Raikkonen: "Stiamo facendo le cose per bene, ma c'è da lavorare"
Kimi Raikkonen ha festeggiato i 37 anni, ma non si sente vecchio per la Formula 1. Il finlandese è ottimista: "Tutti i dettagli che abbiamo portato a Suzuka hanno funzionato. Stiamo migliorando, ma c'è un sacco di lavoro da fare".
Foto di: Ferrari
Kimi Raikkonen è arrivato nel paddock di Austin con un anno in più. Parliamo di anagrafe, dove “Iceman” è arrivato a quota 37. Ma Kimi è sempre Kimi, almeno quando si tratta di rispondere alle domande di rito:
“Vecchio? Se mi sentissi vecchio non sarei qui a correre. Se mi vedete ancora in pista è perché penso di poter ancora competere, e credo di essere onesto con me stesso. Se mi accorgessi di non poter più spingere, farei altro. Quando ho iniziato nel motorsport ero tra i più giovani della mia generazione, poi le cose sono progressivamente cambiate, in tutti gli sport, e gli atleti sono sempre più giovani. Ma non mi sento vecchio, il numero anagrafico cresce, ma mi sento bene”.
Archiviate le formalità legate al recente compleanno, Raikkonen è tornato su temi più usuali, ovvero un weekend di gara da iniziare e diversi interrogativi a cui dover dare una risposta. Al di là del bottino di punti, la Ferrari vista a Suzuka è sembrata in crescita, soprattutto nel confronto diretto con la Red Bull, e Austin dovrà dire se si è trattata di un’ottima simbiosi con la pista giapponese o di un salto in avanti della SF16-H.
“Stiamo facendo le cose per bene – ha spiegato Raikkonen - le cose stanno migliorando, ma abbiamo ancora un sacco di lavoro da fare. Ma tutte le piccole cose che stiamo facendo, tutti i piccoli dettagli che abbiamo portato, stanno dando risultati. Ovviamente ci sono sempre delle aspettative, soprattutto se si pensa che la monoposto è andata bene su una pista come Suzuka, ma vedremo”.
Raikkonen non si è sottratto quando gli è stato chiesto un’opinione sulla difesa fatta a Suzuka da Verstappen su Hamilton, visto che in questa stagione proprio Kimi è stato un avversario frequente dell’olandese della Red Bull:
“Come ho sempre detto, si possono avere due opinioni diverse. Non ho nulla contro Max, lui è un buon pilota e sta facendo un buon lavoro, ovviamente. Certe manovre sono un po’ al limite, ma ci sono dei commissari che in ogni gara decidono se un pilota si è comportato correttamente o no. Quest’anno mi è capitato molte di combattere con Max ma non ho nulla da dire su di lui”.
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