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24h di Spa, 18a Ora: doppietta Audi, Ferrari in agguato

Fuori la Lamborghini #63 e la Mercedes #88, incidenti ed interruzioni a non finire con continui cambi al vertice di una gara che non dà un minuto di tregua. Ferrari al comando in PRO-Am, in AM prende il largo la Bentley.

#25 Audi Sport Team Sainteloc Racing Audi R8 LMS GT3: Markus Winkelhock, Dorian Boccolacci, Christopher Haase

#25 Audi Sport Team Sainteloc Racing Audi R8 LMS GT3: Markus Winkelhock, Dorian Boccolacci, Christopher Haase

Erik Junius

Cambia tutto alla 24h di Spa, che continua a regalare grandi emozioni quando siamo arrivati ormai alla 18a di corsa per i piloti del GT World Challenge Europe-Endurance Cup ed Intercontinental GT Challenge.

La notte ha portato altri scrosci di pioggia mettendo in difficoltà i team sulle strategie, ma gli avvicendamenti al vertice sono proseguiti incessantemente, seppur salutando alcuni dei grandi protagonisti.

I primi sono i ragazzi della AKKA ASP, la cui Mercedes #88 ha avuto un problema all'anteriore sinistra quando alla guida c'era Felipe Fraga, che nonostante sia riuscito a riguadagnare i box è stato costretto ad alzare bandiera bianca assieme ai colleghi Raffaele Marciello (poleman e leader delle prime due ore) e Timur Boguslavskiy.

Un problema tecnico ha colpito anche la Porsche #47 della KCMG (Kévin Estre/Richard Lietz/Michael Christensen), la quale è stata costretta a rimanere in garage per cinque tornate prima di rientrare in azione, ma molto attardata.

Tornata in lizza per il primato, l'Audi #66 di Attempto Racing (Frédéric Vervisch/Mattia Drudi/Patric Niedershauser) si è vista rispedire indietro con uno Stop & Go per velocità superata in corsia box.

Ma l'altro grande colpo di scena si è verificato alle prime luci dell'alba, precisamente al giro 372 appena iniziato dalla Lamborghini #63 con sopra in quel momento Dennis Lind, leader assoluto. Il pilota della Orange 1 FFF Racing in cima alla salita dell'"Eau Rouge" è andato dritto e, cercando di tenere il controllo, col posteriore ha pizzicato le barriere di sinistra, per poi impattare frontalmente contro quelle di destra al "Raidillon".

Il danese ha sparso detriti ovunque e col relitto della Lambo ha cercato di ripartire (e Safety Car mandata in pista), ma a "Bruxelles" ha inevitabilmente dovuto parcheggiare con la sospensione anteriore destra in pezzi. Lind è sceso e si è seduto a piangere nella postazione dei commissari, per una grandissima occasione persa da lui, Andrea Caldarelli e Marco Mapelli, che erano stati fino a questo momento fra i candidati al successo indiscutibilmente.

"Purtroppo il motorsport è questo, potevamo fare un grande risultato e invece rimaniamo a mani vuote - ha commentato il team manager di Orange 1 FFF, Giorgio Ferro - Dennis ha commesso un errore che in condizioni così difficili e mutevoli ci può anche stare, ma che viene pagato a carissimo prezzo".

Pochissimi giri dopo la ripartenza, a cavallo della 17a ora, nuove mani nei capelli per la Lamborghini: sempre in cima all'"Eau Rouge", testacoda della Aston Martin #188 di Chris Goodwin, con Daniel Allemann alle sue spalle che ha perso il controllo della Porsche #991 finendo dritto sulle barriere. Il ragazzo della Herberth Motorsport ha compiuto una piroetta verso il centro della pista ed Alex MacDowall (Barwell Motorsport) se l'è trovato davanti cercando di infilarsi nel pertugio fra la 911 e il muretto.

Troppo poco lo spazio e Huracán #78 che sbatte con l'anteriore destra contro l'auto del rivale, dovendo poi parcheggiare poco più avanti dicendo addio ai sogni di gloria in Classe Silver Cup, che stava conducendo con un giro di margine sugli inseguitori.

Goodwin è ripartito senza riportare alcun danno, mentre la Safety Car è dovuta intervenire nuovamente vista la marea di detriti e rottami sparsi lungo quel tratto, mentre sia Allemann che MacDowall sono scesi incolumi dalle rispettive vetture.

