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Vettel è nero: non solo problemi ai freni

Il tedesco ha dovuto rinunciare alla lotta per la pole per un guaio alla Rb6

C'è una Red Bull che corre come una spia e conquista la pole position con Mark Webber e ce n'è un'altra che invece accusa sempre dei problemi tecnici. Sebastian Vettel aveva la faccia da funerale dopo il terzo tempo in qualifica. Il tedeschino era furioso perché ancora una volta ha accusato un problema di freni sull'anteriore in appoggio, mentre il compagno di squadra australiano non ha avuto alcun inconveniente. "Il primo giro è stato perfetto fino alla curva 12, poi in frenata ho patito il bloccaggio dell'anteriore e poi la macchina non andava più come prima. Alla curva successiva sono andato dritto e ho perso tempo. Altrimenti sarei stato in lotta per la pole, perché ero molto veloce”. Il dubbio è se sia lo stile di guida molto aggressivo di Sebastian a mettere in crisi l'impianto frenante o se Adrian Newey ha esagerato nell'esasperare al limite ogni componente, per cui basta avere un parametro fuori controllo sulla Rb6 per subire continui problemi di affidabilità. Vettel preferisce tacere, ben sapendo che non è il momento di fare polemiche, anche perché il compagno di squadra sembra vivere un momento magico in cui gli va tutto bene, ma la questione va affrontata e risolta. Dai dati telemetrici analizzati dalla squadra sarebbe emerso un problema alla barra anti-rollio anteriore che si potrebbe essere allentata o rotta. I tecnici potranno chiedere ai commissari della FIA la sostituzione del pezzo incriminato in regime di parco chiuso. Chi non l'avesse ancora capito è il tedeschino il pre-destinato al titolo mondiale da Helmut Marko, il braccio destro di Dietrich Mateschitz, proprietario della Red Bull. Sebastian, suo malgrado, sta vestendo anche i panni del lamentoso: dopo Montecarlo aveva segnalato che la sua vettura aveva qualcosa che non andava come prima e la squadra si è premurata di fargli avere una scocca fresca. Il tedeschino ha dimostrato in Q2 che la sua Rb6 a Istanbul era perfettamente in ordine, risultando il più veloce. È possibile, allora, che possano bastare pochi giri in qualifica a mettere in crisi l'impianto dei freni? Se così fosse la Red Bull è condannata a non finire il Gp del Canada (il prossimo in calendario) che è il più impegnativo per dischi e pastiglie. Vettel preferisce guardare avanti e pensare positivo, anche se lo sguardo accigliato vale più di tante parole...

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