Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

24h di Spa, 3a Ora: Lamborghini al comando su tutti

Dopo un buon avvio di Marciello, la Huracan di Lind-Mapelli è ora prima, ma le vetture del Toro conducono anche in Silver Cup e Pro-Am, mentre in AM quella della Raton è seconda. Buon recupero delle Porsche, Ferrari sesta con Pier Guidi-Calado. Intanto cambia la regola sui track limits.

#63 Orange 1 FFF Racing Team Lamborghini Huracan GT3 Evo: Dennis Lind, Andrea Caldarelli, Marco Mapelli

#63 Orange 1 FFF Racing Team Lamborghini Huracan GT3 Evo: Dennis Lind, Andrea Caldarelli, Marco Mapelli

Erik Junius

La 24h di Spa è entrata nel vivo e dopo le prime 3h avvincenti c'è anche qualche goccia di pioggia a rendere tutto più avvincente fra i concorrenti di GT World Challenge Europe-Endurance Cup ed Intercontinental GT Challenge.

Raffaele Marciello ha sfruttato al meglio la pole position per girare primo davanti all'Audi di Christopher Mies e alla Mercedes di Maro Engel alla prima curva, ma subito c'è stato l'ingresso della Safety Car per una marea di detriti sparsi a "Puhon", come andiamo ora a spiegare.

In avvio subito problemi per la Ferrari #488 di Daniel Keilwitz (Rinaldi Racing), che in un contatto con la Bentley #11 di Euan McKay (Team Parker Racing) ha riportato la foratura della posteriore sinistra.

Stessa sorte anche per l'Audi #55 di Finlay Hutchison (Attempto Racing), mentre Alexandre Imperatori (Porsche #21) è stato punito con un Drive Through per aver tamponato la Mercedes #84 di Philip Ellis (HTP) a "La Source" spedendolo in testacoda, episodio che oltretutto è costato un danno all'anteriore sinistra della 911 del team KCMG.

Rientro ai box al 6° passaggio per la Mercedes #20 della SPS, dato che Valentin Pierburg ha riportato un guasto al servosterzo, rimesso in ordine in 4 giri per rimandare fuori la AMG GT3, su cui è salito anche George Kurtz.

La ripartenza è avvenuta al giro 8, con Marciello a scappare via. Al giro 11 è andato invece a muro prima di "Puhon" Hiroshi Hamaguchi, danneggiando parecchio la Lamborghini #19 che il team Orange 1 FFF Racing ha dovuto riparare a lungo prima di rimandare in pista con Raffaele Gianmaria a bordo.

Mentre Marciello dettava il passo con la sua Mercedes #88, a centro gruppo un ottimo Augusto Farfus ha cercato di farsi largo per riportare in Top10 la BMW #34 della Walkenhorst Motorsport.

Dietro al leader, grandi bagarre per la Top5 e il podio. Qui in primis si è registrato il bel sorpasso dell'Audi #66 di Mattia Drudi (Attempto Racing) al compagno di marchio Mies (Team WRT), con Engel che ha cercato in tutti i modi di trovare un varco per saltare entrambi dal quarto posto.

A cavallo della prima ora, girandola di pit-stop dalla quale Marciello è uscito sempre primo con un buonissimo vantaggio, ma davanti alla Lamborghini #63 di un grande Dennis Lind (Orange 1 FFF Racing), che ha approfittato delle lotte alle sue spalle tra la Porsche di Thomas Preining (#40 GPX Racing), Patric Niederhauser (#66), Engel e Richard Lietz sulla 911 #47 della KCMG, che hanno poi incrociato le armi anche con Mies e Mathieu Jaminet (#12 GPX Racing).

Fra loro si è successivamente inserita la Ferrari di Alessandro Pier Guidi e James Calado (#51 AF Corse), in cerca di tenere il contatto per la Top5.

Il cambio al vertice è arrivato alla terza ora, dopo gli ulteriori pit-stop, quando Marciello è tornato in pista dietro alla Lamborghini #63 con sopra ora Marco Mapelli, mentre Kévin Estre si è dato da fare con una bella serie di sorpassi per salire terzo con la Porsche #47, superando Dries Vanthoor (#31) e Luca Stolz (#4) strada facendo.

