Kawasaki spaventa tutti con Jonathan Rea nei test invernali di Aragon
Jonathan Rea centra il miglior tempo assoluto nei test invernali di Aragon in assetto da gara e nuove componenti che finiranno sulla Ninja 2017. Bene anche Sykes, nonostante abbia centrato solo il terzo tempo.
Se nel finale del Mondiale Superbike 2016 Kawasaki e Jonathan Rea sembravano in balìa della grande forma della coppia Ducati-Chaz Davies, nel primo test invernale in vista della prossima stagione la casa giapponese e il due volte campione del mondo della serie dedicata alle moto di serie hanno impressionato tutti.
Il primo dato che balza all'occhio è il tempo, 1'49"8, con cui Jonathan ha chiuso la due giorni spagnola. E' il miglior crono assoluto, sotto anche al miglior riferimento in gara del 2016 e abbastanza vicino al record della pista.
Rea ha potuto fare prove sul motore, su alcune componenti nuove del telaio e su nuove forcelle portate dalla Showa. Tutte queste nuove parti, se approvate dal nord irlandese, finiranno per equipaggiare la Ninja ZX-10RR, ossia la "verdona" che correrà il prossimo anno al posto della progenitrice ZX-10R.
"La base della moto funziona già abbastanza bene e la pista era in buone condizioni. Abbiamo perso un po' di tempo nel primo giorno a causa di alcune noie, ma poi abbiamo lavorato duro per quanto riguarda il motore e il telaio. Le sensazioni sono state positive. Showa ha portato nuove forcelle e mi sono piaciute. Continueremo a lavorarci nei prossimi test di Jerez de la Frontera. Dal punto di vista del motore, posso dire che mi è piaciuto molto, soprattutto con le gomme da gara. Siamo stati ingrado di fare tanti giri e il teast è stato davvero incoraggiante".
Tom Sykes in versione "Stakanov" quello visto ad Aragon. Il pilota britannico ha inanellato ben 150 gii in due giorni, riuscendo a simulare oltre 5 manche di gara. Il suo miglior tempo è stato 1'50"4, a 6 decimi da quello di Jonathan Rea, ma ha lavorato su alcune nuove specifiche del motore, oltre alle nuove componenti del telaio e alle sospensioni. Tutto questo è stato svolto con la Ninja in configurazione gara.
"Avevamo due moto nel garage per questi test e abbiamo cercato di sfruttare nel migliore dei modi il tempo che avevamo a disposizione. Su gomme dure abbiamo mostrato buone performance nei long run e quindi sono davvero contento. Abbiamo lavorato molto sul telaio per cercare un miglior bilanciamento. Abbiamo lavorato sulle regole tecniche del 2017 e abbiamo potuto fare aggiustamenti al cambio, sospensioni, elettronica e telaio".
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