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Analisi

Lorenzo: non c'era un momento migliore per la sfida Ducati

Jorge Lorenzo sta affrontando la più grande sfida della sua avventura in MotoGP nel momento migliore della sua carriera. Una sfida che potrebbe segnare il futuro a medio termine della Ducati.

Jorge Lorenzo, Ducati Team

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Ducati Corse

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Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso, Ducati Team
Jorge Lorenzo, Andrea Dovizioso, Ducati Team

Per misurare l'ampiezza di questa sfida, basta solo guardare alle differenze d'opinione che ha generato il suo passaggio alla Ducati. La maggior parte degli appassionati sono convinti che si tratti di una grande notizia per il campionato, ma la massa si divide quando ad uno ad uno viene chiesto se avrebbero fatto la stessa scelta.

Tutti lodano questa mossa come coraggiosa, un qualcosa che in pratica sta a dire che per lui non sarà affatto facile avere successo. Tuttavia, se c'è qualcuno che può avere successo è Lorenzo, perché ha sempre nuotato controcorrente fin da quando era molto giovane.

Inoltre, non c'è un momento migliore di questo per lo spagnolo per affrontare questo "Everest", come ha ammesso qualche giorno fa in una conversazione con Motorsport.com.

"Credo di essere nel mio momento migliore in termini di sensibilità, e nel sapere di che cosa ho bisogno per essere veloce. Ora sento cose che non sentivo prima. Questo è molto buono, perché può aiutare ad evitare di prendere la strada sbagliata nello sviluppo della moto" ha detto Lorenzo.

Dopo nove stagioni nel campionato di moto più esigente, Lorenzo ha voluto lasciare la zona di confort che si era creato in Yamaha, anche se bisogna essere veramente coraggiosi per considerare tale una posizione che ti vede sotto allo stesso tetto con Valentino Rossi.

In ogni caso, si può dire che non ci sarà un momento in cui il tre volte campione del mondo sarà più preparato di ora, visto che ha già attraversato ogni possibile scenario per un top rider: dopo un debutto esplosivo in MotoGP (2008), ha iniziato una serie di incidenti che gli hanno creato parecchi dubbi, dai quali è emerso come pilota ancora più forte, andando a centrare il suo primo titolo nel 2010.

Da allora, ha continuato a crescere ed è diventato il riferimento alla Yamaha, conquistando il suo secondo titolo (2012), arrivando alla fine a competere contro una grande stella come Rossi, che lo ha messo sotto grande pressione negli ultimi due anni.

A quel punto, il pilota spagnolo ha deciso di accettare la sfida offerta dalla Ducati, per cercare di emulare il suo ex compagno di squadra, Casey Stoner, Geoff Duke, Giacomo Agostini ed Eddie Lawson, ovvero gli unici piloti capaci di vincere il titolo della top class con due costruttori differenti.

Se non è c'è un momento migliore per Lorenzo non è solo perché è lui a dirlo, ma anche perché non ha nulla da dimostrare. In effetti, probabilmente chi si sta prendendo il rischio più grande è la Casa di Borgo Panigale.

Dopo il fiasco con Valentino nel 2011 e nel 2012, il costruttore italiano ha faticato parecchio per ritornare alla competitività, soprattutto se si guarda a tutti gli sforzi che sono stati fatti intorno alla Desmosedici.

Mentre la Ducati è stata costretta a reinventarsi, il ritorno del "Dottore" nella sua ex squadra gli ha permesso di tornare ad alto livello e lottare per il titolo, quindi non c'è una ragione per cui Lorenzo non possa essere in grado di fare la stessa cosa.

Tutti i top rider seguiranno i progressi di Lorenzo con grande interesse in questo nuovo capitolo. Anche se può sembrare eccessivo, il futuro a medio termine della Ducati può dipendere dai suoi risultati, perché può continuare ad essere vista come un'opzione rischiosa oppure diventare un'alternativa affidabile a Honda e Yamaha.

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