Yamaha M1 2017: un cambio di filosofia meno radicale del previsto

La sede della Telefonica, a Madrid, sarà lo scenario della presentazione della squadra Yamaha per la stagione 2017, con Valentino Rossi ed il suo nuovo compagno Maverick Vinales come principali protagonisti della cerimonia. Lo spagnolo, che arriva a prendere il posto di Jorge Lorenzo, sarà l'attrazione principale dell'evento.

Vinales non sarà però l'unica novità per la Yamaha in questa stagione che inizierà a marzo in Qatar. Massimo Meregalli ha detto alla fine del 2016 che la Casa giapponese era un po' in ritardo con lo sviluppo del prototipo 2017, perché si tratta di una moto "rivoluzionaria".

Tuttavia, a meno di 15 giorni dai test pre-campionato di Sepang, questa rivoluzione non sembra essere poi di questa enorme portata.

A parte il motore, che nel 2016 ha patito un doppio cedimento con Rossi e Lorenzo sul lungo rettilineo del Mugello, la moto di quest'anno non è nata su un foglio bianca, ma dalla base dell'antenata.

"In ultima analisi, se non c'è un problema troppo grave, la fabbrica ha cambiato alcune cose, ma senza modificare la filosofia della moto" assicura a Motorsport.com una voce autorevole all'interno della Yamaha.

"La base della moto 2017 è la stessa di quella del 2016. Con un telaio diverso, un forcellone diverso, un motore diverso ed una diversa sospensione. Ma senza rovinare la filosofia del 2016" aggiunge la fonte.

"A Valencia (nel test di novembre) abbiamo provato alcune cose nuove, però non era la moto 2017 definitiva o quella che vedremo a Sepang. Lì avremo un prototipo basato su tutti i dati del 2016, ma anche su quelli raccolti nei test di Valencia e Sepang (sempre a novembre). Ma sicuramente la moto continuerà a cambiare nell'arco dei test pre-campionato" conclude.