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Muore William Dunlop: l'eroe del TT prosegue la tragica maledizione di famiglia

Come il padre, come lo zio, il rider di Ballymoney, di 32 anni, è rimasto vittima di un incidente mortale alla Skerries 100 nel ritorno alle corse su strada dopo la difficile nascita del secondo figlio.

William Dunlop, Yamaha R6

Foto di: William Dunlop

Le corse su strada si trovano costrette a piangere un altro dei loro eroi. William Dunlop è morto in un incidente durante la sessione di prove della Skerries 100, competizione che si tiene nelle strade attorno alla cittadina irlandese di Skerries dal 1946 e che lui conosceva benissimo avendola vinta per 15 volte.

Il pilota di Ballymoney faceva parte di quella che è la dinastia più famosa nell'universo delle corse su strada. Dunlop è sinonimo di Ulster GP, North West 200, ma soprattutto Tourist Trophy perché è proprio la gara dell'Isola di Man che ha reso il nome della famiglia dell'Ulster immortale.

Una storia fatta di vittorie, ma anche di tragedie. Quelle dei fratelli e rivali Joey (la leggenda del TT) e Robert (il padre di William e Michael, vincitore di 15 NW 200), capaci di infiammare le folle con le loro imprese e stretti oltre che dal legame di sangue, da un destino tragico che li ha visti morire entrambi in incidenti di gara. Joey, nel 2000 in Estonia, Robert nel 2008 alla North West 200.

William e Michael, però, non si sono mai tirati indietro e hanno raccolto l'eredità lasciata dallo zio e dal padre portando avanti il nome dei Dunlop.

William, per tutta la carriera, ha dovuto lottare non solo contro gli avversari, ma anche contro la pesantissima ombra del fratello minore di età, ma più forte su strada. Il suo talento, però, era indubbio e in carriera è stato capace 108 vittoire all'Irish National Road Race, 4 NW200, 7 Ulster GP e un secondo posto al TT Zero nel 2016.

Tourist Trophy che, quest'anno, non lo ha visto correre perché la sua famiglia aveva bisogno di lui. La compagna Janine, incinta del loro secondo figlio, si è trovata a combattere con una gravidanza difficile e per il rider di Ballymoney l'unica decisione plausibile da prendere era quella di mollare tutto per starle accanto.

Passate le difficoltà e pericoli scampati per la partner e il piccolo, è stato naturale per William rimettersi in sella per riprendere in mano la sua vita, fatta di corse folli a più di 200 km/h tra marciapiedi e muretti.

Questione di normalità per un Dunlop. E il destino che torna ad abbattersi con violenza su una famiglia, a dieci anni dalla scomparsa di Robert... E che lascia un grande vuoto nelle corse su strada. 

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