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Nurburgring, qualifiche: secco uno-due delle Audi R18

Pole per Lotterer, che ha rischiato un giro in più con lo stesso treno di gomme, e Faessler davanti a Di Grassi, autore della migliore prestazione assoluta, e Jarvis. Porsche in seconda fila. L'Aston Martin davanti a tutti tra le GTE PRO

#7 Audi Sport Team Joest Audi R18: Marcel Fässler, Andre Lotterer

Foto di: Vision Sport Agency

#7 Audi Sport Team Joest Audi R18: Marcel Fässler, Andre Lotterer
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#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
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#5 Toyota Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima
#95 Aston Martin Racing Aston Martin Vantage GTE: Marco Sorensen, Nicki Thiim
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#51 AF Corse Ferrari 488 GTE: Gianmaria Bruni, James Calado
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#26 G-Drive Racing Oreca 05 - Nissan: Roman Rusinov, Alex Brundle, René Rast
#66 Ford Chip Ganassi Racing Team UK Ford GT: Olivier Pla, Stefan Mücke
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Sono state qualifiche strane che alla fine hanno premiato le due Audi R18 di Lotterer-Faessler e Di Grassi, autore della migliore prestazione assoluta, e Jarvis che domani scatteranno dalla prima fila per la 6 Ore del Nurburgring. In seconda fila ci saranno le due Porsche 919 di Webber-Bernhard e di Lieb-Jani mentre le Toyota scatteranno dalla quinta e sesta posizione. Le condizioni mutevoli non hanno impedito a tutti quanti di montare le gomme slick ma su un asfalto comunque scivoloso le Audi, come già intravisto nelle prove libere, hanno scelto il momento adatto per scendere in pista e soprattutto hanno dimostrato che anche loro con la nuova configurazione aerodinamica sono molto competitive su una pista che richiede il massimo del carico disponibile. Il risultato finale quindi non fa una grinza ma non mette chiarezza su quello che potrà  accadere domani in gara, perché il divario tra le due vetture tedesche è minimo. Lotterer ha fatto un capolavoro. Il tedesco infatti ha percorso un giro in più dei rivali ed è stato in quel momento che ha potuto sfruttare appieno le potenzialità delle gomme, andando al comando. Faessler ha poi completato l'opera, anche se in assoluto il più veloce, ma verso la fine, è stato Di Grassi. In LMP2  la pole è andata alla Oreca di Rast davanti all'Alpine di Menezes e Lapierre, con il sorprendente Williamson sulla barchetta della Strakka Racing al terzo posto. Strepitosa la qualifica delle Aston Martin in GTE PRO anche se il miglior tempo assoluto è stato di Gimmi Bruni. Purtroppo ha pesato la brutta prestazione di Calado, che ha percorso un paio di giri quando ancora l'asfalto era bagnato. In ogni caso tra le GT viene confermata la buona forma delle gomme Dunlop che qui al Nurburgring si sposano benissimo con le fin qui deludenti Vantage.

 

Sorensen e Thiim al fotofinish

Ad aprire le qualifiche sono come sempre le vetture GTE PRO e AM su una pista dichiarata bagnata dalla direzione corsa ma con un tempo che potrebbe portare a un rapido miglioramento della situazione come avvenuto nelle prove libere della mattinata. Tutti comunque scattano con le gomme da pioggia, perchè soprattutto nella prima parte l'asfalto è parecchio viscido mentre sembra essere più asciutto nell'ultima. Le Aston Martin Vantage di Thiim e Stanaway dettano il ritmo davanti alla Ford di Priaulx mentre Calado è il primo a fermarsi ai box per consegnare la propria Ferrari 488 a Gimmi Bruni che riparte ancora con gomme scolpite. In GTE AM a segnare il provvisorio miglior tempo è Paolo Ruberti, tornato in grande forma al volante della Corvette del team Larbre. In ogni caso sembra che in queste condizioni le gomme Dunlop che equipaggiano le Aston Martin abbiano un buon vantaggio sulle Michelin, vista la facilità con la quale i suoi piloti riescono a ottenere i tempi migliori. Ma presto arriva il momento di montare le slick. Lo fanno per primi i box del team KGMG sulla Porsche di Wolf Henzler. E subito dopo-aveva percorso appena una tornata-è la volta di Bruni a imitare la mossa nella speranza di migliorare le prestazioni fin qui deludenti della Ferrari 488 che si trova soltanto al sesto posto. La mossa è giusta perché il campione romano va subito in pole position con un tempo personale di 2'00"929 davanti a Tincknell, che si ferma per imitarlo, e al soprendente Christensen con la Porsche che sale al provvisorio terzo posto proprio perché ha deciso, come Bruni, di montare le slick al momento opportuno. La rivoluzione arriva negli ultimi secondi. Thiim però alla fine brucia tutti davanti alla Ford di Mucke , alla seconda Vantage di Stanaway mentre a Bruni, che compie un giro monstre nell'ultima tornata ottenendo con 1'58"548 la prestazione individuale migliore, non resta che il quarto posto, visto che la combinata tra i tempi ottenuti da lui e da James Calado è superiore a quella dei rivali. In GTE AM va in pole la Porsche di Long ed è la prima grande soddisfazione di una GT di Weissach nell'arco del WEC edizione 2017.

Scendono poi in pista le LMP1 e le LMP2 con una pista che ormai è asciutta e gommata in traiettoria anche se il rischio di pioggia è ancora presente.  Mark Webber va subito a ripetere di fatto il tempo della mattina, 1'40"044 davanti a Lotterer e Buemi. Ma il giro seguente al tempo dell'australiano si avvicina Lieb, secondo con 1'40"477. Una gioia di breve durata per gli equipaggi Porsche che quando si fermano  vengono superati dall'Audi di Lotterer che abbatte la barriera dell'1'40", segnando 1'39"239, rischiando le gomme in un terzo giro lanciato. Questo tempo viene migliorato poco dopo da Di Grassi, 1'38"777, che porta la R18 numero 8 in seconda posizione per via dei tempi combinati con il compagno Oliver Jarvis. Quando mancano poco più di 4' alla conclusione le Porsche sono indietro con Bernhard e Jani che hanno migliorato i tempi dei compagni ma che restano  lontani dalle Audi anche perché   ha ripreso a piovere e quindi non ci sono le condizioni ottimali per ottenere la pole position. Lo dimostrano lo stesso Webber, che fa un lungo all'ultima chicane, e soprattutto Jarvis, che proprio all'uscita di questa finisce in testacoda vanificando il sogno del bravissimo Di Grassi di conquistare la pole.

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