Sanna: "La vittoria è frutto di un lavoro d'insieme"
Giorgio dà merito all'equipaggio e al team, ma anche alla funzione addestrativa dei giovani del Super Trofeo
La Lamborghini Huracan GT3 ha un “papà” noto a tutti. È Giorgio Sanna, freschissimo motorsport coordinator di Automobili Lamborghini, che a Monza ha assistito alla progressione nel corso del fine settimana della nuova supercar da corsa made-in-Sant'Agata Bolognese e, soprattutto, alla sua vittoria d'esordio nella Blancpain Endurance Series, una performance che a ben vedere ha pochi precedenti storici.
Il manager romano, già driver di punta in diversi campionati ed ex pilota ufficiale Audi Sport Italia, ha chiarissimi onori e oneri dell'impresa, e non ne fa certo mistero: “Mi sento di dire che questo è un successo che premia il lavoro di tutta la squadra, la giusta consacrazione di un progetto curato da un anno e mezzo a questa parte e che gratifica i piloti allevati nel Super Trofeo e lo Young Drivers Program, che ne è in qualche modo una diretta emanazione”.
Il severo Balance of Performance imposto dalla Stéphane Ratel Organisation alla Huracan GT3 (65 kg di peso, 10 mm di altezza da terra e flange all'alimentazione da 40 mm) potrebbe essere in teoria ulteriormente inasprito, ma Sanna non se ne fa troppo crucio: “Il nostro compito è quello di realizzare la macchina migliore, sempre e comunque”, argomenta Giorgio, “eppoi bisogna fare una professione di onestà: la vittoria non è soltanto merito della macchina, ma ovviamente anche dei piloti, dell'equipaggio nel suo insieme e della squadra (Grasser Racing Team, ndr). Vedremo che cosa ne scaturirà...”.
Una dichiarazione che è confermata, se non altrettanto efficacemente sintetizzata in un'ottica collettiva, da Maurizio Reggiani, responsabile Ricerca e Sviluppo di Automobili Lamborghini: “Vincere al nostro debutto in un campionato così importante e prestigioso come il Blancpain Endurance Series è un motivo di orgoglio per tutti noi...”.
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