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Aprilia, Rivola: “Sul motore abbiamo le idee abbastanza chiare”

L'Aprilia dovrà omologare il suo propulsore entro il 29 giugno e per questo ha lavorato soprattutto sull'affidabilità nella prima giornata dei test di Misano. Il CEO Massimo Rivola ha tracciato un bilancio positivo, nonostante un distacco importante dalla KTM.

Bradley Smith, Aprilia Racing Team Gresini

Bradley Smith, Aprilia Racing Team Gresini

Aprilia Racing

"Un sei e mezzo onesto, perché il primo giorno è sempre bene tenere il freno a mano tirato". Massimo Rivola ha scelto un approccio prudente quando gli è stato domandato di dare un voto alla giornata dei test di Misano dell'Aprilia.

La Casa di Noale, che fra sei giorni dovrà omologare il propulsore per la stagione 2020, era concentrata soprattutto sulla ricerca dell'affidabilità, visto che la nuovissima RS-GP ha alle spalle solamente due test. Missione compiuta, con i due piloti, Aleix Espargaro e Bradley Smith che hanno completato quasi 140 giri.

La prudenza semmai è legata alle prestazioni, con i tempi ufficiosi che parlano di un ritardo di circa nove decimi nei confronti della miglior prestazione odierna, fatta segnare dalla KTM di Pol Espargaro. Il CEO di Aprilia Racing però non si è detto troppo preoccupato, anche perché il layout del tracciato romagnolo è storicamente poco adatto alla RS-GP, mentre la RC16 lo scorso anno era stata capace di andare ad artigliare addirittura la prima fila.

“Finalmente si torna in pista e la cosa positiva è che abbiamo girato senza problemi, cosa che comunque non è scontata visto che la moto è nuova. Abbiamo girato anche abbastanza bene e siamo moderatamente soddisfatti” ha detto Rivola.

“Oggi Aleix doveva togliersi la ruggine di dosso perché era tanto che era fermo, mentre Bradley aveva già girato un paio di settimane fa, quindi aveva già un pochino in più di confidenza con la moto e infatti ha fatto 75 giri, contro i 61 di Aleix. In pista c'era anche Lorenzo Savadori, che ha girato con la moto del CIV, facendo una settantina di giri” ha aggiunto.

Come detto, l'obiettivo era quello di girare il più possibile per cercare l'affidabilità, che con un'omologazione all'orizzonte è la cosa più importante. Per la prestazione c'è tempo e sembra esserci anche l'idea che forse il fatto che non sia arrivata subito possa aiutare anche a tenere i piedi per terra.

“Dobbiamo trovare la giusta affidabilità e non abbiamo ancora ricercato la prestazione. Ma non ci spaventiamo, perché sappiamo che questa non è proprio la miglior pista possibile per le caratteristiche della nostra moto. Il miglior tempo di oggi è stato un 1'33"0 della KTM di Pol Espargaro. Noi invece abbiamo fatto 1'33"9 con Aleix e 1'34"0 con Bradley. E' chiaro quindi che ci dobbiamo ancora mettere un po' a posto. Ma bisogna anche ricordare che qui la KTM l'anno scorso era in prima fila”.

“Comunque si respira entusiasmo e voglia di fare, quindi questo è molto positivo. E' altrettanto vero che siamo ancora lontani, quindi dobbiamo lavorare come oggi in maniera seria e professionale, cercando di fare un passo alla volta e senza farci prendere dal panico della prestazione. Al pilota interessa il tempo, ma quello arriverà, perché è un insieme di fattori. Aleix è uno che magari può storcere il naso di fronte a nove decimi di distacco, ma credo che tornare un po' con i piedi per terra credo che faccia bene e ci faccia approcciare in maniera seria al lavoro, per far venire il tempo con un metodo giusto. Questo non è un circuito facile per noi, perché sappiamo che dove ci sono delle ripartenze da fermo paghiamo un pochettino rispetto ad altri che hanno caratteristiche diverse. Noi siamo un po' per i circuiti un po' più scorrevoli. Ma è ancora meglio lavorare su queste piste su cui fai più fatica”.

