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Esclusivo: Comini balza a sorpresa sull'Audi R8 a Misano e trionfa: "Non mi sono scordato come si vince!"

Il ticinese è stato invitato all'ultimo momento a correre con la macchina dei Quattro Anelli nel monomarca e ha immediatamente dimostrato di essere ancora velocissimo, aprendo le porte ad altre esperienze come questa e volendosi comunque concentrare sulla TCR Europe Academy.

Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup

Foto di: Stefano Comini

Aveva deciso di prendersi un anno sabbatico, ma quando arrivano certe proposte, non ci si può rifiutare. Non era assolutamente un invito stile Don Vito Corleone quello che Stefano Comini ha ricevuto a Misano Adriatico, dove nel weekend del DTM era presente in veste di Coach di Race Republic per i piloti del TCR DSG Endurance, evento di supporto alla serie turismo tedesca.

E' stata una sorpresa, un regalo, una bella chiamata per lo svizzero, ritrovatosi al volante di una Audi R8 LMS per prendere parte alle gare della categoria monomarca dei Quattro Anelli sul "Marco Simoncelli".

"Sono arrivato giovedì sera in circuito e dopo aver sistemato i nostri materiali ci siamo recati alla pista di kart con il team del TCR DSG - inizia il suo racconto esclusivo Comini parlando con Motorsport.com - Qui mi diverto un mondo, poi venerdì mattina incontro il padre di Mike Hesse, che correva con me nel 2013 in Clio Cup Bohemia, roba ormai vecchissima! Cogliendomi di sorpresa, mi domanda se ho voglia di salire sull'Audi. Ho chiesto chiaramente a tutti gli altri della squadra del TCR se erano d'accordo, dato che la mia presenza a Misano era per un altro tipo di lavoro, quindi eccomi in pista in pochissime ore, di tutta fretta!"

Don Vito o meno, un pilota non può dire di no al richiamo della pista e naturalmente il Bi-Campione TCR International non si è sottratto, levandosi ben presto la "ruggine" di dosso stampando immediatamente il miglior tempo nelle Prove Libere 1 (1'46"980) e nelle Libere 2 (1'46"100), per poi mancare per un soffio (+0"252) la Pole Position di Gara 1, classificandosi secondo in 1'43"280 con un curioso retroscena.

"Mi è servito un po' per adattarmi al mezzo perché essendoci tanta elettronica che non conoscevo, e cui non sono neppure abituato, ho dovuto prendere ogni misura. Praticamente devi condurre al meglio un bolide da 500CV senza la minima sbavatura, il che non è proprio immediato per uno come me che le macchine le spreme al massimo. In carriera ho guidato le Lamborghini Super Trofeo, le GT1 e le GT3, ma parliamo di anni fa ed oggi l'elettronica è cambiata tantissimo. Personalmente sono rimasto un po' legato alla guida sporca, nervosa e ignorante, mentre oggi le nuove generazioni di piloti dovranno avere uno stile più preciso proprio per via di tutti gli aiuti che si trovano al volante".

"In Qualifica mi avevano detto che ci sarebbe stato il picco della gomma da sfruttare, ma in realtà si possono tenere gli stessi pneumatici per due run e spingere senza problemi. Semmai un fatto curioso è che il tempo migliore l'ho ottenuto con l'aria condizionata accesa, sia sabato che domenica, quando sono finito in Pole Position in 1'43"429! Non me n'ero accorto e quando l'ho vista inserita l'ho levata immediatamente, notando che nei parziali miglioravo. Vabbè, errorino simpatico che mi ha fatto buttare via qualche decimo..."

Il primo round non è andato come sperato per il ticinese, commettendo un errore nella partenza lanciata che lo ha costretto a scontare un Drive-Through comminatogli dai giudici e terminando nelle retrovie. Il riscatto è prontamente arrivato alla domenica, con il trionfo di Gara 2 dominando dal primo all'ultimo giro.

"Allora, diciamo subito che nelle partenze lanciate sono veramente bravo, infatti l'ultima volta che ne avevo dovuta fare una è finita in una carambola incredibile alla prima variante con auto distrutte, nel TCR Benelux a Colmarberg 2016! - ride, ndr - Per farla breve, ho sbagliato nell'allineamento della griglia, Non rispettando la mia posizione rispetto al corridoio centrale da mantenere. Mi sono accentrato troppo e quindi mi hanno punito, ma ci sta".

"Il giorno dopo è andata decisamente meglio, alla prima curva ero primo e lì ho immediatamente allungato. La differenza di solito la faccio al primo giro in questi casi, dopo di che si è trattato solo di gestire gomme e gara senza problemi. Mi sono anche divertito un po' a rimettere l'aria condizionata, guardando quanto influiva!"

Il 29enne rossocrociato ha potuto così festeggiare con la sua famiglia presente, tornando sul primo gradino del podio dopo tanto tempo e con un... voglino di correre che alla fin fine non è mai andato via, anche se oggi le sue priorità sono altre.

"Mi sono divertito e ammetto che mi mancava molto il sedile dell'Audi, è una poltrona! Da pilota ci si gode il comfort di una macchina da corsa, che non è poco, e lo avevo notato quando avevo la RS 3 LMS TCR nel 2017. E' stato un vero piacere tornare a guidare una vettura a trazione posteriore, nonostante sia sicuramente più abituato alle sportellate del turismo, che è la categoria che si addice più al mio stile. Lì si dà tutto, ma è molto diverso dal GT, che pure è bellissimo e ho già fatto in passato, mi sono mancate le bagarre ruota a ruota".

"Quest'anno, come avevo già detto, la mia priorità è concentrarmi sulla TCR Europe Academy per aiutare i giovani a crescere. Ecco, mi è piaciuto molto che in Audi Sport Seyffarth R8 LMS Cup ci siano dati condivisi per tutti i concorrenti, è molto bello per il motorsport, dà modo ai ragazzi di confrontare ogni cosa con quelli più esperti come me ed altri, e apprendere diversi dettagli".

"Dopo quattro anni nel TCR, praticamente sempre all'apice grazie ai due titoli e al terzo posto, sono giunto al 2018 rivelatosi una stagione pessima e quindi mi sono messo in discussione. Ho ripreso la forma fisica e messo la testa a posto, ma i risultati non sono arrivati nonostante l'impegno ed ero un po' giù di morale. Qui ho visto che comunque sono competitivo pur non conoscendo nulla, fa veramente piacere, ma soprattutto ti dà la consapevolezza che i tuoi sforzi non sono vani".

"Era passato tanto tempo dall'ultima volta con una macchina a trazione posteriore e ho ritrovato quella fame e voglia di guidare. Non di motorsport, ma godermi il piacere del correre con auto potenti e divertirmi anche con ignoranza. Un po' come era il Mégane Trophy, dove le soddisfazioni sono state bellissime. Il mio mondo e il mio amore restano ovviamente il TCR, ma non mi dispiacerebbe fare altre esperienze come quella di Misano. Magari sapendolo con un po' di anticipo e non al venerdì mattina! E compatibilmente con gli altri impegni prioritari con la TCR Europe Academy".

Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, Audi Sport Seyffarth R8 LMS Cup
Leonard Hoogenboom e Stefano Comini
Stefano Comini, Audi R8 LMS Cup
Stefano Comini, THX Racing Civic Type R TCR
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