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Honda "scongela" il motore della RC213 con l'elettronica

Essendo abituata a fare tutto in proprio, per la HRC non è stato facile adattarsi alla nuova elettronica e per farlo ha dovuto chiedere aiuto direttamente alla Magneti Marelli.

Marc Marquez, Repsol Honda Team, Honda

Foto di: Repsol Media

Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Honda
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Honda
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Honda
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Honda
Marc Marquez, Repsol Honda Team, Honda
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Honda
Dani Pedrosa, Repsol Honda Team, Honda

I due piloti ufficiali della Honda hanno riconosciuto in Qatar che, la Casa giapponese ha fatto del suo meglio per esaudire i loro desideri. Questi erano legati alla possibilità di disporre di un motore più progressivo, con una risposta meno brusca rispetto a quanto non sia stato fino ad ora.

Per raggiungere questo obiettivo, gli ingegneri della Casa alata sono stati costretti ad introdurre un cambiamento sostanziale, invertendo il senso di rotazione dell'albero motore, una virata decisa sulla loro filosofia, che sembrava quasi intoccabile. Ovviamente questo ha portato delle conseguenze, alcune buone ed altre meno.

"La Honda ha lavorato molto duramente sul motore, ma a volte le modifiche hanno un effetto completamente diverso da quello che ti saresti aspettato" ha riconosciuto Marquez a Losail.

Si deve tener conto che i limiti imposti dal regolamento impediscono di mettere ancora mano al motore, che è già stato "congelato", quindi la Honda dovrà affinare l'elettronica per cercare di domarlo: "Sappiamo che il motore non si può toccare, quindi dovremo vedere che margine ci darà l'elettronica" ha aggiunto Pedrosa.

E qui c'è un altro inconveniente legato ai nuovi regolamenti: l'ingresso dell'elettronica unica ha dato un nuovo mal di testa alla HRC, che a differenza della concorrenza (Yamaha e Ducati), montava materiale proprio sia sul fronte hardware che software.

Se prendiamo in considerazione le difficoltà che in passato ha dimostrato la Honda a cambiare rotta, il risultato è che per gran parte del pre-campionato la squadra è andata a sbattere contro ad un muro, fino a quando, qualcuno è riuscito a mettere a fuoco il problema.

"Ci è costato molto sederci a parlare con i tecnici della Magneti Marelli per cercare di capire un po' meglio questa elettronica" ha detto a Motorsport.com una fonte interna alla HRC. "Qui abbiamo sembre lavorato con il nostro materiale, che era considerato il migliore di tutti. Quando la situazione cambia però bisogna adattarsi al nuovo scenario. Tuttavia, per la Honda non è così facile" ha aggiunto questa voce autorevole.

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