Retroscena Williams: ecco cosa blocca l'arrivo di Paddy Lowe a Grove
Ritarda l'approdo dell'ex responsabile tecnico della Mercedes alla Williams, pare per l'irrigidimento di alcuni dirigenti della Stella dopo l'estenuante trattativa per liberare Bottas, ma alla fine Paddy Lowe diventerà il team principal del team di Grove.
Paddy Lowe, Mercedes AMG F1 Executive Director (Technical) in the FIA Press Conference
XPB Images
In una comunicazione interna Claire Williams avrebbe ufficializzato che ci sono dei ritardi nell’arrivo di Paddy Lowe a capo della gestione della squadra di Grove e anche la profonda ristrutturazione tecnica che doveva partire toccando i principali ruoli della Williams è stata bloccata, ma solo per il momento.
Pare che a mettere qualche granello di sabbia nell’ingranaggio della Williams potrebbe essere stata la Mercedes. Non tanto Toto Wolff che con il team satellite ha sempre avuto un rapporto eccellente anche dopo esserne stato un azionista, quanto qualcuno del board della Stella a tre punte.
L’atteggiamento piuttosto intransigente della Williams nella trattativa per liberare dal contratto Valtteri Bottas (la Mercedes contribuisce a pagare anche una parte dello stipendio del rientrante Felipe Massa che è stato chiamato per sostituire il finlandese) avrebbe indispettito i tedeschi della Daimler, per niente disposti a farsi… spennare come degli sprovveduti.
E, quindi, non appena è stato raggiunto l’accordo per avere Valtteri Bottas sarebbe partito per Grove un messaggio che l’arrivo di Paddy Lowe non sarebbe particolarmente gradito da parte dei vertici Mercedes. Sarebbe questo il vero motivo dello stallo che si è creato intorno alla figura dell’ex responsabile tecnico delle frecce d’argento che ha già salutato la compagnia di Brackley.
A causare i problemi, quindi, non sarebbe tanto il lauto compenso che Paddy si vedrebbe riconoscere dalla Williams (si parla di quattro milioni di euro a stagione), quanto delle questioni di natura politica. I
In Germania si dice che si vorrebbe fare pressione su Claire Williams lasciando intendere che non deve essere affatto scontato il rinnovo del contratto di fornitura della power unit, mentre erano in ballo dei discorsi per stringere sempre di più le sinergie fra i due team.
Come andrà a finire? Alla fine, siamo certi che si troverà un accordo e Paddy Lowe approderà a Grove dopo essere stato messo per un po’ sulla graticola. Il ritardo nell’avvio del ricambio tecnico (si parla di James Key come ideale direttore tecnico, di Luca Furbatto come capo progettista, di Pat Fry come responsabile degli ingegneri di pista e dell’aerodinamico ex ferrarista, Dirk De Beer) non impatterà sulla FW40, una monoposto che è ancora nata con il vecchio staff che era diretto da Pat Symonds.
Per la Williams sarò una stagione di transizione: del resto servirà a Lance Stroll prendere le misure con la Formula 1, mentre è atteso un importante rilancio della Williams l’anno prossimo, quando tutti i tasselli del puzzle dovranno essere al loro posto per spingere la squadra di Grove a sfidare di nuovo i top team come è accaduto nel 2014 e 2015 quando ha collezionato due terzi posti nella classifica del mondiale Costruttori.
E non sarà un caso, che in questa fase d’incertezza si riparli di Patrick Head come di un nome che potrebbe tornare nell’organigramma della squadra di Formula 1, dopo che il socio di Sir Frank si era sempre più dedicato all’Engineering della Williams, un fronte di business che sta dando importanti soddisfazioni al gruppo quotato in borsa.
Lawrence Stroll, facoltoso papà di Lance, sta orchestrando dalle quinte il rilancio della Williams e non gradisce affatto che qualcuno dall’esterno possa mettere dei granelli di sabbia in un meccanismo che vorrebbe oliare in fretta…
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