Ratel: "GT World con 10 eventi, anche correndo a porte chiuse"
Il promoter di SRO ha espresso la sua gioia per la foltissima enty-listi di Sprint ed Endurance Cup, garantendo il numero delle gare grazie al lavoro in vista dei problemi legati al coronavirus.
Foto di: Paul Foster
La griglia di partenza del GT World Challenge per la stagione 2020 non sarà folta, ma foltissima. 33 sono infatti gli iscritti alla Sprint Cup, mentre addirittura 53 quelli della Endurance Cup, nonostante i vari problemi che attualmente il motorsport sta affrontando per via dell'epidemia di coronavirus.
Nei giorni scorsi i protagonisti del campionato sono andati a provare al Paul Ricard, in attesa poi di iniziare l'anno con il primo round di Brands Hatch, dato che Monza è saltata per il COVID-19. Il promoter Stéphane Ratel si è detto assolutamente contento della entry-list, ma anche attento a quella che dovrà essere ogni tipo d'azione da intraprendere per salvare la sua serie.
"Parto dal dire che siamo estremamente orgogliosi della entry list per la stagione 2020 del GT World Challenge Europe, e molto grati ai team che ci hanno dato ancora fiducia rimanendo con noi, ma anche ai nuovi arrivati - ha detto il fondatore e AD di SRO Motorsports Group - In Endurance Cup avremo oltre 50 auto per la decima stagione, una griglia davvero eccezionale, così come quella della Sprint Cup che ne ha 33, superando ogni aspettativa. Segno che le corse GT vanno benissimo, così come quello che facciamo, seppur il motorsport stia attraversando un momento difficile per via del coronavirus. Questo forse comporterà difficoltà economiche e magari qualcuno dovrà rinunciare, ma siamo tanti e quindi partiremo in una posizione forte".
Ratel ha voluto specificare che la cancellazione di Monza era pressoché inevitabile, ma anche ampiamente prevista, così come lo potrebbe essere per le altre gare del calendario, per le quali ci si sta già muovendo.
"Purtroppo il COVID-19 non ci ha dato molta scelta, sapevamo che si rischiavano alcuni eventi e per questo era prevista la cancellazione di Monza. Ci siamo mossi per tempo e stiamo pensando in questo senso anche per le gare che arrivano fino a giugno. Quello che posso garantire è che vogliamo mantenere i 10 round del campionato, quindi abbiamo piani pronti perché se lo meritano tutti gli iscritti".
"Una opzione è mantenere il calendario così com'è, ma correndo a porte chiuse se sarà necessario perché comunque nelle gare endurance ci sono oltre 2500 persone che lavorano, quindi diverrebbe difficoltoso osservare le restrizioni di un certo tipo. L'altra idea è di avere sempre i 10 eventi, ma partendo da giugno; in entrambi i casi, i team avrebbero garantito ciò per cui si sono iscritti".
Il manager francese resta fiducioso e convinto che, problemi di coronavirus a parte, il 2020 possa essere ugualmente un campionato di altissimo livello.
"Come SRO seguiamo quello che dice la FIA, rispettando le istruzioni delle autorità pubbliche e cancellando eventualmente gli eventi ai quali non saranno ammessi i piloti provenienti da certi paesi. Stiamo lavorando alacremente per le serie di Asia ed America nel caso in cui saltassero le gare da qui a giugno, così come in Francia e Gran Bretagna. Da qui in avanti, è solo questione di capire come evolve la situazione".
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