Tsuji: "Fuori la M1 è simile alla 2016, ma sotto è completamente diversa"
Kouichi Tsuji, direttore generale della divisione motorsport Yamaha, era presente alla presentazione della nuova Yamaha M1 e ha ammesso che sotto la carena la moto è completamente diversa da quella dell'anno passato.
Foto di: Yamaha MotoGP
Kouichi Tsuji, direttore generale della divisione motorsport Yamaha, è intervenuto a Madrid alla presentazione della nuova M1 2017 che avrà il compito di riportare a Iwata i titoli mondiale di MotoGP.
"La moto nuova è una Yamaha vera e propria, ma dovrà avere un carattere da vera Yamaha. Dunque dovrà essere prestazionale in frenata, avrà un'alta velocità di percorrenza delle curve e dovrà essere molto agile. Questi anni, pur avendo sviluppato diversi prototipi, la moto ha sempre mantenuto a grandi linee le medesime caratteristiche".
"Nei test di Valencia 2016 e in quelli privati svolti a Sepang abbiamo potuto vedere quanto entrambi i piloti abbiano trovato da subito un buon feeling con la nuova M1. Questo è molto positivo. Ora dovremo attendere i prossimi tre test ma il primo passo è mantenere il carattere Yamaha".
A prima vista la Yamaha M1 2017 sembra essere piuttosto simile alla versione che ha corso nel Motomondiale l'anno passato. Tsuji conferma, ma solo all'esterno. Sotto la "pelle" è cambiato quasi tutto: "A essere onesti la moto sembra molto simile a quella dello scorso anno. Abbiamo giusto rimosso le alette. Ma sotto la carena c'è una moto completamente differente rispetto a quella dell'anno passato. Forse nel corso dei test invernali cambierà un po' il suo aspetto. Siamo molto curiosi di vedere come cambierà...".
Da quest'anno sono bandite le ali che tanto hanno imperversato la stagione passata. Le moto avranno meno carico aerodinamico e tutti i team, Yamaha compresa, sono alla ricerca di soluzioni per recuperare downforce, almeno in parte: "Non solo Yamaha, anche i concorrenti stanno tentando di sviluppare l'aerodinamica per compensare la mancanza delle ali. Sarà difficile farlo al 100%".
"Per quanto riguarda la nostra moto, la nostra filosofia si basa sul dare ai nostri piloti un buon controllo del mezzo. L'aerodinamica non è l'aspetto principale. Sicuramente proveremo nuove cose e sicuramente faremo i tre previsti, poi vedremo cosa accadrà. Di certo l'obiettivo è fare in modo di conferire le solite caratteristiche Yamaha anche a questa M1".
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