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Agag: "Lo sport riparta, così la gente rispetterà il lockdown"

Il presidente di Formula E ed Extreme E spiega il suo punto di vista: "Dobbiamo ripartire presto, anche a porte chiuse, per intrattenere la gente a casa".

Extreme E Odyssey 21 prototype

Extreme E Odyssey 21 prototype

Extreme E

Alejandro Agag, presidente della FIA Formula E e della Extreme E ha affermato che il motorsport debba tornare a correre il prima possibile per minimizzare i rischi legati alla contravvenzione delle regole del lockdown da parte delle persone.

La Extreme E, nuova serie dedicata ai SUV elettrici è ancora pianificata per partire nel gennaio 2021, con la prima tappa in Senegal. Agag ha affermato che la pandemia da COVID-19 non ha affatto fatto slittare l'avvio del nuovo campionato.

Come ormai è noto da tempo, la FIA Formula E ha bloccato il campionato 2019/2020 per almeno 2 mesi prima di estenderla sino alla pausa estiva di giugno.

Agag pensa che la partenza dei campionati possa incoraggiare le persone a rimanere a casa e a rispettare meglio le restrizioni imposte dal lockdown voluto da diversi paesi.

Nel corso della conferenza stampa online riguardante la Extreme E, Agat ha affermato: "Credo che lo sport debba tornare a essere praticato il prima possibile. Anche se a porte chiuse. E credo che dovremo ripartire in questo modo. Le persone hanno bisogno di intrattenimento dal momento che si trovano chiuse in casa".

"Se daremo loro il calcio, il motorsport, le ragioni per rimanere a casa, allora la gente rimarrà molto più volentieri a casa. Se invece non si darà loro nulla, niente intrattenimenti, il rischio è che le persone infrangano le regole e il lockdown. Questo rischio è piuttosto alto. Lo sport gioca un ruolo fondamentale in questi momenti".

Agag ha anche ammesso che correre senza spettatori, dunque a porte chiuse, sarà semplicemente una misura momentanea, non certo a lungo termine.

"Credo che lo sport praticato a porte chiuse non sia certo il futuro e nemmeno una soluzione a lungo termine. Ma credo che nel breve periodo sia l'unica via percorribile. Difendo questa soluzione perché almeno potremo dare intrattenimento ai fan. Loro ne hanno bisogno".

"GLi sport giocheranno una funzione sociale in queste settimane di pandemia da COVID-19. Dobbiamo tornare a correre, farlo a porte chiuse, e dovremo farlo il prima possibile".

Agag ha concluso il suo intervento elogiando la categoria Extreme E, definendola "a prova di virus". "Quando abbiamo progettato la categoria non c'era alcuna pandemia e non abbiamo certo pensato a una situazione del genere. Ma possiamo dire che sia quasi una categoria capace di non essere contagiata dal virus".

"E' forse l'unico sport pensato per essere disputato senza gli spettatori. Non abbiamo pubblico ai nostri eventi. Siamo su una sorta di barca isolata, possiamo provare ovunque e possiamo fare in modo di evitare di contrarre o portare in giro il virus".

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