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Partenza in safety car: si discute lo start da fermo dopo la neutralizzazione!

C'è una proposta che verrà discussa nello Sporting Regulations Meeting che si terrà mercoledì: dopo i giri dietro alla safety car per la pioggia, i piloti si schierebbero in griglia per una partenza da fermo. Cosa ne pensate?

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid al comando dietro alla Safety Car FIA

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid al comando dietro alla Safety Car FIA

XPB Images

La Safety Car FIA
Bernd Maylander, FIA Safety Car Driver with Jean Alesi, on the grid
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid al comando dietro alla Safety Car FIA
Safety car in griglia
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid precede Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H e Nico Rosberg, Me

Forse l'hanno capita che la partenza in safety car è un modo per uccidere lo sport della Formula 1. Dopo lo start dietro alla vettura staffetta nel GP di Gran Bretagna l'argomento del via sul bagnato torna di attualità perché nel paddock tutti, o quasi, sono consapevoli che bisogna fare qualcosa per non stroncare lo spettacolo ancora prima che cominci.

Diciamo subito che la maggioranza dei piloti aveva codiviso la decisione della direzione gara a Silverstone perché in alcuni punti della pista c'erano dei rigagnoli che attraversavano la pista dopo una pioggia battente torrenziale:
"Altro che pozze - spiega Felipe Massa - in alcuni punti c'erano dei fiumi che solcavano il tracciato, rendendo impossibile la tenuta delle gomme, ma il vero pericolo era alla curva 1 dove c'era un asfalto diverso dal resto della pista dove non c'era alcun drenaggio. E non è un caso che quasi tutti i lunghi che si erano visti nella via di fuga siano avvenuti alla prima curva. Pensa cosa sarebbe potuto succedere lì senza lo start con la safety car".

Il giudizio del brasiliano è misurato proprio come quello di Jenson Button che è uno specialista di corse sul bagnato: "Con il via senza safety car molti di noi sarebbero finiti nella ghiaia, e alcuni probabilmente si sarebbero trovati a testa in giù, perché il drenaggio della pista alla curva 1 era zero: non era solo una questione di visibilità, ma anche e soprattutto di tenuta delle gomme sull'asfalto: oltre una certa soglia di acqua la macchina non è più controllabile".

Perché è lo splitter anteriore del fondo a sollevare la vettura sul velo d'acqua, alzando le ruote direttrici, lasciando i piloti in balia degli eventi e nella totale incapacità di controllare il mezzo. Una follia.

E, allora, ecco l'ennesima proposta cervellotica che verra discussa mercoledì nello Sporting Regulations Meeting prima di essere portata allo Strategy Group in programma il giorno dopo. L'idea è di far scattare la gara dietro alla safety car con le gomme full wet. I piloti in questa situazione hanno la possibilità di prendere contatto con le condizioni della pista e quelle meteo. Una volta che la direzione gara dovesse ritenere il tracciato idoneo allo start vero e proprio, la safety car verrebbe richiamata in pit lane e le monoposto andrebbero a schierarsi ciascuna nella propria piazzuola per prendere il via da fermo.

Insomma, dopo una sorta di warm up incolonnato, ci sarebbe la partenza vera e propria, in modo da non privare il pubblico di uno dei momenti più emozionanti di una corsa. In realtà sarebbe bastato alzare l'alteza da terra delle monoposto, rompendo il vincolo del parco chiuso che impone di mantenere lo stesso assetto battezzato per le qualifiche. Ma così sarebbe fin troppo facile usare la logica...

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