Williams: Paddy Lowe sarà team principal ma anche piccolo azionista?
Il ruolo di Paddy Lowe sarà simile a quello che in passato aveva avuto Patrick Head con Frank Williams. All'ex resposnabile tecnico Mercedes è affidata la ristrutturazione del team di Grove che punterà su De Beer, Fry e Furbatto.
Foto di: XPB Images
Paddy Lowe come Patrick Head? Il direttore tecnico della Mercedes ha lasciato la squadra di Brackley dopo tre stagioni di strepitosi successi delle frecce d’argento per accettare l’offerta della Williams che gli avrebbe promesso il ruolo di team principal e, pare, anche una quota di minoranza della squadra.
L’arrivo di capitale fresco portato da Lawrence Stroll sta generando una vera e propria rifondazione del team che quest’anno è precipitato al quinto posto nella classifica del mondiale Costruttori, dopo essere stato nei due anni precedenti sorprendentemente terzo.
Le precarie condizioni di salute di Sir Frank impongono che alla squadra quotata in borsa si dia una stabilità futura: la presidenza del team potrebbe essere affidata a Claire Williams, la figlia del fondatore, ma non è escluso che venga richiamato a dare una mano anche un uomo di grande esperienza come Patrick Head, che negli ultimi anni ha preferito rimanere fuori dalla gestione della Formula 1 occupandosi dell’Engineering Williams.
Paddy Lowe, quindi, diventa un pilastro intorno al quale deve nascere la nuova Williams: il passaggio del tecnico inglese, ma kenyota di nascita, è più complicato del previsto perché la squadra di Grove cerca di speculare al massimo la cessione di Valtteri Bottas e Toto Wolff allora minaccia di bloccare Paddy con un lungo periodo di gardening. Alla fine sarà una mera questione di soldi, intorno ai quali si sbloccherà sicuramente la matassa che si è fatta un po’ intricata.
Ma quale sarà la veste della nuova Williams, visto che si è fatta la tabula rasa dei vertici tecnici che l’hanno condotta finora? Pat Symonds si è fatto da parte per andare in pensione, consapevole, probabilmente, di essere arrivato alla fine del suo ciclo tecnico, mentre Jason Somerville, capo degli aerodinamici dal 2011 non si è visto prolungare il contratto perché è atteso l'arrivo di Dirk De Beer.
L’ex ferrarista deve aspettare che si compia il gardening imposto da Maranello, ma come James Allison dovrebbe liberarsi non appena la stagione 2017 entra nel vivo a fine marzo. Per la direzione tecnica si parla sempre più insistentemente di James Key che, però, è legato alla Toro Rosso da un contratto triennale che andrà in scadenza solo alla fine del 2018 (al quale bisognerà aggiungere il periodo di gardening) per cui non è escluso che si guardi altrove…
Per la direzione della pista si è fatto il nome di Pat Fry che vanta una lunga militanza con Paddy Lowe alla McLaren, mentre Rob Smedley potrebbe assumere un importante ruolo in azienda. Fry, che alla Manor era solo un consulente esterno che veniva chiamato solo per gestire le monoposto in pista, è stato fra i primi a cercare un alternativa (avendo mercato) non appena si sono sparse le voci che la squadra di Banbury sarebbe stata messa in liquidazione.
La ristrutturazione riguarderebbe anche il chief designer: la concezione della macchina e il disegno proposto da Ed Wood è considerato datato. Il cambio in fusione di alluminio dà poca rigidezza al retrotreno e le sospensioni in metallo carenate da pelli in carbonio, testimoniano che si possa fare un importante salto di qualità, tanto più che la FW38 ha mostrato una cronica incapacità di mandare in temperatura le gomme. Si è fatto il nome di Luca Furbatto, un altro nome di spicco della Manor: proprio come Pat Fry anche l’ingegnere italiano è stato in McLaren e conosce molto bene Paddy Lowe…
La Williams, insomma, sta mettendo nuove basi per darsi una continuità in linea con la sua tradizione e Paddy Lowe dovrebbe essere l’uomo chiamato a mettere ordine nel progetto con il mandato di Lawrence Stroll che sembra, in realtà, il grande burattinaio…
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