Hayden: "La nuova Honda CBR1000 RR debutterà nei test di Jerez"
Nicky Hayden sta recuperando da un infortunio dovuto alla completa rottura del legamento collaterale mediale del ginocchio e spera di poter essere in forma per l'avvio del Mondiale. A Jerez proverà la nuova moto.
Nicky Hayden, Honda World Superbike Team, e la Honda CBR1000RR Fireblade SP 2017
Dopo anni passati a stringere i denti mettendo in pista due Honda CBR1000 RR Fireblade SP obsolete, il team Ten Kate Honda è pronto a far debuttare la nuova due ruote nipponica presentata qualche mese fa.
A portarla in pista sarà il confermato Nicky Hayden - vincitore di una manhe di gara a Sepang sotto la pioggia nell'anno di debutto nella serie - e l'ex centauro dell'Aprilia di MotoGP: Stefan Bradl.
Proprio Hayden ha voluto parlare a WorldSBK.com della nuova moto, svelando quando potrà guidarla per la prima volta in assoluto. “Per quanto ne so il programma è quello di guidare la nuova moto a Jerez. Non voglio parlare troppo, ma so che questo è il piano. Sono stato in contatto con loro e da quello che ho sentito hanno la moto da un paio di giorni, adesso, quindi questa è la situazione attuale. So che sono emozionati perché per loro è come avere un gioco nuovo, e l’anno scorso hanno fatto un grande lavoro”.
L'ex pilota di Honda e Ducati ha poi parlato del recupero dall'infortunio patito al ginocchio nel corso di un allenamento svolto nelle settimane conclusive del 2016.
“Ho avuto la completa rottura del legamento collaterale mediale (il MCL è uno dei quattro principali legamenti che sono fondamentali per la stabilità del ginocchio), quindi è stata riparata. Non è stato doloroso, non sto cercando di fare l’eroe perché ho avuto alcune piccole fratture davvero dolorose! Ma questa non è stata come una caduta; sono rimasto incastrato e il piede si è girato".
"Ho pensato “c’è qualcosa che non va”, così mi sono fermato e seduto, non mi sentivo bene. Potevo camminare, ma il problema era che non ero stabile. Ha cominciato a farmi un po’ male, ma non era quello il problema, bensì la stabilità”.
La riabilitazione, però, procede spedita: “I medici mi dicono che sono sulla strada giusta e sta andando bene. È la prima volta – fortunatamente per me – che ho avuto a che fare con una lesione al ginocchio, e il recupero non avviene in una notte. C’è bisogno di tempo, ma i medici dicono che tutto sta andando secondo i piani quindi andiamo avanti. L’obiettivo è essere ai test di Jerez (il 24 e 2 5 gennaio)”.
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