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Lorenzo saluta la Yamaha sbancando Valencia. Che lotta Iannone e Rossi!

Il maiorchino fa hat trick e regala alla Yamaha almeno il titolo Team. Dietro di lui Marquez porta invece il Costruttori alla Honda. Iannone e Rossi hanno animato la corsa con un bellissimo duello per il terzo posto vinto dal ducatista.

Jorge Lorenzo, Yamaha Factory Racing

Foto di: Yamaha MotoGP

Jorge Lorenzo era arrivato a Valencia con l'obiettivo di chiudere in bellezza l'avventura durata 9 anni con la Yamaha e bisogna dire che c'è riuscito davvero nel migliore dei modi: ha centrato pole, vittoria e giro veloce, con tanto di record in una gara comandata dal primo all'ultimo giro. In questo modo quindi ha portato a quattro il conteggio delle sue affermazioni stagionali e a 44 nella top class.

Le cose si sono messe subito sul binario preferito del maiorchino, che è scattato benissimo ed ha girato davanti a tutti alla prima curva, seguito da Andrea Iannone, Maverick Vinales, Valentino Rossi e Marc Marquez. Fin dai primissimi giri ha impresso un ritmo infernale alla corsa, facendo segnare il suo 1'31"171 nel corso del quinto passaggio. In questo modo ha subito aperto una piccola forbice, che poi è diventata una vera e propria voragine quando Iannone alle sue spalle ha dovuto iniziare a difendersi dal ritorno degli inseguitori.

Dapprima il ducatista, che ha sfoderato un passo gara impensabile fino a ieri, ha duellato con Rossi, con una serie di sorpassi e controsorpassi da cineteca. A rompere gli indugi però è stato poi Marquez, che ad 11 giri dal termine è riuscito a sbarazzarsi di entrambi gli italiani, involandosi solitario verso il quarto posto.

E vedendo la sua progressione nella seconda parte di gara viene quasi il dubbio che la sua scelta di montare la gomma dura all'anteriore (gli altri big avevano la media con il nuovo profilo. Al posteriore tutti la soft) possa essere stato un handicap nella prima parte di gara. In ogni caso per il campione del mondo si tratta di un ritorno sul podio importante dopo due cadute consecutive, anche perché certifica il titolo Costruttori della Honda. Questo risultato però non è bastato per la classifica Team, andata invece alla Yamaha.

Il duello per il gradino più basso del podio invece è stato accesissimo fino alla fine, con Iannone ed il "Dottore" che hanno continuato a scambiarsi le posizioni come due forsennati. La contesa di è decisa al penultimo giro, quando i due sono arrivati quasi al contatto, e a spuntarla è stato il ducatista, che quindi ha ritrovato un podio che gli mancava dalla vittoria ottenuta in agosto in Austria. E chiudere a 6" dal vincitore su una pista come questa è un risultato di buonissimo auspicio anche per la DucatiValentino invece manca ancora una volta l'appuntamento con la top 3 su un tracciato che evidentemente non riesce proprio a digerire.

A completare la top five troviamo un Vinales che ha potuto solo fare da spettatore a questo bellissimo duello e che quindi c'è da scommettere che possa essere un po' deluso, visto che si presentava alla gara di oggi con grandi aspettative. Stesso discorso che vale, ma in maniera amplificata, per Andrea Dovizioso: il ducatista aveva dichiarato di puntare al podio, ma si è ritrovato addirittura settimo, staccato di quasi 20" e alle spalle pure di Pol Espargaro. Se non altro, ha mantenuto il quinto posto nel Mondiale.

Il quadro delle prime dieci posizioni si completa poi con l'altra Suzuki di Aleix Espargaro, con Bradley Smith e con un Alvaro Bautista che porta ancora una volta l'Aprilia RS-GP nella top 10 prima di lasciarla. A seguire troviamo le due Ducati di Hector Barbera e Danilo Petrucci, il cui 12esimo posto però deve avere un sapore dolcissimo, visto che certifica definitivamente il fatto che l'anno prossimo disporrà di una GP17, avendo vinto la sfida della seconda metà di stagione con il compagno Scott Redding, oggi solo 14esimo.

Non è stata una giornata particolarmente fortunata per le altre Honda di spicco, perché sia il rientrante Dani Pedrosa che Cal Crutchlow sono finiti ruote all'aria, chiudendo nel peggiore dei modi la stagione. Sfortunato anche il debutto della KTM RC16: la gara di Mika Kallio è durata appena 19 giri, poi il collaudatore finlandese è rientrato ai box. E bisogna dire che fino a quel momento non stava andando troppo bene neanche dal punto di vista prestazionale, visto che occupava l'ultima posizione.

Cla #PilotaBikeGiriTempoGapDistaccokm/hRitiratoPunti
1   99 Jorge Lorenzo Yamaha 0 45'54.228         25
2   93 Marc Márquez Alenta Honda 0 45'55.413         20
3   29 Andrea Iannone Ducati 0 46'00.831         16
4   46 Valentino Rossi Yamaha 0 46'01.896         13
5   25 Maverick Viñales Suzuki 0 46'04.838         11
6   44 Pol Espargaro Yamaha 0 46'12.606         10
7   4 Andrea Dovizioso Ducati 0 46'12.645         9
8   41 Aleix Espargaro Suzuki 0 46'12.906         8
9   38 Bradley Smith Yamaha 0 46'20.221         7
10   19 Alvaro Bautista Aprilia 0 46'29.293         6
11   8 Hector Barbera Ducati 0 46'30.653         5
12   9 Danilo Petrucci Ducati 0 46'36.643         4
13   6 Stefan Bradl Aprilia 0 46'44.051         3
14   45 Scott Redding Ducati 0 46'46.263         2
15   43 Jack Miller Honda 0 46'49.853         1
16   50 Eugene Laverty Ducati 0 46'52.482          
17   53 Tito Rabat Honda 0 46'52.783          
18   76 Loris Baz Ducati 0 47'00.392          
  dnf 36 Mika Kallio KTM 0 29'57.584       Ritirato  
  dnf 35 Cal Crutchlow Honda 0 24'42.868       Ritirato  
  dnf 26 Daniel Pedrosa Honda 0 9'18.522       Ritirato  
  dnf 68 Yonny Hernandez Ducati 0 6'22.656       Ritirato

 

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