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Intervista
TCR Europe Spa-Francorchamps

Spa è un quasi capolavoro per Jelmini: "Farò tesoro di tutto"

Pole Position e terzo posto all'esordio sulle Ardenne sono risultati davvero incredibili per il ragazzo della SLR, che però fa anche mea culpa per alcuni errori che l'hanno privato di ulteriori soddisfazioni.

Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR

Col senno di poi, tante storie assumono risvolti molto diversi da quelli che uno solitamente si prefigura in partenza. Per questo le analisi andrebbero fatte sempre con l'occhio critico del cosiddetto "senno di prima".

E parlando in generale, l'esordio di Felice Jelmini in quel di Spa-Francorchamps non può non essere visto bene, soprattutto considerando la griglia di partenza del TCR Europe e dell'esperienza (poca) del protagonista in questione.

Arrivare sulle Ardenne per la prima volta e stampare la Pole Position in 2'30"152 con una Hyundai Elantra N che è ancora vettura in via di scoperta per il ragazzo della Sébastien Loeb Racing, rifilando la bellezza di oltre 4 decimi al compagno di squadra Mehdi Bennani (che oltretutto è pure Campione in carica) è stato qualcosa di stratosferico.

Il capolavoro si sarebbe potuto completare in Gara 1, ma non sempre le cose si svolgono come uno si immagina; la partenza è stata infatti cruciale e causa un pattinamento nello scatto, Mikel Azcona e Bennani stesso hanno sopravanzato il lombardo.

Da qui è iniziata una lotta interna tutta di marca SLR e, per chi ha visto da fuori, resta il dubbio che se il team avesse detto a Bennani di farsi da parte - essendo nelle fasi iniziali decisamente più lento del collega poleman - magari un assalto ad Azcona si sarebbe potuto provare.

Le logiche interne alla compagine francese hanno invece lasciato i due combattere per il podio e lo spagnolo ha potuto controllare una situazione che, a posteriori, aveva tutte le carte per essere diversa.

"Dopo la Pole Position ero veramente felicissimo, l'auto era fantastica dato che per tutte le Prove Libere abbiamo lavorato per trovare il giusto assetto, un po' diverso rispetto alle precedenti gare e con cui mi trovo meglio. Mi sono sentito benissimo fin dai primi giri, peccato aver dovuto abortire quello d'apertura in Q2 per via di un errore commesso all'Eau Rouge, dove ho tagliato la curva", racconta Jelmini.

"Ho cercato di risparmiare le gomme e spingere ancora, infatti il secondo tentativo è stato quello decisivo. Ho comunque fatto qualche errorino, ma sentivo più "mia" la macchina e ringrazio il team per avermela messa a punto. E poi essere in Pole è sempre bello, specialmente in un campionato così competitivo ed importante; mi inorgoglisce, soprattutto in un circuito unico come quello di Spa".

"Chiaramente non sono contento del risultato finale di Gara 1, sapendo che partivo davanti. E' stata una gara molto difficile, al via probabilmente il limitatore di giri era troppo basso e quando ho staccato la frizione l'auto mi è praticamente morta. Ho pattinato troppo e mi hanno superato Azcona e Bennani".

"Il passo era buono, ho cercato di recuperare, ma era dura e soffrivo di sottosterzo. Il set-up scelto era ottimo per i primi giri, ma alla fine ho pagato lo scotto e mi sono allontanato. In generale è comunque stato un bel risultato per il team, con Mehdi e me sul podio".

Gara 2 è durata pochi metri perché al via (dalla 10a posizione della griglia invertita) c'è stata una collisione con l'Audi di Tom Coronel che ha piegato la ruota posteriore sinistra della Hyundai #44 e costretto il giovane di Gallarate ad alzare bandiera bianca, ancora con il rammarico di non aver potuto provarci fino in fondo.

“La felicità per il podio di Gara 1 purtroppo è durata solo poche ore, ma il motorsport è anche questo. Prendo il lato positivo di questo weekend: correre a Spa è stata una delle emozioni più intense e belle della mia carriera agonistica".

"Come sempre devo ringraziare tutto il team per avermi dato una vettura impeccabile. Se guardiamo i punti è stato un bel weekend, ma sinceramente sono molto deluso. Per quanto mi riguarda, non sono soddisfatto, ma farò tesoro anche di questa esperienza per continuare a migliorare”.

Parole ben chiare di un pilota che ha le idee nitide e l'umiltà di aver capito che nella serie turismo europea non ci si può adagiare su nulla. Seppur ragionando "col senno di prima" - come dicevamo in apertura - in Belgio una futura stella abbia brillato alla grande.

E conoscendo la voglia di continuare ad imparare con determinazione di un pilota che è poi solo Classe 1995, pur non volendo strafare come a tanti colleghi della sua età capita, viene obbligatorio scomodare il grande Francesco De Gregori quando canta: "Il ragazzo si farà"...

Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
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Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
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Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
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Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
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Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Teddy Clairet, Team Clairet Sport, Jimmy Clairet, Team Clairet Sport
Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
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Podio di Gara 1: Jáchym Galáš, Janík Motorsport, Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Teddy Clairet, Team Clairet Sport, Jimmy Clairet, Team Clairet Sport
Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
Felice Jelmini, Sébastien Loeb Racing, Hyundai Elantra N TCR
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