Marquez: "Al terzo giro mi sono visto quasi per terra, poi..."
La gara del pilota della Honda è cominciata con un brivido, ma poi si è conclusa con la quarta vittoria stagionale e con una seria ipoteca sulla conquista del suo terzo titolo della classe iridata, visto che ora è a +52 su Valentino Rossi.
Podio: il vincitore della gara Marc Marquez, Repsol Honda Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Aragon è sempre stata una dei cavalli di battaglia di Marc Marquez e il pilota della Honda lo ha confermato oggi, andando a centrare la sua quarta vittoria stagionale (nessuno ha vinto tanto quanto lui nel 2016). Un successo costruito in rimonta, dopo essere finito quinto in seguito ad una quasi caduta, e che vale una bella ipoteca sul titolo, visto che ora ha 52 punti di margine su Valentino Rossi.
Marc però ha ammesso di essere stato fortunato a non cadere al terzo giro: "Le gare sono così, sembrava tutto sotto controllo ieri ed anche questa mattina. Oggi c'era più vento e facevo un po' fatica con la gomma davanti. All'inizio ho provato a spingere un po' troppo e al terzo giro ho avuto un momento che mi sono visto quasi per terra. E' andata bene e dopo quell'episodio ho deciso di ritrovare piano piano il feeling di ieri per spingere nella seconda parte di gara" ha detto ai microfoni di Sky Sport MotoGP HD.
Una volta ripreso il ritmo, è stato incontenibile per tutti, anche se ha spiegato che forse aveva ancora del margine: "Potevo girare in 1'48" alto. Quando ho passato Valentino ho spinto un po' ed ho fatto 1'48"6-1'48"7, ma il mio ritmo era sull'1'49" basso, anche se forse si può sempre fare un po' di più".
Nella sua risalita dal quinto al primo posto ha sfoderato dei bellissimi sorpassi a cavallo le curve 14 e 15, ovvero nella esse in discesa prima del rettilineo opposto. Lo spagnolo ha spiegato che si tratta di un punto forte non solo suo, ma anche della RC213V: "E' un punto in cui sono sempre stato molto forte, ma penso che quei cambi di direzione siano il punto di forza della Honda. Non è solo merito mio, è anche per questo che potevo sorpassare a cavallo tra la curva 14 e la curva 15. Perdiamo in accelerazione, ma quelli sono i punti in cui possiamo fare il tempo".
Due settimane fa a Misano aveva giocato in difesa, mentre qui è andato deciso all'attacco. Questa però Marc sapeva già che era una tappa da sfruttare: "Sapevo che Misano sarebbe stata una pista complicata per la nostra moto, ma anche per il mio stile di guida, quindi mi sono dovuto gestire. Aragon invece era un punto rosso sul calendario per me, qui dovevo attaccare. Da diverse gare Valentino stava recuperando punti e bisognava fermarlo: è importante prima della tripletta asiatica".
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