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Nurburgring, prove libere 3: Webber in una sessione interlocutoria

L'asfalto scivoloso a causa di una leggera pioggia e i continui mutamenti della pista hanno impedito riscontri concreti in vista delle qualifiche. Dietro alla Porsche ci sono Toyota e Audi. Doppietta Ferrari 488 in GTE

#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley

#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley

Vision Sport Agency

#1 Porsche Team Porsche 919 Hybrid: Timo Bernhard, Mark Webber, Brendon Hartley
#5 Toyota Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima
#5 Toyota Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima
#5 Toyota Racing Toyota TS050 Hybrid: Anthony Davidson, Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima
#8 Audi Sport Team Joest Audi R18 e-tron quattro: Lucas di Grassi, Loic Duval, Oliver Jarvis
#26 G-Drive Racing Oreca 05 - Nissan: Roman Rusinov, Alex Brundle, René Rast
#26 G-Drive Racing Oreca 05 - Nissan: Roman Rusinov, Alex Brundle, René Rast
#51 AF Corse Ferrari 488 GTE: Gianmaria Bruni, James Calado

Prove libere interlocutorie quelle di stamane al Nurburgring: il miglior tempo è andato alla Porsche 919 Hybrid di Mark Webber con 1'41"002 davanti alla Toyota di Davidson, all'Audi di Lucas Di Grassi, a quella di Lotterer, alla Porsche di Lieb e alla seconda Toyota di Conway. Il fatto è che le prove, già posticipate di quarantacinque minuti rispetto all'orario previsto, hanno visto l'alternanza di pioggerellina e di asfalto asciuto, impedendo di avere dei reali riscontri in vista delle qualifiche decisive di questo pomeriggio. La sensazione è che se le previsioni meteo verranno confermate-prevista pioggia leggera e quindi pista scivolosa- ci potrebbero essere delle sorprese perchè le differenze tra le tre Case costruttrici della LMP1 sono davvero minime.  In LMP2 il miglior tempo è andato alla Oreca di Rast davanti all'esemplare del team Manor del debuttante Antonio Pizzonia e alla prima dell'Alpine, quella del francese Nelson Panciatici mentre, a conferma della loro adattabilità in condizioni miste, le due BR01 si sono classificate al sesto posto con Shaytar e al decimo con Mediani e Minassian. Molto interessante e anche qui privo di riscontri concreti la situazione in GTE PRO: le due Ferrari 488 di Bruni e Rigon hanno regolato la concorrenza ma per un lungo tratto al comando delle operazioni c'era stata la Ford GT di Priaulx-Tincknell e Franchitti che alla fine è giunta terza di poco davanti all'Aston Martin di Darren Turner, che sembra essere anche oggi molto competitiva in ogni condizione.

Troppa nebbia: le prove iniziano con 45'di ritardo

Come è regola da queste parti, le ultime prove libere in vista della 6 Ore, partono con quarantacinque minuti di ritardo a causa della nebbia che impedisce all'elicottero di alzarsi in volo. Al via della sessione la pista è ancora bagnata ma si asciuga quasi subito lanciando al comando le due Porsche 919 Hybrid di Neel Jani e di Timo Bernhard davanti all'Audi R18 di Lotterer e alla Toyota di Davidson, che nelle primissime fasi aveva preso il comando. I tempi comunque variano in continuazione, proprio a causa del miglioramento dell'asfalto che va ad asciugarsi sempre di più, permettendo a tutti quanti di iniziare a spingere su rilievi cronometrici interessanti. A poco più di venti minuti dalla conclusione dei 60' previsti Davidson scende a 1'41"293, inseguito da Lotterer, dalla Porsche di Lieb, dalla seconda Audi di Jarvis e dalla Porsche di Webber. In LMP2 Pizzonia, con la Oreca della Manor si porta al comando con l'Alpine di Menezes alle spalle e l'Oreca di Alex Brundle, mentre dopo un iniziale predominio di Aston Martin e Ford, le due Ferrari di Bird e Bruni prendono il comando tra le GTE PRO.

Poco dopo i tempi scendono ancora: è la volta di Webber a passare al comando con 1'41"002 davanti alla Toyota di Davidson e alle Audi di Di Grassi e di Lotterer, sulla quale è salito Faessler. La situazione non cambia fino alla conclusione di queste libere, anche perché sul Nurburgring riprende a piovere, sebbene non in modo copioso. A sufficienza, però, per rendere di nuovo scivolosa la pista e impedire miglioramenti di sorta.

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