Legambiente dura: “Un ePrix a Roma con soli... 81 punti di ricarica?”
Roberto Scacchi, presidente della sezione del Lazio del noto gruppo ambientalista, ha invitato la sindaca Virginia Raggi a bloccare una “gara di automobiline della quale non si sente veramente il bisogno...” e "a lanciare la vera mobilità elettrica"...
Foto di: Legambiente
Nel 2012 l’iniziativa di Gianni Alemanno di un ePrix di Roma non ebbe grande fortuna e le intese verbali del sindaco della “città eterna” con Jean Todt, presidente della FIA e Alejandro Agag, organizzatore, si rivelarono in estrema sintesi “promesse da marinaio”.
Sono trascorsi quattro anni, ma l’analoga idea di Virginia Raggi di riprendere il progetto e portare una tappa del Campionato FIA di Formula E nel quartiere capitolino dell’EUR continua a non godere di troppa considerazione in riva al Tevere.
Certamente, la categoria “full electric” è cresciuta tantissimo ed è approdata o approderà in metropoli di tutto rispetto come Buenos Aires, Miami, Città del Messico, Long Beach, Parigi, Berlino, Mosca, Londra, Bruxelles e, dulcis in fundo, New York e Montréal, ma questo non significa necessariamente raccogliere l’adesione di tutte le istituzioni romane.
Fra queste realtà pervase da senso critico, indifferenti alla sponsorizzazione globale e pluriennale da parte dell’ENEL alla Formula E e delle opportunità connesse, c’è anche Legambiente, che non crede a un ePrix di Roma per la scarsa propensione della capitale d’Italia alla mobilità e, dunque, al motorsport sostenibile.
Scrive l'associazione ambientalista in una nota: “Si continua a parlare della possibilità che a Roma trovi spazio un gran premio di Formula E, gare automobilistiche tra macchine elettriche su un eventuale circuito cittadino all’EUR, nella stessa area dove qualche anno fa fu scongiurato il progetto della più nota Formula 1”.
“Legambiente, contraria a questa iniziativa, ricorda che nella capitale ci sono appena 81 colonnine di ricarica delle auto elettriche, se ne incontrano in media 1 ogni 75 km di strade (sui 6.100 km di strade primarie e secondarie a Roma) e 5 per ciascun municipio”.
E ancora, lanciando a Virginia Raggi lo stesso appello che fu rivolto a suo tempo a Gianni Alemanno: “Il Comune di Roma fermi questa idea grottesca e inutile che bloccherebbe una porzione di città per una gara di automobiline della quale non si sente veramente il bisogno”, dichiara Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio.
“Alla capitale non serve di certo un evento simile per attirare turisti e investitori, basterebbe essere una città pulita e a misura d’uomo, il resto lo farebbero le sue sconfinate ricchezze storiche e culturali. Il Campidoglio pensi piuttosto a lanciare davvero la mobilità elettrica, quella fatta dai cittadini che scelgono queste tipologie di automobili e che non trovano centraline di ricarica perché ce ne sono appena 81 in tutta la capitale, numero talmente basso da sembrare inutile per una città delle dimensioni di Roma. Ampliare il numero di colonnine lanciando davvero l’opportunità dell’auto elettrica sarebbe un progetto per Roma e per i cittadini, non una corsa automobilistica tra le strade dell’EUR”.
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