La Race Direction usa i social per giustificare il ride through a Crutchlow
La Race Direction ha utilizzato i social network per giustificare la controversa decisione di imporre a Cal Crutchlow un ride through per partenza anticipata.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
Poche ore dopo la conclusione della corsa e dopo aver ricevuto la visita di un Crutchlow davvero furioso, la Direzione Gara ha offerto tramite il suo account di Twitter l'argomentazione che ha portato i commissari ad imporre al britannico un ride through.
La spiegazione è stata accompagnata da un video che mostra la sequenza della partenza del pilota di Coventry, sincronizzata con i semafori.
Nella sequenza si osserva come, in effetti, Crutchlow muova leggermente in avanti la moto quando le luci rosse sono ancora accese, sebbene il movimento sia così leggero che c'è un ragionevole dubbio sul fatto che abbia effettivamente tratto un vantaggio.
Secondo la sezione 14 dell'articolo 1.18 del regolamento del campionato del mondo MotoGP, "ogni pilota che anticipa la partenza deve fare un ride through... La motocicletta deve rimanere immobile finché non si spengono le luci rosse. Nel caso in cui si verifichi anche il minimo movimento mentre le luci rosse sono accese, saranno i commissari a giudicare se ci sia stato un vantaggio".
Questo ci permette di concludere che Freddie Spencer, che è la persona cui Crutchlow ha rivolto maggiormente la sua ira, abbia ritenuto che il pilota della Honda LCR abbia tratto vantaggio da quel leggero movimento.
Crutchlow, d'altro canto, si è difeso sostenendo di non aver mai lasciato la frizione. Una versione che logicamente corrobora la sua squadra attraverso la telemetria.
Senza dubbio però si è creato un dibattito legato al fatto che la penalità, anche se giustificata, non sia stata molto sproporzionata. I commissari magari avrebbero potuto optare per una "long lap penalty" invece che per un ride through.
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