Neanche il tempo di ripartire, che Louis Machiels è finito violentemente contro il muro della "Paul Frère" con la Ferrari #52, ponendo fine alla gara del team AF Corse assieme ai suoi colleghi Daniel Serra, Andrea Bertolini e Niek Hommerson, che avevano perso terreno anche per un paio di Drive Through da scontare.

Le squadre hanno adottato strategie differenti sulle soste e le emozioni si susseguono, così come i continui cambi al vertice che sono appannaggio di quasi tutta la Top10, con ben 9 macchine a pieni giri e assolutamente candidate al trionfo.

Le Audi di Saintéloc Racing (#25 Christopher Haase/Dorian Boccolacci/Markus Winkelhock) e Attempto Racing (#66 Frédéric Vervisch/Mattia Drudi/Patric Niedershauser) hanno effettuato la sosta in regime di SC riuscendo a restare in prima e seconda posizione, tenendosi dietro la Ferrari #51 della AF Corse che Alessandro Pier Guidi/James Calado/Nicklas Nielsen avevano anche portato in prima piazza nella notte con pure un breve allungo sulle rivali.

Subito dietro alla 488 c'è la Porsche #12 della GPX Racing guidata da Mathieu Jaminet/Patrick Pilet/Matt Campbell e la Ferrari #72 di SMP Racing (Davide Rigon/Miguel Molina/Sergey Sirotkin), con la Porsche #98 griffata Rowe Racing (Earl Bamber/Laurens Vanthoor/Nick Tandy) sesta.

La migliore delle Mercedes è attualmente la #4 del Team HRT (Maro Engel/Luca Stolz/Vincent Abril), unica AMG ancora a giocarsi il successo, seguita dalle Porsche di Dinami Motorsport (#54 Christian Engelhart/Sven Muller/Matteo Cairoli) e GPX Racing (#40 Romain Dumas/Louis Deletraz/Thomas Preining), anche se quest'ultima ha un giro di ritardo da tutte quelle sopracitate.

In Top10 c'è pure la Honda NSX #29 di Renger Van Der Zande/Dane Cameron/Mario Farnbacher che sta lottando con la Lamborghini #163 della Emil Frey Racing del trio Giacomo Altoè/Albert Costa/Frank Perera.

In Silver Cup abbiamo due Mercedes al comando: la #5 della HRT (Sergey Afanasyev/Gabriele Piana/Michele Beretta/Hubert Haupt) ha un giro di vantaggio sulla #84 della HTP di Philip Ellis/Russell Ward/Indy Dontje, che con grande tenacia ha risalito la classifica. A quattro tornate dal leader è salita la Lamborghini #555 della Orange 1 FFF Racing (Baptiste Moulin/Taylor Proto/Florian Latorre/Hugo Chevalier), mentre la Aston Martin #159 della Garage 59 (Andrew Watson/James Pull/Valentin Hasse Clot/Roman De Angelis) è tagliata fuori dai giochi.

In Classe PRO-Am, la Lamborghini #77 di Rob Collard/Ricky Collard/Leo Machitski/Sandy Mitchell è scivolata terza ad un giro di ritardo dalla coppia di testa. In prima posizione, dopo una rimonta paziente, abbiamo la Ferrari #93 della Sky-Tempesta Racing (Giancarlo Fisichella/Eddie Cheever/Chris Froggatt/Jonathan Hui), ma alle sue spalle resta minacciosa la Aston Martin #188 della Garage 59 (Maxime Martin/Alex West/Jonathan Adam/Chris Goodwin).

Infine in AM Cup, tra incidenti, penalità e quant'altro, ha potuto prendere il largo la Bentley #108 di Clément Matheu/Romano Ricci/Stéphane Tribaudini/Stéphane Lémeret, dato che il quartetto della CMR ha comodi 40 giri di vantaggio sulla Lamborghini #129 di Raton Racing (Christophe Lenz/Michael Petit/Stefano Costantini/Lucas Mauron), mentre la Porsche #918 della Herberth Motorsport (Marco Seefried/Jurgen Haring/Dimitrios Konstantinou/Michael Joos) completa il podio seguita ad ampia distanza dall'Audi #26 della Saintéloc Racing (Christophe Cresp/Gregory Paisse/Pierre Yves Paque/Steven Palette).

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