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Zanardi vince al Mugello con la BMW M6 GT3: la sua favola continua!

Alessandro Zanardi si è aggiudicato l'ultima prova del Campionato Italiano GT con la BMW M6 GT3, mettendo in fila gli specialisti della serie tricolore. Il titolo è andato alla Ferrari di Gai - Venturi del team Black Bull

Alex Zanardi, BMW Team Italia, festeggia nel parco chiuso

Foto di: Franco Nugnes

BMW M6 GT3, Alex Zanardi BMW Team Italia
Alex Zanardi, BMW Team Italia, vincitore della gara
Alex Zanardi, BMW Team Italia, vincitore della gara
Alex Zanardi, BMW Team Italia, con i giornalisti
BMW M6 GT3, Alex Zanardi BMW Team Italia
Alex Zanardi, BMW Team Italia, vincitore della gara
Alex Zanardi, BMW Team Italia, con il team
BMW M6 GT3, Alex Zanardi BMW Team Italia
Alex Zanardi, BMW Team Italia, con i giornalisti
Alex Zanardi, BMW Team Italia, con i giornalisti

La favola di Alessandro Zanardi non finisce mai: al libro dell'impossibile del campione bolognese si è aggiunto un altro capitolo. E pare che non sia destinato a essere l'ultimo...

"Zanna" ieri ce l'aveva promesso e ha mantenuto la promessa: ha vinto l'ultima prova del campionato italiano Gran Turismo al debutto della BMW M6 GT3 della Roal Motorsport che la BMW Italia gli ha messo a disposizione per festeggiare i 50 anni della filiale italia della Casa bavarese e i 50 anni di Alex (li compie domenica prossima).

Un'impresa impossibile che è diventata realtà: dopo le due medaglie paralimpiche conquistate a Rio con la handbike Zanardi ci ha voluto aggiungere un'altra ciliegina sulla torta, questa volta tornando a fare il pilota professionista.

"Credo di saper ancora girare un volante" ha detto il bolognese dopo essere stato inaffiato di champagne sul podio: al Mugello non c'era il pubblico delle grandi occasioni, ma quelli che si sono assiepati sulla tribuna centrale e non erano nel paddock sono venuti in autodrono solo per lui. Sapendo che da Alessandro ci si può aspettare di tutto. E il campione di Castelmaggiore non ha deluso le (alte) aspettative dei tifosi.

Non saliva su una macchina da corsa dalla 24 Ore di Spa dello scorso anno, dove aveva corso con una Z4, ma ha messo in fila tutti gli specialisti del campionato tricolore dimostrando nei fatti che la classe non è acqua: non è allenato (ha effettuato solo un test preparatorio alla gara toscana per verificare che il suo sistema di guida assistito fosse perfettamente funzionante), ma ha saputo portare la sua BMW in prima fila al via di Gara 2 che si è disputata a fine pomeriggio dopo qualifiche nelle quali aveva ottenuto il terzo tempo.

Il pilota italiano ha potuto contare sulla rinuncia di Mirco Bortolotti che non si è potuto schierare al via di Gara 2 per l'incidente nella corsa di ieri, per cui Alessandro ha potuto affiancare l'Audi R8 LMS di Marco Mapelli che era in pole. Fare meglio del secondo posto significava solo vincere: e Alessandro ha rispettato le attese perché ha meritato il successo. Nessuno gli ha regalato niente, ma anzi ha dovuto fare i conti con Ciccio La Mazza che gli ha chiuso la porta in faccia mentre veniva doppiato dalla Ferrari 458.

Subito dopo la partenza Zanardi è scivolato al terzo posto scavalcato da Niccolò Schirò con la Ferrari 488 dell'Easy Race: il bolognese è stato abile ad arrivare alla sosta obbligatoria avendo mantenuto il distacco dai primi due solo ad un paio di secondi. Alessandro, infatti, sapeva di non dover pagar alcun handicap di tempo durante la sosta obbligatoria per cui è tornato in pista che aveva quattro secondi di vantaggio su Jaime Melo che, nel frattempo, aveva rilevato la Ferrari da Niccolò Schirò.

Il brasiliano avrebbe potuto riprendere Zanardi perché alla bandiera a scacchi mancava quasi un quarto d'ora, ma il due volte campione della Indycar ha saputo sfruttare il potenziale della BMW M6 GT3 per tenere a distanza il ferrarista quanto bastava per tagliare il traguardo con appena quattro decimi di secondo. 

Poi l'apoteosi di un giro di raffreddamento che si è trasformato in un trionfo. La gente avrebbe voluto applaudirlo fino a notte, orgogliosa di essere lì sotto al podio per vivere un fatto storico. Non sarà l'ultimo, perché ad Alessandro l'idea di far parte di un equipaggio della BMW che parteciperà al WEC con la M6 GTE/Pro non è affatto campata per aria.

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