Dakar | Sainz: "Potevamo vincere, ci riproveremo domani"
El Matador ha concluso la quarta tappa della Dakar al terzo posto dopo aver condotto la speciale a lungo prima di un problema tecnico alla sua Audi. Lo spagnolo è comunque soddisfatto perché la RS Q e-tron si è rivelata competitiva anche aprendo la strada: "Sono contento così, domani andremo all'attacco perché vogliamo vincere ancora...".
Foto di: Red Bull Content Pool
Dakar 2022 | Audi
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Nasser Al-Attiyah che si aggiudica la quarta speciale dopo la penalizzazione di Al Rajhi e dichiara di non esser contento. Carlos Sainz che domina per gran parte della speciale ed è felice di arrivare terzo, piuttosto che primo.
Alla Dakar, chi vince e apre la pista il giorno successivo non è mai avvantaggiato, ma la nuova Dakar rivista da David Castera è diventata talmente penalizzante per i più veloci che è meglio non vincere. Un controsenso dello sport...
“La nuova filosofia dei road book, che mira a riportare la navigazione in primo piano e abbassare le velocità, consiste nell’aumento delle informazioni contenute in ogni nota e in costanti cambi di direzione. A volte anche a 2-300 metri”, spiega Eduard Boulanger, navigatore di Stephane Peterhansel e uno dei più famosi mapman del bivacco.
“Dopo quanto successo il primo giorno, con la navigazione che ha pregiudicato veramente la corsa a tutti quelli che si sono.. sbagliati, vale a dire l’80 per cento dei concorrenti, è meglio partire appena più indietro e attaccare”, sottolinea Lucas Cruz, fido navigatore di Carlos Sainz, terzo oggi ad un soffio dalla Toyota di Al-Attiyah (solo 52 secondi).
“E’ stata una bellissima tappa anche perché oggi aprivamo la pista. Avevamo un bel passo e verso metà speciale stavamo facendo la differenza, quando al km 140 abbiamo avuto un problema con un semi asse. Abbiamo rotto qualcosa, ma siamo risusciti a finire senza perdere troppo tempo”. Un peccato. Invece Sainz sottolinea: “Siamo contenti così domani non dobbiamo aprire la speciale”. Considerato che domani moto e macchine faranno due diversi anelli intorno a Ryad, la tipologia di tappa potrebbe premiare lo spagnolo.
“La soddisfazione odierna è di essere stati nella condizione di vincere pur aprendo la pista. La speciale di oggi era molto bella paesaggisticamente tra dune, canyon e terreni sassosi. È stata molto veloce, con tanti cambi di direzione nel plateau sconfinato che da Al Qaisumah porta a Ryad. Senza il problema che abbiamo avuto, potevamo vincere. Ma sono contento così”.
Nonostante la parola d’ordine sia voltare pagina dopo le polemiche sul road book del primo giorno che hanno compromesso la corsa del due volte iridato rally, El Matador non dimentica. Combattente nato, con la vittoria della tappa 3 e il terzo piazzamento nella speciale nr 4, Sainz ha dimostrato che l’Audi RS Q e-tron è già pronta per lottare per il podio se non per il Tuareg dorato, nonostante i 200 chili di sovrappeso.
“Il nostro approccio non cambia: la priorità è finire per raccogliere i dati e conoscere sempre meglio la vettura. Ma siamo determinati a recuperare tutto il tempo possibile. Vogliamo vincere ancora. Domani partiamo all’attacco”.
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