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Caso Copse, Marko: "Abbiamo prove che cambieranno la prospettiva"

Helmut Marko, super consulente della Red Bull, ha rilasciato dichiarazioni con cui ha ulteriormente aumentato le attese dell'appello che sarà discusso domani dal collegio dei commissari sportivi riguardo la penalizzazione ad Hamilton arrivata a Silverstone, giudicata troppo morbida dal team di Milton Keynes.

Lewis Hamilton, Mercedes, 2° classificato, Helmut Marko, Consulente, Red Bull Racing, Max Verstappen, Red Bull Racing, 1° classificato, e Valtteri Bottas, Mercedes, 3° classificato, sul podio

Lewis Hamilton, Mercedes, 2° classificato, Helmut Marko, Consulente, Red Bull Racing, Max Verstappen, Red Bull Racing, 1° classificato, e Valtteri Bottas, Mercedes, 3° classificato, sul podio

Charles Coates / Motorsport Images

Dal Gran Premio di Gran Bretagna e dall'ormai celebre primo giro che ha portato al contatto tra Lewis Hamilton e Max Verstappen - con conseguente ritiro di quest'ultimo - sono passate quasi due settimane. Invece, per certi versi, sembra che quel fine settimana non abbia mai avuto una fine. Quasi come si fosse protratto nel tempo, per legarlo al Gran Premio di Ungheria, che si terrà in questo weekend all'Hungaroring.

Sulla pista magiara le monoposto torneranno in pista venerdì con le prime due sessioni di prove libere, ma gli obiettivi sono tutti puntati a giovedì, quando la Red Bull Racing presenterà nuove prove allo stesso collegio dei commissari sportivi di Silverstone per cercare di cambiare la penalità inflitta nel corso del GP a Hamilton.

A meno di un giorno dall'appello studiato dai legali del team di Milton Keynes, ha aperto le danze Helmut Marko. Il super consulente della Red Bull è intervenuto ai microfoni di RTL, svelando qualche piccolo dettaglio del plico di prove che sarà presentato ai commissari di gara.

"Non c'era possibilità di appello, quindi stiamo sfruttando l'articolo 14 del Codice Sportivo Internazionale, dove più o meno rivendichiamo il diritto a una rivalutazione di una sanzione. E qui porteremo nuovi fatti che al momento della bandiera rossa non erano disponibili, e non erano disponibili nemmeno quando i commissari hanno preso la loro decisione riguardo la penalità di Hamilton".

"In parte, poi, ci siamo concentrati su questo: come sta Max? Come vanno le cose? Quali sono le sue condizioni? E questi fatti saranno presentati giovedì e speriamo in una rivalutazione, perché pensiamo ancora che la penalità data a Hamilton sia stata troppo clemente".

Diverse persone, anche addetti ai lavori, hanno provato a sostenere che l'incidente alla Copse tra Verstappen e Hamilton sia avvenuto quando le due monoposto si trovavano praticamente appaiate tra loro, quasi sula stessa linea. Marko, invece, ha un'opinione ben differente e non ha fatto nulla per trattenersi.

"Con chi dice che al momento dell'incidente Lewis e Max fossero sulla stessa linea abbiamo opinioni opposte. Ci sono anche i filmati che dimostrano quanto queste persone abbiano torto. Il nocciolo della questione è che noi portiamo nuove prove, nuovi fatti. Ma non posso rivelare questi dettagli".

Immancabile poi un suo punto di vista sulle penalità che avrebbe gradito veder comminate a Hamilton dopo l'incidente alla Copse. Marko aveva già tuonato dopo la gara, affermando che il 7 volte iridato della Mercedes meritasse il ban per una gara. Ora, a poche ore dal tanto atteso appello, non solo si è ripetuto, ma ha anche rincarato la dose.

"Per Hamilton sarebbe stata appropriata una penalità che gli avesse impedito di vincere. Quindi un Drive Through o un ban per la gara successiva, qualcosa del genere. Ma sono cose che dipendono dai commissari. Prima di tutto, siamo molto felici che ci sia stata questa riapertura sul caso. E ora vedremo come lo giudicheranno. Ma penso che ciò che porteremo giovedì, metterà tutto in una luce leggermente differente".

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