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24 Ore di Spa, 20° Ora: in fiamme l’Audi al top di Mies!

A causa del dechappamento di un pneumatico, la R8 LMS della Phoenix Racing si è fermata tra le fiamme a Pouhon, ma quello che conta è il continuo botta e risposta fra Bentley e BMW.

#6 Audi Team Phoenix, Audi R8 LMS: Christopher Mies, Frank Stippler, Markus Winkelhock

Foto di: Audi Communications Motorsport

#99 Rowe Racing, BMW M6 GT3: Maxime Martin, Philipp Eng, Alexander Sims
#8 Bentley Team M-Sport, Bentley Continental GT3: Andy Soucek, Wolfgang Reip, Maxime Soulet
#6 Audi Team Phoenix, Audi R8 LMS: Christopher Mies, Frank Stippler, Markus Winkelhock
#6 Audi Team Phoenix, Audi R8 LMS: Christopher Mies, Frank Stippler, Markus Winkelhock
#99 Rowe Racing, BMW M6 GT3: Maxime Martin, Philipp Eng, Alexander Sims
#6 Audi Team Phoenix, Audi R8 LMS: Christopher Mies, Frank Stippler, Markus Winkelhock
#6 Audi Team Phoenix, Audi R8 LMS: Christopher Mies, Frank Stippler, Markus Winkelhock

Venti ore di gara, ancora quattro per la bandiera a scacchi. Eppure, salvo colpi di scena, l’aspetto della 69esima edizione della 24 Ore di Spa-Francorchamps potrebbe avere ormai preso un assetto definitivo. Sarà davvero così al traguardo delle 16:30? Quattro vetture diverse di quattro costruttori occupavano le posizioni di testa, le prime due raccolte nel medesimo giro.

Quattro ore significano 60 minuti in più della normale durata di una tappa della Blancpain Endurance Series, ragione per cui nulla è ancora deciso. Sta di fatto che il sesto quarto di corsa si è concluso così com’era terminato dopo la 16esima ora, ovvero con la BMW M6 GTR numero 99 della Rowe Racing davanti alla Bentley Continental GT3 ufficiale numero 8.

La vettura bavarese ha ripreso il comando al termine di una fase interlocutoria, in ciò favorita dal quarto (!) drive-through inflitto all’equipaggio della rivale britannica, il tutto poco prima che alle 11 del mattino sulla foresta delle Ardenne e sui concorrenti in attività si materializzasse uno scroscio di pioggia.

Lo spagnolo Andy Soucek aveva chiuso il gap dal rivale e idolo di casa Maxime Martin ed era ormai negli scarichi della BMW, quando è stato costretto a fermarsi per ottemperare alla penalità. Allorché il belga è stato invitato a fare lo stesso, cedendo il volante ad Alexander Sims, la leadership è ritornata alla Bentley. 

 

Il momento più drammatico si è però verificato poco prima di mezzogiorno: l’Audi R8 LMS dell’Audi Sport Team Phoenix, che occupava come un metronomo la terza posizione da diverse ore, è infatti andata a fuoco all’ingresso della curva di Pouhon. Christopher Mies, che per la prima volta nella sua carriera costituita da cinque partecipazioni non salirà sul podio in Vallonia, è sfuggito a stento alle fiamme, causate probabilmente dallo dechappamento di un pneumatico forato che ha toccato gli scarichi e si è incendiato. 

Ciò ha significato che l’Audi R8 LMS del team WRT, la numero 28 di Laurens Vanthoor, René Rast e Nico Muller, si è ritrovata virtualmente fra i primi tre, ovviamente dopo aver superato la rimontante Mercedes AMG-GT3 by AKKA ASP di Tristan Vautier, Felix Rosenqvist e Renger Van der Zande più o meno in coincidenza con l’inizio della 20esima ora.

Nelle posizioni più avanzate, i leader della gara hanno approfittato della Full Course Yellow innescata dal rogo per fermarsi ai box e montare le gomme da pioggia, dal momento che le nubi avevano di nuovo lasciato cadere il loro contenuto su Spa: nell'occasione, la Rowe Racing ha deciso di sostituire la pedaliera dei freni sulla mitica vettura numero 99. Con la cessazione della pioggia verso le ore 14:30, la corsa vallone si è riaperta ex novo a molte sorprese.

Nella categoria PRO-AM, si è verificato un avvicendamento al vertice, con la Porsche 911 numero 76 della scuderia IMSA Performance che è riuscita a prendere un giro di vantaggio sull'Audi R8 LMS numeri 74 della I.S.R. e la Lamborghini Huracan numero 666 della Barwell Motorsport. In aggiunta, c'è da specificare che il leader della specialità Michal Broniszewski ha visto le proprie possibilità di aggiudicarsi il titolo a Spa-Francorchamps andare in fumo allorché la sua Ferrari è stata vittima di una violenta tamponata alla Source.

Anche nel raggruppamento AM Cup, la leadership dei battistrada ha assunto grande consistenza: la Ferrari numero 51 della AF Corse non soltanto ha scavalcato la gemella numero 888 della Kessel Racing, ma le ha rifilato due tornate di distacco, e lo stesso ha fatto con l'altra 458 Italia numero 333 della Rinaldi Racing, distaccata però di ben sei giri.

La Bentley Continental GT3 più avanzata nella classifica generale guidava anche la graduatoria dell'Intercontinental GT Challenge, precedendo la R8 LMS numero 28 dell'Audi Sport Team WRT e la Mercedes AMG-GT3 numero 88 della scuderia AKKA ASP, mentre a guidare le "operazioni" internazionali nella categoria AM era la già menzionata Porsche 911 numero 76 dell'équipe IMSA Performance.

Blancpain Endurance Series - 24 Ore di Spa - 17. Ora

Blancpain Endurance Series - 24 Ore di Spa - 18. Ora

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Blancpain Endurance Series - 24 Ore di Spa - 20. Ora

 

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