti pieno. E' sicuramente vero che dobbiamo fare tutti quanti uno sforzo in più per portare a casa la vittoria, perché senza quella non si porta a casa il Campionato del Mondo. Tutti dobbiamo rimanere concentrati, sviluppare la moto e le sue caratteristiche di guida per ottenere prima una vittoria parziale e poi arrivare a quella vera, che è quella alla fine dell'anno".

Le ultime quattro gare erano quelle storicamente critiche per la Ducati: ti aspettavi qualcosa in più o le aspettative erano queste a livello di punti?
"Dal punto di vista dei punti, credo che dobbiamo essere contenti dei risultati che siamo riusciti ad ottenere. Forse mi aspettavo qualcosina in più a Le Mans, ma come sempre ci sono anche gli altri che ce la mettono tutta per provare a starti davanti. In Francia abbiamo fatto secondo, terzo e quarto, che di per sé è un risultato assolutamente importante. Però dobbiamo provare tutti insieme a fare qualcosa in più".

Dovizioso chiede ancora una crescita, perché dice che vincere senza migliorare non serve a molto...
"Vincere è quello che serve. Poi è chiaro che il miglioramento deve essere continuo e in tutti gli ambiti. Noi credo che ce la stiamo mettendo tutta per fare dei passi avanti".

Ora si va al Mugello, una gara sempre emozionante per la Ducati...
"Il Mugello è sicuramente una gara importante, la nostra vera gara di casa, perché è la pista dove storicamente è stata sviluppata la Desmosedici, quindi sentiamo sicuramente la pressione che c'è su questo evento, però siamo anche consapevoli che potremo fare bene".

Da fuori c'è un po' la sensazione che, pur essendo solo la sesta gara, Mugello possa già essere una tappa fondamentale, perché bisogna dare un segnale a Marquez. La vivete così anche voi?
"No, sicuramente il Mugello non sarà l'ultima spiaggia. Il campionato è ancora lungo e possono succedere ancora tantissime cose da qui alla fine. Noi dobbiamo restare con i piedi per terra e cercare di portare a casa prima di tutto il miglior risultato possibile".

Ci saranno delle novità al Mugello?
"La moto che portermo al Mugello sarà sostanzialmente quella che abbiamo visto a Le Mans, stiamo ragionando su qualche affinamento, ma sono comunque cose di piccolo conto".

 

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