Con il lockdown non c'è stato troppo modo di mettere mano alla RS-GP e gli sforzi si sono concentrati soprattutto sul motore, anche se nei prossimi giorni potrebbe iniziare a vedersi qualche novità. Anzi, Espargaro ha provato qualcosina anche oggi.

“La moto è ancora abbastanza uguale. Purtroppo siamo stati molto fermi e da quando abbiamo riaperto il 25 maggio ci siamo messi a lavorare a testa bassa, ma onestamente la priorità era il motore, visto che lo dovremo omologare entro il 29 giugno, quindi fra sei giorni. Di pari passo, abbiamo portato avanti anche tanti lavori sulla ciclistica e sull'aerodinamica. Tante cose che proveremo, ma un mattoncino alla volta. Qualcosina abbiamo già provato anche oggi e ad Aleix è piaciuta”.

Riguardo al motore, in teoria la scelta per l'omologazione doveva essere tra due diverse specifiche, ma Rivola ha lasciato intendere che ormai è cosa fatta: “Abbiamo le idee abbastanza chiare... Sarà un V4 a 90 gradi (ride)”.

E' di oggi ufficiale anche che sarà Smith a sostituire Andrea Iannone fino a quando il pilota di Vasto non avrà la sentenza del ricorso al TAS legato alla vicenda doping: “Lo confermo, ma come è giusto che sia. E' il nostro collaudatore e conosce la moto perché la sta sviluppando, quindi è giusto che sarà lui ad iniziare. Poi vedremo quando tornerà Andrea, speriamo il prima possibile”.

A fine giornata, Rivola si è detto soddisfatto del lavoro fatto dal pilota britannico: “Dal punto di vista fisico l'ho trovato molto ben preparato. Oggi ha fatto 75 giri, che su questa pista e con queste temperature non è assolutamente male. E' pronto, poi oggi era la prima volta che girava con il suo compagno ed è riuscito ad essere vicino ad un riferimento come Aleix e questo lo ha motivato ancora di più. Questo è importante, perché abbiamo bisogno che Bradley faccia uno switch mentale per passare da collaudatore a pilota titolare. Per ora si sta comportando molto bene e devo dire che sono molto contento”.

Così come è contento dell'approccio mostrato da Espargaro, che è fresco di rinnovo fino al 2022: “Aleix è uno di quei piloti talmente calienti, che vorrebbe sempre tutto e subito. Ora sa di avere oltre al 2020, anche il 2021 ed il 2022 con noi davanti a sé. E aggiungo, magari anche un futuro più a lungo termine con noi. A noi piace questa sua grinta e questa sua voglia. Sono anche convinto che domani possa trovare un po' più di confidenza, anche se lui è un pilota che va subito molto forte, quindi penso che ci avvicineremo domani. Ora però sa che questo è il suo futuro e che deve contribuire a renderlo migliore. Ogni sua critica è costruttiva”.

Il punto di domanda ora è legato al futuro a lungo termine, perché l'attesa per la sentenza di Iannone sta indubbiamente frenando l'Aprilia sul mercato, ma questo non cambierà i piani: “Noi aspettiamo Andrea e la sentenza. Per noi è un pilota innocente, quindi dovrebbe essere già in moto adesso. Ci sentiamo un po' la parte lesa. Anzi, lo siamo se si va a guardare la sentenza di primo grado”.

Su piazza ci sarebbe anche un tre volte campione del mondo di MotoGP come Jorge Lorenzo e secondo rivola gli scenari potrebbero essere molteplici, ma la priorità è sempre rivolta a Iannone per il momento: “Jorge è un campionissimo e tra l'altro è un campione Aprilia, però non credo. Per quanto ci siano tante possibili alternative e scenari. Se dovesse andare male, saremo gli ultimi a scegliere perché dovremmo aspettare la sentenza, ma è la nostra decisione. Io però mi sento di dire che è giusto aspettare Andrea”.

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