Calado è ora sesto sulla migliore delle Ferrari, seguito a ruota dalle Porsche di Matt Campbell (#12) e Romain Dumas (#40), mentre Frédéric Vervisch (#66) è scivolato ai margini della Top10, che viene completata da Sergey Sirotkin con la Ferrari #72 di SMP Racing.

Anche in Silver Cup guida le operazioni una Lamborghini, la #78 di Barwell Motorsport (Frederik Schandorff-Alex MacDowall), con dietro la Mercedes #5 dell'ottimo Gabriele Piana (HRT), che ha scavalcato quella #89 di AKKA ASP condivisa da Benjamin Hites e Lucas Legeret, scesa sesta. Terzo posto per il team Garage 59 con la Aston Martin #159 di James Pull-Valentin Hasse Clot.

La Lexus della Tech 1 - seconda dopo 120' - ha invece perso terreno per un Drive Through, non avendo rispettato i track limits.

In Classe PRO-Am, dopo una prima parte condotta dalla Aston Martin #188 di Maxime Martin (Garage 59), a dirigere le operazioni è salita la Lamborghini #77 della Barwell Motorsport (Sandy Mitchell/Rob Collard), seguita dalla BMW #10 della Boutsen Ginion Racing che hanno condiviso al momento Gilles Vannelet e Karim Ojjeh, con la Ferrari #93 del team Sky-Tempesta Racing a recuperare posizioni inizialmente grazie a Giancarlo Fisichella, che poi ha dato il volante a Jonathan Hui ed Eddie Cheever col podio di categoria fra le mani, davanti alla Aston sopracitata.

In Classe AM al comando era passata l'Audi #26 della Saintéloc Racing, che alla terza ora Christophe Cresp, Steven Palette e Pierre Yves Paque hanno portato con un ottimo ritmo davanti alla Porsche #918 della Herberth Motorsport (Marco Seefried/Jurgen Haring/Dimitrios Konstantinou/Michael Joos).

Le gocce di pioggia dopo 2h30' hanno spinto il team francese a cambiare le gomme, ma la scelta si è rivelata sbagliata, con dietrofront per le slick dopo un paio di tornate.

La Lamborghini #129 della Raton Racing (Christophe Lenz-Michael Petit-Stefano Costantini-Lucas Mauron) è sul podio virtuale, seguita dalla Bentley #108 di Clément Matheu/Romano Ricci/Stéphane Tribaudini/Stéphane Lémeret (CMR).

E intanto la pioggia continua a scendere ad intermittenza...

Cambia il regolamento sui track limits

Dopo le numerose polemiche scaturite in seguito al mancato controllo dei track limits lungo la pista, fatta eccezione la salita dell'"Eau Rouge", la direzione gara si è riunita d'urgenza sabato mattina per rivedere le norme.

Il Direttore di Corsa, Alain Adam, assieme ai suoi assistenti di SRO Motorsports, ha firmato il nuovo documento che sancisce una maggiore severità anche per quanto riguarda la curva 9 (fra "Bruxelles" e "Puhon"), la 17 ("Blanchimont") e la 19 ("Bus Stop"), tenendo conto del cordolo posto all'esterno della variante.

In caso di mancato rispetto, verrà sventolata la bandiera bianco-nera come avvertimento e dopo tre di questi si dovrà scontare un Drive-Through.

Nella situazione in cui un pilota dovesse avvantaggiarsi su un avversario senza restituire la posizione, potranno essere assegnati 5 o 10 secondi di penalità al pit-stop.

Alla 6a, 12a e 18a ora gli avvertimenti verranno azzerati.

"Le piste come Spa vengono sempre più adattate alla F1 e quest'anno hanno anche tolto l'erba sintetica in alcune varianti - ha detto il capo di SRO, Stéphane Ratel - Un conto è controllare i track limits in una gara di 90' in cui sono presenti 20 macchine, un altro è farlo per 24h con 56 vetture al via".

"Oltretutto, la pandemia di Coronavirus ci ha costretti a ridurre il personale, per questo Alain e i suoi uomini avevano detto di poter valutare solo la salita dell'Eau Rouge. Ma è risultato evidente prendere provvedimenti".

Seguite la 24h di Spa in DIRETTA su MOTORSPORT.TV

24h di Spa: Live Timing

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente GRT torna con Lamborghini nel GTWC e valuta il DTM per il 2021
Prossimo Articolo 24h di Spa, 6a Ora: braccio di ferro Mercedes-Lamborghini

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia