GTWC Endurance: Dinamic Motorsport domina la 6h del Nurburgring
Christian Engelhart, Matteo Cairoli e Sven Muller hanno dominato il secondo round stagionale del GT World Challenge Europe - Endurance Cup, portandosi a casa la 6h del Nurburgring con la loro Porsche.
Foto di: SRO
Il terzetto della Dinamic Motorport partiva dalla prima fila, ma al via è subito stato caos quando la Porsche del poleman Dennis Olsen (GPX) è venuta a contatto con la Lamborghini di Albert Costa (Emil Frey Racing), causando il ritiro di entrambi.
In quel modo si è spianata la strada alla 911 della Dinamic, che ha avuto come unici rivali i ragazzi della Mercedes targata AKKA ASP, Raffaele Marciello, Timur Boguslavskiy e Felipe Fraga, che però tagliano il traguardo a 14"849 dal leader.
Il podio viene completato dal team HRT con la Mercedes di Maro Engel, Luca Stolz e Vincent Abril dopo una iniziale battaglia con l'Audi di Dries Vanthoor, che poi è stato superato nel finale dai compagni di squadra WRT Mirko Bortolotti, Kelvin van der Linde e Rolf Ineichen.
Oltre all'incidente della Porsche di Romain Dumas, Thomas Preining ed Olsen descritto prima, alla curva 1 anche le Ferrari di James Calado (AF Corse) e Miguel Molina (SMP) si sono prese, con l'inglese rimasto fermo nella ghiaia.
Engelhart è balzato in testa allungando subito a +13" su Boguslavskiy prima della girandola iniziale di pit-stop, dove ha ceduto il volante a Cairoli che ha proseguito l'incrementare del divario fino a quasi 30".
Due Full Course Yellow hanno congelato la situazione nelle prime due ore: uno per via del testacoda di Mathias Lauda (JP Motorsport - Mercedes) alla chicane, l'altro per l'incidente tra Rob Collard e Mikkel Pederson nel medesimo punto.
Boguslavskiy è passato momentaneamente al primo posto quando Engelhart ha anticipato la seconda sosta in quel frangente, ma alla ripartenza è subito balzato davanti all'avversario all'uscita della curva 1.
Engelhart ha ripreso la sua cavalcata, Boguslavskiy si è invece visto incalzare da Dorian Boccolacci dopo circa 2h30', col pilota della Saintéloc protagonista di una serie di sorpassi incredibili al volante della sua Audi; il tentativo è arrivato alla chicane, ma la R8 ha preso il russo facendolo girare.
Il caos ha dato modo a Pilet di salire secondo, ma il portacolori della GPX è finito contro le barriere alla curva 6 rovinando la Porsche.
Un altro FCY è stato dato quando Frank Bird ha avuto un fuori pista con la sua Bentley all'uscita della chicane. Il pit-stop di Vanthoor ha fatto sperare nella rimonta la WRT, che però è stata punita per 'unsafe release' costringendo il belga a recuperare da centro gruppo, dove ha combattuto con la Lamborghini della FFF Racing in quel momento condotta da Andrea Caldarelli, il quale ha poi dovuto cedere terreno anche alla Bentley di Andy Soucek (K-PAX) e ad altri.
In Silver Cup la vittoria va al team Garage 59 con la Aston Martin di James Pull, Andrew Watson e Valentin Hasse-Clot.
La FFF Racing festeggia invece in Pro-AM con la Huracan condotta da Phil Keen, Ricky Collard e Hiroshi Hamaguchi al termine di una serratissima battaglia.
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