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Intervista

Crutchlow: "Avere una moto factory non è un'ossessione"

In un'intervista rilasciata a Motorsport.com, il pilota britannico ha spiegato di trovarsi bene con la Honda LCR e di essere disposto a proseguire anche nel 2017 se le cose andranno bene in questa stagione.

Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Foto di: Andrew Wheeler

Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda
Cal Crutchlow, Team LCR Honda

Dopo l'esperienza molto difficile vissuta in Ducati, tornare a guidare una moto ufficiale non sembra essere una priorità per Cal Crutchlow. Il pilota britannico si appresta ad iniziare la sua seconda stagione con la Honda LCR ed ha spiegato di trovarsi particolarmente bene con la squadra di Lucio Cecchinello, con la quale potrebbe proseguire anche nel 2017.

"E' un grande team, non ho dubbi a riguardo. Staremo a vedere cosa riusciremo ad ottenere quest'anno, ma dalla Honda ricevo un supporto fantastico. Le decisioni le prenderemo in base a quello che accadrà nelle prime gare, ma al momento sono contento della squadra. Sarò qui quest'anno e potenzialmente anche l'anno prossimo. Non sono ossessionato dal volere una moto factory. Se mi piace come vanno le cose su una moto satellite, sarò felice di rimanere" ha detto Crutchlow a Motorsport.com.

Tra le altre cose, Cal è contento del rapporto che si è sviluppato con la Honda, visto che pure lui sta contribuendo allo sviluppo in questo momento difficile per le RC213V: "Siamo ovviamente disposti a lavorare con la Honda per aiutarla nel miglior modo possibile, perché questo può essere utile anche a noi. Abbiamo anche un nostro programma di cose da provare e lo stiamo facendo, ma abbiamo bisogno di continuare a fare quello che chiede la Honda".

Quando gli è stato chiesto se ritiene che i nuovi regolamenti potranno permettere ai piloti satellite di avvicinarsi a quelli ufficiali, ha poi aggiunto: "Resta sempre qualcosa di molto difficile, perché loro hanno i motori migliori, i telai migliori e tutte le componenti miglior. Speriamo che la nuova elettronica unica ci possa far avvicinare, ma è normale che le squadre ufficiali abbiano un vantaggio. Inoltre le altre case al momento sembrano essere messe meglio della Honda".

Infine, ha lasciato intendere di non ambire ad essere il miglior pilota satellite a fine stagione: "Non mi interessa molto. Con il pacchetto di cui dispongo, devo confrontarmi soprattutto con gli altri piloti della Honda, non con quelli di altri marchi. L'obiettivo è fare del mio meglio, andare il più veloce possibile e provare a ritornare sul podio".

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