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Phillip Island: cambiare data? Sarebbe solo come tentare la sorte!

Andrew van Leeuwen dell'edizione australiana di Motorsport.com ci spiega perché non avrebbe troppo senso cambiare le date della gara di Phillip Island per trovare un clima migliore. L'idea di anticipare la gara rispetto alle 16 invece...

Scott Redding, Octo Pramac Racing

Scott Redding, Octo Pramac Racing

Gold and Goose / Motorsport Images

Pubblico
Nicky Hayden, Repsol Honda Team
Yonny Hernandez, Aspar Racing Team
Fans of Jack Miller, Estrella Galicia 0,0 Marc VDS
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Scott Redding, Octo Pramac Racing
Scott Redding, Octo Pramac Racing
Andrea Dovizioso, Ducati Team
Nicky Hayden, Repsol Honda Team
Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing
Nicky Hayden, Repsol Honda Team
Marc Marquez, Repsol Honda Team crash

In Australia, Melbourne è famosa per i tram, per un grande caffè e per un meteo schifoso.

I due cliché più famosi della città sono: "quattro stagioni in un giorno" e "se non ti piace il clima, aspetta cinque minuti". Sfortunatamente sono molto veri oltre ad essere privi di immaginazione. Ogni giorno potrebbero esserci otto gradi e piovere, così come più di 40.

Phillip Island è anche peggio. E' 140 km a sud della capitale della Victoria, garantendo qualche grado in meno. In poche parole, quando il tempo è brutto a Phillip Island, generalmente è davvero critico. E questo è esattamente quello che abbiamo vissuto negli ultimi tre giorni.

Tra le interruzioni di venerdì e le condizioni miste di sabato, un certo numero di piloti della MotoGP ha proposto ancora una volta di spostare la gara di Phillip Island all'inizio dell'anno, con marzo che ha raccolto grandi consensi.

Questo avrebbe senso se la gara fosse a giugno, luglio o agosto. Ma in realtà la data di fine ottobre è abbastanza sensata. E' vero che ci sono diverse ricerche che spiegano che le possibilità di pioggia sono leggermente più alte in ottobre che in marzo, ma si torna sempre alle questioni legate al volubile clima vittoriano.

Sono stato a Phillip Island tantissime volte negli ultimi 12 anni ed ho visto ogni genere di meteo. E credetemi, il periodo dell'anno non è affatto una discriminante.

Se vogliamo fare un esempio, guardiamo al GP di Formula 1 a Melbourne. Con la sua data di marzo ha dovuto fronteggiare ogni genere di clima nell'arco degli anni, dai cicloni al caldo torrido. A marzo, dunque, non ci si espone solo al freddo ed alla pioggia, ma aumenta anche le possibilità di trovare oltre 35 gradi.

Phillip Island è il miglior circuito permanente dell'Australia. Probabilmente è anche uno dei circuiti più belli del mondo. Uno dei suoi punti di forza è proprio il punto in cui si trova, che però è una delle aree più ventose e piovose al mondo.

Il discorso alla fine è questo: il Gran Premio d'Australia non è una questione di meteo, è il gusto di correre su uno dei circuiti più pittoreschi al mondo per la sua vicinanza con il mare. A mio parere vale la pena di confrontarsi con questa alta probabilità di trovare pioggia e vento.

C'è una cosa che potrebbe però essere fatta per disputare la gara con temperature più alte e sarebbe quella di correre un'ora prima. La gara parte alle 16 per cercare di allinearsi di più con il pubblico europeo, ma in questo modo può succedere che la temperatura crolli durante la corsa.

E' un aspetto che ieri ha sottolineato il vincitore Cal Crutchlow, dopo aver visto Marc Marquez finire a terra alla curva 4, avendo montato la gomma dura all'anteriore.

"Stava diventando sempre più freddo, come succede sempre qui" ha detto. "Dobbiamo parlarne in Safety Commission per cercare di correre prima. Nel corso degli anni avremmo visto 200 piloti cadere alla curva 4. Se corressimo un'ora prima, forse ne avremmo visti solo 100".

Questo può avere senso e deve essere considerato molto seriamente. Ma l'idea di cercare un clima migliore cambiando data? Quello è solo tentare la sorte...

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