Renault: non si ferma la sperimentazione sul fondo
La Renault da alcuni GP sta portando avanti la sperimentazione di soluzioni diverse davanti alle ruote posteriori che sono finalizzate a raccogliere dati utili per la monoposto del 2017 per evitare le turbolenze create dal tyre squirt.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Renault non ha voluto spendere grandi cifre nello sviluppo della R.S.16, la monoposto che non è altro che la Lotus E23 Hybrid dello scorso anno modificata nel retrotreno per ospitare il motore Renault in luogo del Mercedes. La Casa francese si è dedicata a ristrutturare la sede di Enstone e sta procedendo a definire un organico degno di un team ufficiale.
Negli ultimi GP, però, si sono notati alcuni interessanti esperimenti in alcune aree delle monoposto gialla che sono chiaramente finalizzate a raccogliere utili informazioni per la macchina 2017 che avrà regole aerodinamiche molto diverse da quelle attuali.
In alto, è possibile osservare lo sviluppo continuo che i tecnici diretti da Nick Chester stanno portando avanti nella zona davanti alle ruote posteriori. Dopo aver rivisto il fondo con le cinque aperture che alimentano la minigonna pneumatica utile a creare una sorta di tubo Venturi fra il fondo e l'asfalto, si osserva l'evoluzione delle paratie verticali necessarie a correggere il tyre squirt, vale a dire le turbolenze che si generano con la deformazioni della spalla delle gomme quando queste vengono sottoposte ai carichi in curva.
Se la bandella più esterna è rimasta sostanzialmente la stessa, quella interna ha subito continue modifiche negli ultimi tre appuntamenti del mondiale: in Giappone era stata sperimentata una soluzione doppia (sotto) che è, invece, sparita ad Austin: il profilo a L che creava un soffiaggio con la "lama" che lo precedeva, ha lasciato il posto ad una bandella che si richiama molto a quella che già era stata provata in pista a Sepang.
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