Binotto: "Con Leclerc speriamo di creare qualcosa di unico"
Il team principal della Ferrari non ha nascosto la sua grande gioia per la vittoria di Monza, sottolineando il talento che sta sbocciando di Charlese, ma dando merito anche alla squadra, per esempio per la scelta giusta di gomme che è stata decisiva.
Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images
Spa-Francorchamps e Monza rappresentavano le due occasioni più ghiotte per la Ferrari per non chiudere la stagione 2019 a quota zero alla voce vittorie e gli uomini in Rosso hanno sfruttato entrambe le occasioni, iniziando alla grande la seconda parte del campionato, con la definitiva esplosione del talento di Charles Leclerc.
Quella del GP d'Italia però è stata una vittoria speciale, perché mancava ormai addirittura dal 2010 per gli uomini del Cavallino. Inoltre è arrivata al termine di un duello entusiasmante contro le Mercedes, che hanno tallonato Leclerc praticamente per ogni metro dei 53 giri in programma.
"E' stata una bellissima gara, tiratissima dall'inizio alla fine e sono gare che credo che rimangano, perché giro dopo giro Charles ha costruito la sua difesa. Avevamo detto che avremmo venduto cara la pelle e l'abbiamo venduta carissima" ha detto il team principal Mattia Binotto a caldo ai microfoni di Sky Sport F1 HD.
Anche il muretto ha fatto il suo lavoro alla grande, perché la scelta di montare le gomme dure, mentre invece le Mercedes hanno optato per le soft, ha dato i suoi frutti nei giri conclusivi della corsa.
"Credo che la scelta migliore sia stata quella delle gomme dure quando i nostri avversari invece sono andati con le medie. Sapevamo che nei primi giri ci saremmo dovuti difendere con i denti, ma quelle gomme 'bianche' ci hanno dato una possibilità di respirare che probabilmente non avremmo avuto con le 'gialle'. Abbiamo avuto il coraggio di sceglierle e oggi ce lo siamo meritato, perché anche Charles è stato bravissimo".
Da team principal Ferrari, un successo nella gara di Monza ha un valore difficile da quantificare: "E' molto emozionante. Qualche lacrima mi è scesa durante l'inno, ma credo che sia normale, perché era tantissimo tempo che la Ferrari non vinceva a Monza. Speriamo di ripeterci presto".
Per il momento però non vuole che si parli già di Leclerc come di una stella, perché secondo lui è qualcosa che si deve costruire nel tempo e che non gli può essere riconosciuta subito.
"E' ancora presto. La stella semmai è nata 21 anni fa, poi ora il ragazzo sta crescendo gara dopo gara e lo sta dimostrando. Stiamo investendo su di lui e lui su di noi. Speriamo di poter creare insieme qualcosa di unico in futuro".
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