Capolavoro strategico di Marquez al Sachsenring: è fuga Mondiale!
Marc è il primo a passare sulle gomme slick con la pista che asciugava, mentre gli altri temporeggiano troppo e lo lasciano in testa solitario. Sul podio Crutchlow e Dovizioso. Soprofondano le Yamaha: Rossi è ottavo e Lorenzo 15esimo.
Marc Marquez, Repsol Honda Team
Gold and Goose / Motorsport Images
Un capolavoro, ma anche un azzardo. E' questa probabilmente la descrizione migliore di quello che oggi Marc Marquez ha fatto al Sachsenring, andando a prendersi la sua settima affermazione consecutiva nel GP di Germania, la quarta nella classe regina.
Un successo ottenuto di strategia, in una corsa che è iniziata con la pista bagnata che però andava via via asciugandosi. Il pilota della Honda nelle prime fasi ha battagliato per le posizioni di vertice, ma poi è finito largo alla curva 8 al decimo giro, precipitando in 11esima posizione.
In quel frangente però le traiettorie stavano iniziando ad asciugarsi e al 16esimo giro Marc ha optato per una scelta molto ardita, passando addirittura direttamente alle gomme slick, senza passare dalle intermedie.
Una mossa che si è rivelata assolutamente vincente, anche perché davanti il gruppetto con Andrea Dovizioso, Valentino Rossi, Hector Barbera, Cal Crutchlow e Jack Miller, che erano i battistrada, continuavano a marcarsi e a non rientrare nonostante le indicazioni del muretto.
Quando hanno capito che era arrivato il momento di cambiare molto per abbandonare le gomme rain ormai era troppo tardi, perché Marquez girava 6" più veloce di loro e quindi si è ritrovato solitario al comando, lanciato verso la terza vittoria stagionale, che pesa come un macigno anche in ottica iridata.
Per Valentino Rossi e Jorge Lorenzo è stata infatti un'altra giornata storta: ritardando troppo la sosta e montando le gomme intermedie, il "Dottore" si è ritrovato a chiudere addirittura in ottava posizione, mentre il maiorchino non è mai stato della partita, a causa del suo scarso feeling sul bagnato e si è piazzato addirittura 11esimo. Al giro di boa della stagione, dunque, "El Cabronsito" è a +48 su Lorenzo e +59 su Valentino. Un tesoretto davvero importante in questa fase della stagione.
Alle spalle del pilota della HRC, proprio nel finale è stato beffato Scott Redding, che come lui era rientrato piuttosto presto, ma per montare le intermedie. Il portacolori della Ducati Pramac è stato infilato prima da un Cal Crutchlow scatenato negli ultimi giri con le slick, che quindi ritrova un podio che gli mancava dall'Argentina dell'anno scorso, e da Andrea Dovizioso. Un peccato per Scott, che pregustava il secondo podio consecutivo, dopo quello di Assen.
Il forlivese però deve avere il rammarico di non aver seguito le indicazioni della squadra quando questa gli chiedeva di rientrare, perché fino a quel momento aveva avuto sempre la gara saldamente nelle sue mani. Inoltre, così come Rossi, "Desmodovi" è tornato in pista con gomma intermedia all'anteriore, non con la slick, che invece ha montato dietro. Questo non gli ha permesso di difendersi dagli attacchi di Crutchlow nei giri finali, nonostante stesse andando nettamente più veloce di tutti i piloti che montavano le gomme da bagnato lieve. In questo modo l'appuntamento con la vittoria è rimandato ancora una volta per lui e per la Ducati, che strada facendo ha perso anche Danilo Petrucci, caduto alla curva 3 dopo 10 giri quando era al comando. Tra le altre cose, "Petrux" poi è arrivato ai box con la sua moto avvolta dalle fiamme, scatenando un po' di panico.
Continuando a scorrere la classifica, troviamo Andrea Iannone, pure lui tra i primi a cambiare moto, ma per le intermedie, seguito da Dani Pedrosa e da Jack Miller, che sul bagnato si è affacciato nuovamente nella top ten. Detto dell'ottavo posto di Valentino Rossi, completano il quadro delle prime dieci posizioni Hector Barbera ed Alvaro Bautista, che riporta ancora a punti l'Aprilia RS-GP.
Cla | # | Pilota | Bike | Giri | Tempo | Gap | Distacco | km/h | Ritirato | Punti | |
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
1 | 93 | Marc Márquez Alenta | Honda | 0 | 47'03.239 | 25 | |||||
2 | 35 | Cal Crutchlow | Honda | 0 | 47'13.096 | 20 | |||||
3 | 4 | Andrea Dovizioso | Ducati | 0 | 47'14.852 | 16 | |||||
4 | 45 | Scott Redding | Ducati | 0 | 47'15.231 | 13 | |||||
5 | 29 | Andrea Iannone | Ducati | 0 | 47'25.994 | 11 | |||||
6 | 26 | Daniel Pedrosa | Honda | 0 | 47'29.159 | 10 | |||||
7 | 43 | Jack Miller | Honda | 0 | 47'29.282 | 9 | |||||
8 | 46 | Valentino Rossi | Yamaha | 0 | 47'29.688 | 8 | |||||
9 | 8 | Hector Barbera | Ducati | 0 | 47'29.853 | 7 | |||||
10 | 19 | Alvaro Bautista | Aprilia | 0 | 47'34.513 | 6 | |||||
11 | 50 | Eugene Laverty | Ducati | 0 | 47'44.447 | 5 | |||||
12 | 25 | Maverick Viñales | Suzuki | 0 | 47'45.397 | 4 | |||||
13 | 38 | Bradley Smith | Yamaha | 0 | 48'06.368 | 3 | |||||
14 | 41 | Aleix Espargaro | Suzuki | 0 | 48'09.330 | 2 | |||||
15 | 99 | Jorge Lorenzo | Yamaha | 0 | 48'20.933 | 1 | |||||
16 | 53 | Tito Rabat | Honda | 0 | 47'49.257 | ||||||
17 | 76 | Loris Baz | Ducati | 0 | 48'01.949 | ||||||
18 | 68 | Yonny Hernandez | Ducati | 0 | 47'30.750 | ||||||
dnf | 44 | Pol Espargaro | Yamaha | 0 | 27'13.252 | Retirement | |||||
dnf | 9 | Danilo Petrucci | Ducati | 0 | 20'54.124 | Retirement |
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