Iscriviti

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia

Petrucci: "Vogliono valutare la mano di sessione in sessione"

Il pilota della Ducati Pramac torna a correre nel weekend del GP di Francia, dopo un infortunio alla mano destra che lo ha obbligato a fare da spettatore nella prima parte di stagione. Danilo ha fatto il punto in un'intervista concessa a Motorsport.com.

Danilo Petrucci, Pramac Racing

Danilo Petrucci, Pramac Racing

Mirco Lazzari

Danilo Petrucci, OCTO Pramac Racing Yakhnich, Ducati
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing, Ducati
Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing, Ducati
Danilo Petrucci, Octo Pramac Racing, Ducati
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Andrea Iannone, Ducati Team; Andrea Dovizioso, Ducati Team; Danilo Petrucci, Pramac Racing; Valentino Rossi, Yamaha Factory Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing
Danilo Petrucci, Pramac Racing

Il pilota italiano aveva provato a prendere parte alla prima gara del Mondiale in Qatar, a circa un mese dalla frattura di tre metacarpi della mano destra rimediata nei test in Australia. Tuttavia, questo sforzo si è rivelato prematuro ed ha provocato una nuova frattura. Dopo una seconda operazione ed una convalescena più lunga, il portacolori della Ducati Pramac ritenta la fortuna a Le Mans, ma vuole essere sicuro di essere davvero a posto prima di presentarsi in griglia domenica.

Per prima cosa, come stai adesso?
"Sto molto meglio, anche se le fratture della mano sono ancora molto evidenti. Ho solo due placche che stabilizzano le tre ossa rotte e , vedendosi ancora le fratture, i dottori temono che forzare sia ancora un pochino rischioso, ma lo è sicuramente molto meno rispetto al Qatar. Il problema è che su mani e piedi per vedere una frattura completamente saldata bisogna aspettare tre o quattro mesi e purtroppo qui non abbiamo tutto questo tempo. Però sto meglio sia fisicamente che mentalmente, non mi sto facendo più prendere dalla fretta".

Però non vuoi aspettare questi tre mesi?
"Non posso, perché altrimenti significherebbe saltare metà campionato. Ora diciamo che c'è la possibilità che io vada in moto e non abbia problemi, anche se resta pure quella opposta. Sarà mio compito quello di non resistere se dovessi sentire dolore, perché vorrebbe dire rischiare che la mano si possa rompere di nuovo e sarebbe un rischio troppo grosso. Però spero di poter portare a termine il weekend senza particolari problemi".

Quindi prenderai una decisione domani sera?
"No, i medici mi vogliono valutare di sessione in sessione. L'obiettivo del weekend comunque è quello di non fare danni".

Questo significa anche che andrai in pista senza antidolorifici?
"Penso di si, perché almeno se ci fosse qualche problema me ne renderei subito conto".

Quando parli di rischio dal punto di vista personale, pensi alla stagione o addirittura alla carriera?
"E' un rischio per la mia stagione e ne andrebbe della mia carriera. Restare fermi per tanto tempo in MotoGP non significa solo perdere il ritmo, ma anche perdere la possibilità di mostrare le tue capacità. Diciamo che la cosa a cui devo fare più attenzione è la carriera: dal punto di vista della salute, ho già il polso sinistro che praticamente non riesco a piegarlo".

Anche perché ci sono anche dei contratti in ballo...
"Esatto, non ho ancora un contratto per l'anno prossimo e questo mi mette molta pressione addosso. Però a prescindere da questo, non posso correre se non ho una mano a posto. Purtroppo anche se passano il tempo e le gare, non posso rischiare".

Basandoti magari sui risultati passati, sei comunque riuscito ad iniziare una trattativa?
"In Ducati penso che non sia nemmeno un'opzione il fatto che mi possano mandare via l'anno prossimo. Da un certo punto di vista sono tranquillo. Io però vorrei avere sempre qualcosa di più, quindi mi piacerebbe fare dei buoni risultati quest'anno per ottenere qualcosa dal punto di vista tecnico per l'anno prossimo. Per adesso però voglio solo tornare a correre, non voglio pensare all'anno prossimo. Anche perché se comincio a farlo, è ancora peggio".

Con questo stop quindi ti sei messo alle spalle ambizioni più importanti, come ad esempio la squadra ufficiale?
"Io credo che sia ancora tutto da decidere. I posti nella squadra non sono ancora definiti, ma non è il mio obiettivo andare nella squadra ufficiale, perché io sto bene qui con Pramac. Quello che voglio fare è tornare a correre e far vedere quello che sono in grado di fare su questa moto. Anche perché avevo iniziato il pre-campionato molto bene e vorrei ripartire da lì".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Rossi: "Nuovo compagno? Pedrosa e Vinales i più probabili"
Prossimo Articolo Petrucci: "Il problema della Michelin sembra l'incollatura del battistrada"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Italia