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24h di Spa, 6a Ora: braccio di ferro Mercedes-Lamborghini

La Huracan #63 conduce a lungo, ma Fraga riporta davanti la AMG #88 dopo un recupero beneficiato anche dai problemi dell'Audi #31 e delle penalità altrui. Bene le Ferrari, Aston Martin in vetta PRO-Am, cambiamenti continui in AM.

#88 Mercedes-AMG Team AKKA ASP Mercedes-AMG GT3: Raffaele Marciello, Timur Boguslavskiy, Felipe Fraga

SRO

La nuova regola sui track limits sta facendo parecchie vittime alla 24h di Spa, che dopo le prime sei ore di gara ha visto una marea di piloti del GT World Challenge Europe-Endurance Cup ed Intercontinental GT Challenge dover scontare i Drive Through comminati dai giudici.

E' stata festa fino a ieri con le scorribande oltre le righe bianche, ma oggi la musica è totalmente cambiata (giustamente, anche!), tant'è che a farne le spese sono equipaggi illustri, come l'Audi #31 del Team WRT (Kelvin Van Der Linde/Christopher Mies/Dries Vanthoor), la Mercedes #4 del Team HRT (Maro Engel/Luca Stolz/Vincent Abril), le Lamborghini #77 e #78 di Barwell Motorsport, la Lexus #15 del Team Tech 1 e la Porsche #918 della Herbert Motorsport, per citarne alcuni.

La pioggia pare avere dato tregua dopo alcune spruzzate che hanno fatto grattare il capo ai più, ma gli unici a non mollare di un centimetro sono i ragazzi della Orange 1 FFF Racing, la cui Lamborghini Huracán #63 condotta magistralmente da Andrea Caldarelli/Dennis Lind/Marco Mapelli, che hanno continuato a svettare nella classifica assoluta tenendo a bada la Mercedes #88 di Raffaele Marciello/Felipe Fraga/Timur Boguslavskiy (Team AKKA ASP), la quale dopo essere finita dietro all'Audi #31 nella quarta girandola di soste ha beneficiato della penalità inflitta alla R8 per riprendersi il secondo posto.

Dopo 5h30', però, ecco il sorpasso di Fraga su Caldarelli per ridare il primato alla Stella contro il Toro, dato che il pescarese si è ritrovato rallentato da un doppiato e Felipe ne ha approfittato subito.

Sale terza intanto la Porsche #12 della GPX Racing guidata da Mathieu Jaminet/Patrick Pilet/Matt Campbell, seguita a ruota dall'Audi #66 di Attempto Racing (Frédéric Vervisch/Mattia Drudi/Patric Niedershauser) che sta risalendo pian piano dopo aver perso terreno attorno alla quarta ora.

In Top5 c'è anche la Ferrari 488 #51 della AF Corse che Alessandro Pier Guidi/James Calado/Nicklas Nielsen hanno messo davanti alla Porsche #98 griffata Rowe Racing (Earl Bamber/Laurens Vanthoor/Nick Tandy), mentre risale bene la china anche la Lamborghini #163 della Emil Frey Racing del trio Giacomo Altoè/Albert Costa/Frank Perera, attualmente settima dopo aver visto scivolare alle sue spalle la sopracitata Audi #31 una volta che Van Der Linde ha scontato la punizione.

Come se non bastasse, proprio sullo scoccare dell'ora in un momento di Safety Car per un problema all'Audi #26, il sudafricano si ritrova a parcheggiare la propria R8 fumante a bordo pista.

Buon recupero anche per la Honda NSX #29 di Renger Van Der Zande/Dane Cameron/Mario Farnbacher, pazientemente risalita in Top10 mettendosi dietro la Porsche #47 (Kévin Estre/Richard Lietz/Michael Christensen) penalizzata e la Ferrari #72 di SMP Racing (Davide Rigon/Miguel Molina/Sergey Sirotkin).

Gara che si mette male per le BMW della Walkenhorst Motorsport: la migliore M6 è la #35 di Nick Yelloly/David Pittard/Martin Tomczyck, seppur il primo dei tre sia andato a sbattere alla quarta ora. La #34 di Augusto Farfus/Philipp Eng/Nicky Catsburg viene punita per una collisione con la Audi #32 di Charles Weerts, causando il ritiro del pilota WRT e anche un ingresso della Safety Car sul finire della quarta ora.

Nonostante il Drive Through, la Lamborghini #78 di Patrick Kujala/Frederik Schandorff/Alex MacDowall comanda sempre in Silver Cup davanti alla Mercedes #5 della HRT affidata agli ottimi Sergey Afanasyev/Gabriele Piana/Michele Beretta. Terza c'è la Aston Martin #159 della Garage 59 (Andrew Watson/James Pull/Valentin Hasse Clot/Roman De Angelis, che si tiene dietro la Mercedes #89 di AKKA ASP (Benjamin Hites/Alex Fontana/Lucas Légeret) e la Lexus #15 di Timothe Buret/Aurélien Panis/Thomas Neubauer.

In Classe PRO-Am scivola terza la Lamborghini #78 di Rob Collard/Ricky Collard/Leo Machitski/Sandy Mitchell dopo la penalità, per cui il primato va alla Aston Martin #188 della Garage 59 (Maxime Martin/Alex West/Jonathan Adam/Chris Goodwin), inseguita dalla Ferrari #93 della Sky-Tempesta Racing dei velocissimi Giancarlo Fisichella/Eddie Cheever/Chris Froggatt/Jonathan Hui. Quarta la Ferrari #52 di AF Corse di Andrea Bertolini/Daniel Serra/Louis Machiels/Niek Hommerson.

Infine in AM Cup torna davanti la Lamborghini #129 di Raton Racing (Christophe Lenz/Michael Petit/Stefano Costantini/Lucas Mauron) in una girandola di avvicendamenti al vertice continua. Chi paga il prezzo peggiore è l'Audi #26 della Saintéloc Racing (Christophe Cresp/Gregory Paisse/Pierre Yves Paque/Steven Palette), tra penalità, problemi e scelte sbagliate che la relegano quarta ed ultima di categoria.

Sul podio virtuale attualmente salgono quindi la Porsche #918 della Herberth Motorsport (Marco Seefried/Jurgen Haring/Dimitrios Konstantinou/Michael Joos) e la Bentley #108 di Clément Matheu/Romano Ricci/Stéphane Tribaudini/Stéphane Lémeret (CMR).

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