Crutchlow: "Correre in un team ufficiale? Solo se ne varrà la pena"
Il britannico, dopo un 2016 condito con le vittorie a Brno ed a Phillip Island, guarda con fiducia al prossimo anno con il team LCR, ed avverte che nel 2019 potrebbe accettare la chiamata di una squadra ufficiale o ritirarsi definitivamente.
Foto di: Gold and Goose / Motorsport Images
La stagione appena trascorsa è stata ricca di soddisfazioni per Cal Crutchlow. Dopo aver abbandonato la Ducati al termine del 2014 per condurre la Honda del team di Lucio Cecchinello nel 2015, per il britannico l'anno passato si è concluso con due prestigiose vittorie colte a Brno e Phillip Island.
In questa stagione saranno ben sei i team ufficiali presenti in griglia, grazie all'ingresso in MotoGP di KTM, e le selle per il 2018 sono già tutte prenotate. Questa situazione, tuttavia, non turba più di tanto Crutchlow, che guarda con fiducia al 2019 qualora ci sarà la possibilità di andare nel giusto team.
In una intervista rilasciata ad Autosport, il britannico ha espresso il proprio pensiero circa la possibilità di un passaggio ad un team ufficiale tra due anni.
"Pensate che voglia tornare a correre con una squadra ufficiale? Se si dovesse presentare la giusta opportunità ed il giusto team allora la mia risposta è si, ma al momento sono felice dove sono. Non so se una moto ufficiale ti consenta di andare più forte, ma sicuramente ti semplifica la vita"
"Non so cosa accadrà nei prossimi due anni. Potrà pure succedere che mi svegli un giorno e decida di smettere di correre. Ho abbastanza denaro in banca da fermarmi e dedicarmi esclusivamente alla mia famiglia, ma al momento amo il mio lavoro".
Il 2016 ha visto Cal chiudere in settima posizione in classifica piloti, primo tra gli indipendenti. Nonostante non consideri l'ultima stagione come la sua migliore, Crutchlow ritiene di poter ulteriormente migliorare come pilota.
"Attualmente sto ancora migliorando come velocità e non noto alcuna differenza rispetto a due anni fa. Ovviamente il mio fisico risente degli incidenti avvenuti nel corso degli anni, ma così vanno le cose. Ho distrutto molte moto, ma sono ancora in grado di poter avere una grande carriera".
"Non amo cadere ed avere incidenti, ma fa parte delle corse. Probabilmente non sono il pilota con il maggior talento naturale al mondo. Il mio corpo non è più al meglio della sua forma, e questo anche a causa dell'avanzare dell'età, ma le cadute non mi preoccupano. Mi rialzerò e tornerò a correre più forte di prima".
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